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 USA - USA - Usa. Trapianti di staminali per curare l'artrite reumatoide
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Notizia 
2 settembre 2004 20:28
 
Secondo le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista Arthritis & Rheumatism, il trapianto di cellule staminali da una donna sana alla sorella colpita da artrite reumatoide grave sembra possa curare la malattia.
Nello studio diretto dal dr. Richard K. Burt, della Northwestern University di Chicago, i ricercatori hanno utilizzato cellule della sorella per curare una donna di 52 anni con l'artrite reumatoide in 38 articolazioni. Preventivamente al trapianto, alla paziente gli erano stati somministrati diversi farmaci antirigetto.
E' trascorso un anno dal trapianto e la paziente non presenta piu' alcun sintomo della malattia, scomparsi i noduli e la rigidita'. Inoltre non necessita piu' di alcun farmaco per sopprimere il suo sistema immunitario per evitare le possibilita' di rigetto.
A 10 mesi dal trapianto la paziente era risultata colpita dal virus zoster, ma ha risposto positivamente ad un trattamento, e non sono state trovate prove che le cellule trapiantate avessero attaccato la paziente.
"Il procedimento puo' realizzarsi in maniera sicura, senza rischio di sviluppare una infezione seria. Il risultato e' quello della fine dei sintomi dell'artrite reumatoide", concludono i ricercatori.
 
 
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Nello studio diretto dal dr. Richard K. Burt, della Northwestern University di Chicago, i ricercatori hanno utilizzato cellule della sorella per curare una donna di 52 anni con l'artrite reumatoide in 38 articolazioni. Preventivamente al trapianto, alla paziente gli erano stati somministrati diversi farmaci antirigetto.
E' trascorso un anno dal trapianto e la paziente non presenta piu' alcun sintomo della malattia, scomparsi i noduli e la rigidita'. Inoltre non necessita piu' di alcun farmaco per sopprimere il suo sistema immunitario per evitare le possibilita' di rigetto.
A 10 mesi dal trapianto la paziente era risultata colpita dal virus zoster, ma ha risposto positivamente ad un trattamento, e non sono state trovate prove che le cellule trapiantate avessero attaccato la paziente.
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