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 USA - USA - Usa. Uno studio sulle "cellule staminali del cancro"
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Notizia 
19 agosto 2004 18:37
 
Non tutte le cellule di un cancro sono uguali. Scienziati dell'Universita' di Stanford (California) hanno trovato un gruppo che agisce come fonte inesauribile di nuove cellule, andando ad alimentare la crescita del tumore. Il loro comportamento e' simile a quello delle cellule staminali embrionali, la cui riproduzione e' all'origine di tutte le strutture dell'uomo.
Il lavoro si e' concentrato su dei casi di leucemia, ma potrebbe essere estrapolato anche per altri tipi di cancro, segnalano gli autori dello studio pubblicato il 12 agosto sulla rivista New England Journal of Medicine. La scoperta segnala in maniera chiara quale deve essere percio' l'obbiettivo dei trattamenti come la chemioterapia, segnala la prima firmataria dell'articolo Catriona Jamieson.
Gli scienziati di Stanford, con la collaborazione di medici dell'Universita' della Californa di Los Angeles (Ucla) e di Toronto (Canada), hanno realizzato un lavoro di indagine. Hanno ottenuto dei campioni di tutti i diversi tipi di cellule dei tumori, e li hanno coltivati in maniera separata. Solo uno e' riuscito a riprodursi in maniera infinita: le hanno ribattezzate le "cellule staminali dei tumori".
La scoperta ha permesso di chiarire il principio del cancro, della proliferazione senza controllo di cellule. Non si tratta dell'attivazione di una cellula staminale adulta presente nell'organismo, in particolare nel midollo osseo o nel sangue e in alcuni tessuti. Le "cellule staminali dei tumori" sono il risultato di una mutazione di altre cellule normali che si dotano della capacita' di rigenerarsi.
Questo processo si attiva grazie all'intervento di una proteina, la beta-catenina, che fa parte di un ciclo che avvia un'altra proteina, la wnt. E questo ciclo e' lo stesso che interviene nella divisione delle cellule staminali embrionali.
La scoperta apre nuove opportunita' di trattamenti. Nelle persone sane, il gene che possiede le istruzioni per codificare la proteina wnt e' bloccato. Vale a dire che le sue cellule si riproducono un numero limitato di volte. Gli scienziati hanno dimostrato che bloccando il ciclo wnt-beta-catenina si frena la proliferazione cellulare tipica del cancro.
Secondo Irwing Weissman, uno dei ricercatori che ha collaborato all'Universita' di Stanford alla ricerca di Jamieson, l'obbiettivo ora e' identificare le "cellule staminali" del maggior numero di cancri possibili, e individuare le proteine che fanno parte del ciclo che fa si' che si riproducano senza controllo. "Quando riusciremo ad ottenere dei farmaci che inibiscano l'azione delle proteine in questo processo, saremo piu' vicini ad una terapia combinata".
 
 
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Il lavoro si e' concentrato su dei casi di leucemia, ma potrebbe essere estrapolato anche per altri tipi di cancro, segnalano gli autori dello studio pubblicato il 12 agosto sulla rivista New England Journal of Medicine. La scoperta segnala in maniera chiara quale deve essere percio' l'obbiettivo dei trattamenti come la chemioterapia, segnala la prima firmataria dell'articolo Catriona Jamieson.
Gli scienziati di Stanford, con la collaborazione di medici dell'Universita' della Californa di Los Angeles (Ucla) e di Toronto (Canada), hanno realizzato un lavoro di indagine. Hanno ottenuto dei campioni di tutti i diversi tipi di cellule dei tumori, e li hanno coltivati in maniera separata. Solo uno e' riuscito a riprodursi in maniera infinita: le hanno ribattezzate le "cellule staminali dei tumori".
La scoperta ha permesso di chiarire il principio del cancro, della proliferazione senza controllo di cellule. Non si tratta dell'attivazione di una cellula staminale adulta presente nell'organismo, in particolare nel midollo osseo o nel sangue e in alcuni tessuti. Le "cellule staminali dei tumori" sono il risultato di una mutazione di altre cellule normali che si dotano della capacita' di rigenerarsi.
Questo processo si attiva grazie all'intervento di una proteina, la beta-catenina, che fa parte di un ciclo che avvia un'altra proteina, la wnt. E questo ciclo e' lo stesso che interviene nella divisione delle cellule staminali embrionali.
La scoperta apre nuove opportunita' di trattamenti. Nelle persone sane, il gene che possiede le istruzioni per codificare la proteina wnt e' bloccato. Vale a dire che le sue cellule si riproducono un numero limitato di volte. Gli scienziati hanno dimostrato che bloccando il ciclo wnt-beta-catenina si frena la proliferazione cellulare tipica del cancro.
Secondo Irwing Weissman, uno dei ricercatori che ha collaborato all'Universita' di Stanford alla ricerca di Jamieson, l'obbiettivo ora e' identificare le "cellule staminali" del maggior numero di cancri possibili, e individuare le proteine che fanno parte del ciclo che fa si' che si riproducano senza controllo. "Quando riusciremo ad ottenere dei farmaci che inibiscano l'azione delle proteine in questo processo, saremo piu' vicini ad una terapia combinata".
 
 
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