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 USA - USA - Usa. Staminali neuronali invisibili al sistema immunitario
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24 luglio 2003 15:47
 
Per la prima volta gli scienziati hanno scoperto che le cellule staminali del cervello sono immuni da qualsiasi reazione di rigetto in caso di trapianti. I risultati di questa scoperta sono stati pubblicati nel numero di luglio della rivista Stem Cells, e mostrano come l'impiego di staminali neuronali per la cura delle malattie degli occhi, o della spina dorsale o del cervello, puo' eliminare l'uso di farmaci immunosoppressivi dopo i trapianti.
"Questi risultati sono molto emozionanti", ha dichiarato Michael Young, del Schepens Eye Research Institute, PhD, e autore dello studio. "Avevamo il sospetto che fosse cosi', ma questa e' la prima vera prova documentata che ce lo dimostra".
Quasi tutti i tessuti trapiantati sono riconosciuti dall'organismo ricevente come "estranei" e quindi attaccati dal sistema immunitario. Ma ci sono delle parti del corpo umano, come l'occhio, il cervello, l'apparato digestivo e riproduttivo, dove la distruzione dei tessuti esterni sarebbe troppo rischiosa anche per gli stessi tessuti riceventi. Queste parti vengono chiamate "immuno privilegiate". Per scoprire se anche le cellule staminali neuronali hanno questa proprieta', gli scienziati hanno dovuto scegliere un posto del corpo non immune. Hanno quindi scelto la sacca che contiene i reni, tessuto spesso usato come prova di reazione ai trapianti. Utilizzando dei topini, hanno iniettato all'interno di questa sacca delle cellule staminali neuronali, e dopo 4 settimane hanno notato che le cellule non erano state rigettate, ma che anzi, erano cresciute e si erano moltiplicate.
La conclusione del lavoro e' stata che si', le staminali neuronali possiedono degli antigeni, ma questi non sono riconoscibili da sistema immunitario. "Capire le immuno proprieta' delle staminali puo' avere un impatto molto importante sul modo futuro di operare con i trapianti per il cervello o per la retina", conclude Young. "Le staminali hanno gia' il vantaggio di essere indifferenziate e la capacita' di riprodursi potenzialmente all'infinito. Ora sappiamo che quelle neuronali sono anche protette da reazioni di rigetto, e questo ci permettera' di agire con maggiore sicurezza e su una piu' ampia scala di patologie".
 
 
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"Questi risultati sono molto emozionanti", ha dichiarato Michael Young, del Schepens Eye Research Institute, PhD, e autore dello studio. "Avevamo il sospetto che fosse cosi', ma questa e' la prima vera prova documentata che ce lo dimostra".
Quasi tutti i tessuti trapiantati sono riconosciuti dall'organismo ricevente come "estranei" e quindi attaccati dal sistema immunitario. Ma ci sono delle parti del corpo umano, come l'occhio, il cervello, l'apparato digestivo e riproduttivo, dove la distruzione dei tessuti esterni sarebbe troppo rischiosa anche per gli stessi tessuti riceventi. Queste parti vengono chiamate "immuno privilegiate". Per scoprire se anche le cellule staminali neuronali hanno questa proprieta', gli scienziati hanno dovuto scegliere un posto del corpo non immune. Hanno quindi scelto la sacca che contiene i reni, tessuto spesso usato come prova di reazione ai trapianti. Utilizzando dei topini, hanno iniettato all'interno di questa sacca delle cellule staminali neuronali, e dopo 4 settimane hanno notato che le cellule non erano state rigettate, ma che anzi, erano cresciute e si erano moltiplicate.
La conclusione del lavoro e' stata che si', le staminali neuronali possiedono degli antigeni, ma questi non sono riconoscibili da sistema immunitario. "Capire le immuno proprieta' delle staminali puo' avere un impatto molto importante sul modo futuro di operare con i trapianti per il cervello o per la retina", conclude Young. "Le staminali hanno gia' il vantaggio di essere indifferenziate e la capacita' di riprodursi potenzialmente all'infinito. Ora sappiamo che quelle neuronali sono anche protette da reazioni di rigetto, e questo ci permettera' di agire con maggiore sicurezza e su una piu' ampia scala di patologie".
 
 
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