Le cellule staminali adulte del midollo osseo hanno prodotto vari tipi di cellule nervose nel cervello umano, facendo intravedere la speranza di usarle come cura contro malattie neurodegenerative quali Parkinson ed Alzheimer. L'ha scoperto Edward Scott dell'Universita' della Florida Shands Cancer Center, studiando tessuto cerebrale estratto da tre donne morte in seguito a complicazioni di malattie del sangue come la leucemia.
Le donne avevano ricevuto la donazione di midollo contro i tumori del sangue dai fratelli maschi, spiega l'esperto sulla rivista The Lancet. Questo ha permesso agli scienziati di allestire lo studio preliminare perche' la differenza di sesso tra donatore e ricevente rende immediato riconoscere le cellule derivanti dalle staminali trapiantate. Queste infatti portano con se' l'identita' di maschio, il cromosoma Y.
Queste cellule, riferisce Scott, sono state ritrovate in vari punti dell'ippocampo sotto forma di neuroni, astrociti e microglia, in cui si erano trasformate dopo aver migrato spontaneamente nel cervello.
Tra le tre pazienti c'erano tante piu' 'cellule maschio' nell'ippocampo quanti piu' anni le donne erano sopravvissute al trapianto di midollo, segno che il processo di migrazione al cervello delle staminali trapiantate perdura nel tempo. Inoltre, sottoposte ad una serie di analisi genetiche ed immunoistochimiche si e' dimostrato che queste cellule maschio sono il frutto della semplice maturazione delle cellule di midollo e non di anomalie di sviluppo e fusione con cellule nervose delle pazienti.
Tuttavia questi sono solo dati preliminari, ribadisce Scott, che dimostrano comunque l'importanza di puntare alle staminali adulte estratte dal midollo come fonte di nuovi neuroni, come gia' dimostrato in precedenti studi su animali di laboratorio. "Allo stato attuale non sappiamo se la migrazione al cervello delle 'cellule bambine' trapiantate sia stata in parte indotta dai cicli di chemioterapia cui le pazienti sono state sottoposte nel tentativo di guarirle dalla leucemia ma possiamo dire che questa migrazione avviene". "La prossima grande domanda e' capire come possiamo rendere questa migrazione il piu' possibile efficiente ed ideare una terapia per il cervello a base di cellule del midollo".

Le cellule staminali adulte del midollo osseo hanno prodotto vari tipi di cellule nervose nel cervello umano, facendo intravedere la speranza di usarle come cura contro malattie neurodegenerative quali Parkinson ed Alzheimer. L'ha scoperto Edward Scott dell'Universita' della Florida Shands Cancer Center, studiando tessuto cerebrale estratto da tre donne morte in seguito a complicazioni di malattie del sangue come la leucemia.
Le donne avevano ricevuto la donazione di midollo contro i tumori del sangue dai fratelli maschi, spiega l'esperto sulla rivista The Lancet. Questo ha permesso agli scienziati di allestire lo studio preliminare perche' la differenza di sesso tra donatore e ricevente rende immediato riconoscere le cellule derivanti dalle staminali trapiantate. Queste infatti portano con se' l'identita' di maschio, il cromosoma Y.
Queste cellule, riferisce Scott, sono state ritrovate in vari punti dell'ippocampo sotto forma di neuroni, astrociti e microglia, in cui si erano trasformate dopo aver migrato spontaneamente nel cervello.
Tra le tre pazienti c'erano tante piu' 'cellule maschio' nell'ippocampo quanti piu' anni le donne erano sopravvissute al trapianto di midollo, segno che il processo di migrazione al cervello delle staminali trapiantate perdura nel tempo. Inoltre, sottoposte ad una serie di analisi genetiche ed immunoistochimiche si e' dimostrato che queste cellule maschio sono il frutto della semplice maturazione delle cellule di midollo e non di anomalie di sviluppo e fusione con cellule nervose delle pazienti.
Tuttavia questi sono solo dati preliminari, ribadisce Scott, che dimostrano comunque l'importanza di puntare alle staminali adulte estratte dal midollo come fonte di nuovi neuroni, come gia' dimostrato in precedenti studi su animali di laboratorio. "Allo stato attuale non sappiamo se la migrazione al cervello delle 'cellule bambine' trapiantate sia stata in parte indotta dai cicli di chemioterapia cui le pazienti sono state sottoposte nel tentativo di guarirle dalla leucemia ma possiamo dire che questa migrazione avviene". "La prossima grande domanda e' capire come possiamo rendere questa migrazione il piu' possibile efficiente ed ideare una terapia per il cervello a base di cellule del midollo".