Ormai siamo ai giorni contati. Elezioni e referendum, che tanto assillano la stampa statunitense, ora sono davvero alle porte. Come si prospettano i risultati?
L'ultimo sondaggio della Field Poll, svolto su un campione di circa 550 cittadini, rivela un 46% di elettori che votera' favorevolmente ai finanziamenti pubblici per la ricerca sulle staminali embrionali. Il restante 39% e' ancora indeciso o sa che dara' un voto negativo.
E' stato riscontrata una percentuale molto piu' "convinta" tra gli elettori che hanno preso a cuore il quesito referendario, e che si sono informati attentamente prima di rispondere. Tra questi infatti il 58% dara' un voto positivo, a margine di un opposto 34%: dimostrazione che gli oltre 21 milioni di Usd dedicati alla campagna elettorale non sono stati spesi poi tanto male. Infatti la percentuale dei favorevoli scende drasticamente al 45% quando gli intervistati non erano sufficientemente a conoscenza della questione.
Il direttore della Field Poll, Mark DiCamillo spiega: "E' fondamentale comunicare con i propri elettori se si desidera un risultato positivo, ma soprattutto consapevole. Per i sostenitori del si' questo non e' solo uno strumento ma anche un supporto politico alla scelta pubblica. Gli elettori consapevoli, quando devono giustificare la loro decisione, tendono a dare due motivi: il 56% crede che la ricerca sia un mezzo indispensabile per il progresso medico, e il 40% sostiene che la ricerca sulle staminali potra' davvero porre fine a molte malattie devastanti. Queste due risposte fanno parte dei messaggi chiari pubblicizzati nella campagna e possono far davvero pendere l'ago della bilancia. D'altro canto, gli elettori che hanno risposto negativamente e che probabilmente voteranno per il no non riescono a giustificare cosi' chiaramente la loro scelta, perche' e' dettata piu' da sensazioni personali che da considerazioni oggettive. Parlano di resposabilita' della scelta, di posizioni anti-aborto, della supremazia divina sulla natura, ma raramente dettano motivazioni scientifiche o politiche. Tutto questo fa pensare ad una vittoria del Si'".