Il dibattito sulla clonazione e' tornato d'attualita' al Senato statunitense quando il 5 febbraio e' stato presentato un progetto di legge che proibisce la clonazione a scopi riproduttivi, ma non quella terapeutica.
Questo progetto sostenuto da un gruppo di legislatori repubblicani e democratici, si contrappone ad un altro, presentato la settimana passata, che prevede il divieto totale della clonazione quando siano coinvolti embrioni umani. Entrambe le iniziative assomigliano molto a quelle della passata legislatura, quando nel 2001 la Camera approvo' un progetto di legge che vietava qualsiasi clonazione, ma al Senato non si era mai riusciti ad arrivare ad un voto.
Il progetto di legge meno restrittivo e' quello presentato dal senatore repubblicano Orrin Hatch (Utah) e dai democratici Edward Kennedy (Massachusetts) e Dianne Feinstein (California). Fino a 10 anni di carcere e una multa di almeno un milione di dollari per chiunque tenti di clonare un essere umano, mentre viene permesso il trasferimento nucleare (clonazione terapeutica) per dare luogo ad embrioni come fonte di cellule staminali per la ricerca medica. Il progetto e' sostenuto da un gruppo di 40 premi Nobel.
Anche la RESOLVE: The National Infertility Association ha salutato con piacere questa la proposta di legge. Il direttore esecutivo, Bonny Gilbert, ha dichiarato: "a difesa dei 6,1 milioni di americani affetti da sterilita', la RESOLVE loda i senatori per il loro intento di criminalizzare la clonazione umana riproduttiva, che noi riteniamo insicura, irresponsabile e non etica, mentre sosteniamo un importante e appropriato avanzamento della clonazione terapeutica".
Il progetto di legge completamente proibizionista e' stato presentato dal senatore repubblicano Sam Brownback (Kansas) e dalla democratica Mary Landrieu (Louisiana). "Tutta la clonazione e' riproduttiva. Con questo voglio dire che tutta la clonazione umana produce un'altra vita umana", e' la tesi del senatore Brownback. A sostegno di questa iniziativa si trovano i gruppi antiabortisti e il dottor C. Everett Koop, gia' direttore dei Servizi della Salute Usa. Lo stesso presidente George W. Bush, nel suo discorso alla Nazione si e' decisamente schierato a sostegno del divieto totale.

Il dibattito sulla clonazione e' tornato d'attualita' al Senato statunitense quando il 5 febbraio e' stato presentato un progetto di legge che proibisce la clonazione a scopi riproduttivi, ma non quella terapeutica.
Questo progetto sostenuto da un gruppo di legislatori repubblicani e democratici, si contrappone ad un altro, presentato la settimana passata, che prevede il divieto totale della clonazione quando siano coinvolti embrioni umani. Entrambe le iniziative assomigliano molto a quelle della passata legislatura, quando nel 2001 la Camera approvo' un progetto di legge che vietava qualsiasi clonazione, ma al Senato non si era mai riusciti ad arrivare ad un voto.
Il progetto di legge meno restrittivo e' quello presentato dal senatore repubblicano Orrin Hatch (Utah) e dai democratici Edward Kennedy (Massachusetts) e Dianne Feinstein (California). Fino a 10 anni di carcere e una multa di almeno un milione di dollari per chiunque tenti di clonare un essere umano, mentre viene permesso il trasferimento nucleare (clonazione terapeutica) per dare luogo ad embrioni come fonte di cellule staminali per la ricerca medica. Il progetto e' sostenuto da un gruppo di 40 premi Nobel.
Anche la RESOLVE: The National Infertility Association ha salutato con piacere questa la proposta di legge. Il direttore esecutivo, Bonny Gilbert, ha dichiarato: "a difesa dei 6,1 milioni di americani affetti da sterilita', la RESOLVE loda i senatori per il loro intento di criminalizzare la clonazione umana riproduttiva, che noi riteniamo insicura, irresponsabile e non etica, mentre sosteniamo un importante e appropriato avanzamento della clonazione terapeutica".
Il progetto di legge completamente proibizionista e' stato presentato dal senatore repubblicano Sam Brownback (Kansas) e dalla democratica Mary Landrieu (Louisiana). "Tutta la clonazione e' riproduttiva. Con questo voglio dire che tutta la clonazione umana produce un'altra vita umana", e' la tesi del senatore Brownback. A sostegno di questa iniziativa si trovano i gruppi antiabortisti e il dottor C. Everett Koop, gia' direttore dei Servizi della Salute Usa. Lo stesso presidente George W. Bush, nel suo discorso alla Nazione si e' decisamente schierato a sostegno del divieto totale.