La forte capacita' autorigenerativa del fegato dopo l'asportazione di una sua parte e' alimentata dal fattore delle cellule staminali SCF. L'ha scoperto Lisa Colletti insieme ad altri ricercatori dell'Universita' del Michigan.
Sulla rivista Journal of Clinical Investigation, i ricercatori rilevano che il fattore SCF aumenta moltissimo la propria concentrazione dopo un'operazione di epatoctomia parziale. In base ai suoi esperimenti su topi la scienziata sostiene che il fattore di crescita abbia un ruolo chiave nel mantenere l'equilibrio e la salute dell'organo durante la vita.
L'epatoctomia parziale e' un intervento cui di solito si devono sottoporre pazienti con cancro maligno o benigno del fegato. Dopo l'operazione la parte di organo rimasta comincia a rigenerarsi fino a che non ha raggiunto le dimensioni originali.
La scienziata ha studiato il ruolo di SCF dopo un intervento di epatoctomia parziale su cavie. Ha visto che subito dopo l'asportazione c'e' una maggiore quantita' di SCF. Poi ha proceduto a bloccare SCF con anticorpi specifici ed ha constatato che questa metodica inibisce l'autorigenerazione epatica. Come ulteriore dimostrazione del ruolo significativo di SCF la Colletti ha modificato geneticamente i topi in modo che non potessero piu' produrre SCF e anche in questo caso ha visto che il fegato non ricresce. Infine e' riuscita a far ripartire nelle cavie la rigenerazione epatica iniettando loro dosi di SCF.
Anche se e' plausibile che i processi di crescita cellulare del fegato siano regolati da un complesso di molecole, conclude la scienziata, e' ragionevole pensare che in questo complesso SCF abbia un ruolo da protagonista.

La forte capacita' autorigenerativa del fegato dopo l'asportazione di una sua parte e' alimentata dal fattore delle cellule staminali SCF. L'ha scoperto Lisa Colletti insieme ad altri ricercatori dell'Universita' del Michigan.
Sulla rivista Journal of Clinical Investigation, i ricercatori rilevano che il fattore SCF aumenta moltissimo la propria concentrazione dopo un'operazione di epatoctomia parziale. In base ai suoi esperimenti su topi la scienziata sostiene che il fattore di crescita abbia un ruolo chiave nel mantenere l'equilibrio e la salute dell'organo durante la vita.
L'epatoctomia parziale e' un intervento cui di solito si devono sottoporre pazienti con cancro maligno o benigno del fegato. Dopo l'operazione la parte di organo rimasta comincia a rigenerarsi fino a che non ha raggiunto le dimensioni originali.
La scienziata ha studiato il ruolo di SCF dopo un intervento di epatoctomia parziale su cavie. Ha visto che subito dopo l'asportazione c'e' una maggiore quantita' di SCF. Poi ha proceduto a bloccare SCF con anticorpi specifici ed ha constatato che questa metodica inibisce l'autorigenerazione epatica. Come ulteriore dimostrazione del ruolo significativo di SCF la Colletti ha modificato geneticamente i topi in modo che non potessero piu' produrre SCF e anche in questo caso ha visto che il fegato non ricresce. Infine e' riuscita a far ripartire nelle cavie la rigenerazione epatica iniettando loro dosi di SCF.
Anche se e' plausibile che i processi di crescita cellulare del fegato siano regolati da un complesso di molecole, conclude la scienziata, e' ragionevole pensare che in questo complesso SCF abbia un ruolo da protagonista.