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 USA - USA - Usa. Reeve sul voto all'Onu: "una vittoria per la scienza, una speranza per i malati come me"
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13 novembre 2003 18:45
 
Un periodo di grazia, e' il tempo che l'Onu ha deciso di concedere prima di prendere una decisione sulla clonazione (LINK), almeno nelle parole di Christopher Reeve intervista in proposito da Alessandra Farkas sul Corriere della Sera. "Una vittoria per la scienza, una speranza per i malati come me" era il titolo scelto. Ne riportiamo ampi stralci.
"La Christopher Reeve Paralysis Foundation continuera' ad esercitare pressioni sui Paesi membri dell'Onu affinche' appoggino la risoluzione presentata dal Belgio che auspica la messa al bando della clonazione riproduttiva, ma legittima la clonazione terapeutica. E' vitale che tutte le nazioni chiamate a votare capiscano la differenza tra le due, eliminando finti dilemmi etico-morali".
Per Reeve e' infatti un timore infondato che "questi studi presuppongano l'aborto e l'uso di feti abortiti. Nulla di piu' falso. Nella clonazione terapeutica il nucleo dell'ovulo non fertilizzato della donatrice viene rimosso e sostituito con il nucleo della cellula del paziente stesso, creando una fonte vitale di cellule staminali che vengono usate per curare malattie altrimenti incurabili. La clonazione terapeutica permette ai pazienti di essere curati usando il proprio Dna". "Non viene mai utilizzato sperma ne' l'ovulo e' trapiantato in utero. Il materiale cellulare impiegato non e' un embrione e al microscopio non possiede caratteristiche umane identificabili. La nostra estrazione di cellule staminali avviene quando nell'ovulo vi sono circa 100 cellule: non si tratta di un essere umano, anche se per motivi politici qualcuno vorrebbe farcelo credere".
"E cosi' la clonazione terapeutica che produce cellule staminali invece che bambini oggi viene spesso equiparata alla clonazione riproduttiva, che a mio giudizio va subito bandita, ed entrambe finiscono sotto alla medesima, erronea titolazione di "clonazione umana" che terrorizza la gente. Per fugare tali timori bisogna fornire un'informazione corretta perche' la gente capisca l'impatto potenziale della clonazione terapeutica sulla salute di milioni di persone in tutto il mondo".
A Reeve vengono citati i sondaggi per cui in Europa il 55% dell'opinione pubblica e' favorevole alla clonazione terapeutica: "Negli Usa la percentuale arriva addirittura al 70%, ma Bush ignora le statistiche perche' nel Paese e' in atto una disgiunzione totale tra Governo e cittadini. I quali hanno gia' fatto sapere ai politici come la pensano. Sono amareggiato che sia proprio il mio Governo a guidare questa crociata". "E' difficilissimo discutere con gente come George W. Bush. (.) Pensa di essere su una retta e virtuosa via e chiunque non e' d'accordo con lui e' fuorviato. Eppure tutti i politici, da Bush all'ultimo delegato di quartiere, dovrebbero mettere da parte le proprie convinzioni religiose per il bene comune".
"La Gran Bretagna ha varato leggi molto progressiste in questo campo e ha gia' creato una banca di cellule staminali. Per non parlare di Svezia, Israele, Singapore e Svizzera. Sono tanti i Paesi che conducono gia' da anni ricerche sulle cellule staminali e la mia fondazione, che sponsorizza molti dei loro scienziati, li spronera' ad essere ancora piu' veloci". "In Italia non abbiamo contatti di lavoro. Ma accoglierei a braccia aperte i vostri ricercatori interessati a operare nell'ambito delle cellule staminali, embrionali o anche adulte".
E se tra due anni passasse all'Onu la proposta degli Stati Uniti, viene chiesto a Reeve: "Lo escludo. Un eventuale bando Onu scatenerebbe enormi proteste di piazza in tutto il mondo e gli scienziati lo ignorerebbero, decidendo che le Nazioni Unite sono irrilevanti. Non si puo' permettere che questa tecnologia venga fermata perche' tra 20 anni guarderemmo indietro all'opportunita' mancata e ci chiederemmo: "Perche' abbiamo avallato questa immane tragedia"? Non sarebbe la prima volta che il progresso e' stato ostacolato dalla miopia dei potenti". A cosa si riferisce? -chiede la Farkas. "Anche le teorie di Copernico e Galileo erano considerate eresia. Tutte le grandi scoperte della storia hanno avuto un carissimo prezzo. E' tutto molto ironico visto che comunque l'Onu non e' il luogo adatto per discutere tali questioni che dovrebbero essere decise dai singoli Stati. Il Palazzo di Vetro e' saltato sul carro tardi e male. Non si e' ancora pronunciato sulla clonazione umana e adesso vorrebbe invertire le lancette dell'orologio della scienza vera. Ma lo ripeto: la clonazione terapeutica e' cosi' importante per il futuro dell'umanita' che gli scienziati sarebbero moralmente giustificati a bypassare un eventuale bando Onu".
 
 
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Un periodo di grazia, e' il tempo che l'Onu ha deciso di concedere prima di prendere una decisione sulla clonazione (LINK), almeno nelle parole di Christopher Reeve intervista in proposito da Alessandra Farkas sul Corriere della Sera. "Una vittoria per la scienza, una speranza per i malati come me" era il titolo scelto. Ne riportiamo ampi stralci.
"La Christopher Reeve Paralysis Foundation continuera' ad esercitare pressioni sui Paesi membri dell'Onu affinche' appoggino la risoluzione presentata dal Belgio che auspica la messa al bando della clonazione riproduttiva, ma legittima la clonazione terapeutica. E' vitale che tutte le nazioni chiamate a votare capiscano la differenza tra le due, eliminando finti dilemmi etico-morali".
Per Reeve e' infatti un timore infondato che "questi studi presuppongano l'aborto e l'uso di feti abortiti. Nulla di piu' falso. Nella clonazione terapeutica il nucleo dell'ovulo non fertilizzato della donatrice viene rimosso e sostituito con il nucleo della cellula del paziente stesso, creando una fonte vitale di cellule staminali che vengono usate per curare malattie altrimenti incurabili. La clonazione terapeutica permette ai pazienti di essere curati usando il proprio Dna". "Non viene mai utilizzato sperma ne' l'ovulo e' trapiantato in utero. Il materiale cellulare impiegato non e' un embrione e al microscopio non possiede caratteristiche umane identificabili. La nostra estrazione di cellule staminali avviene quando nell'ovulo vi sono circa 100 cellule: non si tratta di un essere umano, anche se per motivi politici qualcuno vorrebbe farcelo credere".
"E cosi' la clonazione terapeutica che produce cellule staminali invece che bambini oggi viene spesso equiparata alla clonazione riproduttiva, che a mio giudizio va subito bandita, ed entrambe finiscono sotto alla medesima, erronea titolazione di "clonazione umana" che terrorizza la gente. Per fugare tali timori bisogna fornire un'informazione corretta perche' la gente capisca l'impatto potenziale della clonazione terapeutica sulla salute di milioni di persone in tutto il mondo".
A Reeve vengono citati i sondaggi per cui in Europa il 55% dell'opinione pubblica e' favorevole alla clonazione terapeutica: "Negli Usa la percentuale arriva addirittura al 70%, ma Bush ignora le statistiche perche' nel Paese e' in atto una disgiunzione totale tra Governo e cittadini. I quali hanno gia' fatto sapere ai politici come la pensano. Sono amareggiato che sia proprio il mio Governo a guidare questa crociata". "E' difficilissimo discutere con gente come George W. Bush. (.) Pensa di essere su una retta e virtuosa via e chiunque non e' d'accordo con lui e' fuorviato. Eppure tutti i politici, da Bush all'ultimo delegato di quartiere, dovrebbero mettere da parte le proprie convinzioni religiose per il bene comune".
"La Gran Bretagna ha varato leggi molto progressiste in questo campo e ha gia' creato una banca di cellule staminali. Per non parlare di Svezia, Israele, Singapore e Svizzera. Sono tanti i Paesi che conducono gia' da anni ricerche sulle cellule staminali e la mia fondazione, che sponsorizza molti dei loro scienziati, li spronera' ad essere ancora piu' veloci". "In Italia non abbiamo contatti di lavoro. Ma accoglierei a braccia aperte i vostri ricercatori interessati a operare nell'ambito delle cellule staminali, embrionali o anche adulte".
E se tra due anni passasse all'Onu la proposta degli Stati Uniti, viene chiesto a Reeve: "Lo escludo. Un eventuale bando Onu scatenerebbe enormi proteste di piazza in tutto il mondo e gli scienziati lo ignorerebbero, decidendo che le Nazioni Unite sono irrilevanti. Non si puo' permettere che questa tecnologia venga fermata perche' tra 20 anni guarderemmo indietro all'opportunita' mancata e ci chiederemmo: "Perche' abbiamo avallato questa immane tragedia"? Non sarebbe la prima volta che il progresso e' stato ostacolato dalla miopia dei potenti". A cosa si riferisce? -chiede la Farkas. "Anche le teorie di Copernico e Galileo erano considerate eresia. Tutte le grandi scoperte della storia hanno avuto un carissimo prezzo. E' tutto molto ironico visto che comunque l'Onu non e' il luogo adatto per discutere tali questioni che dovrebbero essere decise dai singoli Stati. Il Palazzo di Vetro e' saltato sul carro tardi e male. Non si e' ancora pronunciato sulla clonazione umana e adesso vorrebbe invertire le lancette dell'orologio della scienza vera. Ma lo ripeto: la clonazione terapeutica e' cosi' importante per il futuro dell'umanita' che gli scienziati sarebbero moralmente giustificati a bypassare un eventuale bando Onu".
 
 
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