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 USA - USA - Usa. Parlamentari e vertici del NIH: lo scontro con Bush e’ aperto
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Notizia 
14 aprile 2005 18:31
 
I vertici del National Institute of Health appaiono piu' che mai spaccati. La politica federale per la ricerca sugli embrioni, o meglio, per la non ricerca, ha penalizzato gli scienziati oltreoceano fin troppo, e i vip hanno deciso di ammetterlo.
Dopo una riunione della commissione Labor, Health, Human Service and Education, molti esponenti del NIH hanno scritto una lettera aperta in cui esponevano la loro aperta contrarieta' a questa politica proibizionista e inibitoria. Nel testo, redatto da Elizabeth Nabel, neo direttrice del National Hearth, Lung and Blood Disease, si legge: "Il progresso scientifico e' stato compromesso dal numero di linee embrionali disponibili. Il NIH ha ceduto la sua leadership al settore privato".
Un disappunto condiviso anche da Nora Volkow, che dirige il National Institute on Drug Abuse: "Accedere alle linee embrionali 'legali' e' estremamente costoso e complicato". E James Battey dell'Institute of Deafness and Order Communication Desorders, commenta: "A Chicago sono state create nuove linee, e la scienza in tutto il mondo progredisce rapidamente. Questo dovrebbe farci pensare sul tipo di politica che intendiamo seguire".
E' solo l'ultimo dei segnali, di una volonta' generale diversa da quella espressa in Parlamento. Sondaggi, articoli di giornale, campagne di sensibilizzazione, e soprattutto la scelta di alcuni Stati di non seguire la politica federale stanno chiaramente indicando che siamo vicini ad un punto di svolta. Alla Camera e al Senato sono stati depositati due progetti di legge, che riflettono una posizione bipartisan ma tendono alla regolamentazione e non al divieto. I primi firmatari, il repubblicano Michael Castle e la democratica Diane DeGette, chiedono alla Camera che il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani conduca e supporti ricerche su cellule staminali estratte da embrioni inutilizzati. Come requisito base per questa ricerca, la garanzia che gli embrioni sarebbero comunque destinati alla distruzione, ed embrioni comunque ottenuti tramite fecondazione assistita. Ancora non si parla di trasferimento nucleare somatico, ma l'allargamento dei finanziamenti a oviciti ben piu' recenti del lontano agosto 2001 e' gia' un passo importante.
 
 
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Dopo una riunione della commissione Labor, Health, Human Service and Education, molti esponenti del NIH hanno scritto una lettera aperta in cui esponevano la loro aperta contrarieta' a questa politica proibizionista e inibitoria. Nel testo, redatto da Elizabeth Nabel, neo direttrice del National Hearth, Lung and Blood Disease, si legge: "Il progresso scientifico e' stato compromesso dal numero di linee embrionali disponibili. Il NIH ha ceduto la sua leadership al settore privato".
Un disappunto condiviso anche da Nora Volkow, che dirige il National Institute on Drug Abuse: "Accedere alle linee embrionali 'legali' e' estremamente costoso e complicato". E James Battey dell'Institute of Deafness and Order Communication Desorders, commenta: "A Chicago sono state create nuove linee, e la scienza in tutto il mondo progredisce rapidamente. Questo dovrebbe farci pensare sul tipo di politica che intendiamo seguire".
E' solo l'ultimo dei segnali, di una volonta' generale diversa da quella espressa in Parlamento. Sondaggi, articoli di giornale, campagne di sensibilizzazione, e soprattutto la scelta di alcuni Stati di non seguire la politica federale stanno chiaramente indicando che siamo vicini ad un punto di svolta. Alla Camera e al Senato sono stati depositati due progetti di legge, che riflettono una posizione bipartisan ma tendono alla regolamentazione e non al divieto. I primi firmatari, il repubblicano Michael Castle e la democratica Diane DeGette, chiedono alla Camera che il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani conduca e supporti ricerche su cellule staminali estratte da embrioni inutilizzati. Come requisito base per questa ricerca, la garanzia che gli embrioni sarebbero comunque destinati alla distruzione, ed embrioni comunque ottenuti tramite fecondazione assistita. Ancora non si parla di trasferimento nucleare somatico, ma l'allargamento dei finanziamenti a oviciti ben piu' recenti del lontano agosto 2001 e' gia' un passo importante.
 
 
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