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 USA - USA - Usa. Occorre una rete di relazioni fra scienziati che si occupano di lesioni dorsali
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14 aprile 2005 18:25
 
Le scoperte recenti riguardo alla possibilita' di ristrutturare tessuti neurologici danneggiati, hanno aperto una serie di prospettive nuove ai ricercatori che si occupano di lesioni alla spina dorsale.
Un dossier dell'Institute of Medicine of National Academies ha prospettato il futuro prossimo della ricerca proprio verso questa direzione: utilizzare un approccio multi sistemico per combattere paralisi, paraplegia, quadriplegia, e le innumerevoli conseguenze delle malattie neurologiche. Secondo il documento, il NIH (National Institute of Health) dovrebbe istituire uno Spinal Cord Injury Network, che coordini e organizzi i progetti di ricerca nei vari rami della medicina. Il comitato che ha redatto il dossier inoltre, auspica un maggiore intervento pubblico in termini di finanziamenti e sostegno politico, necessari per un ritmo piu' rapido del progresso medico. "Prima della Seconda Guerra Mondiale", spiega Richard Johnson, della John Hopkins University, "una lesione alla spina significava una prospettiva di vita estremamente ridotta, in condizioni insostenibili. Ma oggi le tecniche acquisite ci permettono di andare oltre alle aspettative: prevedono un approccio multiplo, dalla riabilitazione delle funzioni motorie alla sensibilita', dal potenziamento dei muscoli intestinali alle funzioni sessuali. Le cure prevedono inoltre particolare attenzione alla depressione, al dolore e ai riflessi spastici incontrollabili".
L'utilizzo di cellule staminali, animali per le ricerche di base, e umane nelle sperimentazioni, permette di rigenerare tessuti e funzionalita'. Secondo i ricercatori comunque, molti meccanismi nella differenziazione cellulare sono del tutto ignoti, e questo rappresenta un motivo per continuare a fare ricerca. Anche a livello di 'contenimento' dei danni, le staminali potrebbero rivelarsi utili: gli scienziati intendono valutare la loro ipotetica efficacia, se iniettate a poche ore dai traumi subiti.
I progetti esposti nel dossier sono molti e articolati. Tra le prospettive a breve termine, la creazione da parte del National Institute of Neurological Desorders and Stroke, di tre nuovi centri di ricerca che coinvolgano accademie, compagnie private, istituzioni pubbliche ed enti no-profit.
 
 
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Un dossier dell'Institute of Medicine of National Academies ha prospettato il futuro prossimo della ricerca proprio verso questa direzione: utilizzare un approccio multi sistemico per combattere paralisi, paraplegia, quadriplegia, e le innumerevoli conseguenze delle malattie neurologiche. Secondo il documento, il NIH (National Institute of Health) dovrebbe istituire uno Spinal Cord Injury Network, che coordini e organizzi i progetti di ricerca nei vari rami della medicina. Il comitato che ha redatto il dossier inoltre, auspica un maggiore intervento pubblico in termini di finanziamenti e sostegno politico, necessari per un ritmo piu' rapido del progresso medico. "Prima della Seconda Guerra Mondiale", spiega Richard Johnson, della John Hopkins University, "una lesione alla spina significava una prospettiva di vita estremamente ridotta, in condizioni insostenibili. Ma oggi le tecniche acquisite ci permettono di andare oltre alle aspettative: prevedono un approccio multiplo, dalla riabilitazione delle funzioni motorie alla sensibilita', dal potenziamento dei muscoli intestinali alle funzioni sessuali. Le cure prevedono inoltre particolare attenzione alla depressione, al dolore e ai riflessi spastici incontrollabili".
L'utilizzo di cellule staminali, animali per le ricerche di base, e umane nelle sperimentazioni, permette di rigenerare tessuti e funzionalita'. Secondo i ricercatori comunque, molti meccanismi nella differenziazione cellulare sono del tutto ignoti, e questo rappresenta un motivo per continuare a fare ricerca. Anche a livello di 'contenimento' dei danni, le staminali potrebbero rivelarsi utili: gli scienziati intendono valutare la loro ipotetica efficacia, se iniettate a poche ore dai traumi subiti.
I progetti esposti nel dossier sono molti e articolati. Tra le prospettive a breve termine, la creazione da parte del National Institute of Neurological Desorders and Stroke, di tre nuovi centri di ricerca che coinvolgano accademie, compagnie private, istituzioni pubbliche ed enti no-profit.
 
 
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