Una banca privata di Filadelfia per la conservazione del cordone ombelicale, la CorCell Inc., ha lanciato un novo programma per aiutare i bambini affetti da leucemia, talassemia, anemie e rare forme di malattie metaboliche.
Il progetto prendera' il nome di Sibling Donor Cord Blood Program; si prefigge di dare la priorita' ai trapianti per quei bambini che possono necessariamente solo utilizzare le staminali e offrira' questi servizi gratuitamente. "Molte famiglie con figli affetti da leucemie o altre malattie che potrebbero essere combattute solo grazie a questi interventi, non possono fare fronte a tutte le spese che cio' comporta. Ecco il vero scopo di questo progetto", spiega il dott. Robert Iannone esperto di trapianti.
La CorCell e' attiva nel campo della conservazione del cordone gia' dal 1996 e ad oggi svolge un ruolo essenziale nel coordinare le fasi di donazione e trapianto. Si avvale dei servizi offerti dalle aziende ospedaliere per la raccolta del sangue, che viene spedito alla sede centrale, analizzato e immagazzinato per le necessita'.
Molti politici si sono detti soddisfatti di questo provvedimento, per il momento particolare per la clonazione umana e il modo in cui viene interpretata dai vari parlamenti. In particolare il deputato democratico Louis Greewald, eletto a Voorhees, ha dichiarato: "Quando mio figlio e' nato abbiamo deciso di farne conservare il sangue del cordone dalla CorCell. La mia famiglia e' sana, ed io ho le risorse economiche nell'eventualita' che sorgano problemi. Ma il Donor Cord Blood Program arriva a quelle famiglie che devono fare i conti con malattie, sofferenza e mancanza di denaro. Sono felice di questa iniziativa, che ritengo lodevole sia in un'ottica locale che nazionale a lungo termine. Tanto di cappello ad un'azienda cosi' vicina ai bisogni familiari".
Il costo normale della conservazione del cordone per 5 anni ammonta a 1.350 Usd se la madre e' nata negli Usa e il figlio e' sano. Il servizio invece e' gratuito qualora il figlio presenti una condizione clinica precaria, e nel contempo vi sia un altro bambino che potrebbe trarre beneficio dalle cellule del primo donatore.