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 USA - USA - Usa. Massachusetts si distingue: approvata e ultra finanziata la ricerca
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13 novembre 2003 14:25
 
Il Senato dello Stato del Massachusetts ha approvato il 5 novembre una serie di proposte atte a incrementare l'attivita' economica anche per quanto riguarda il settore delle cellule staminali embrionali.
Gia' il Presidente del Senato Robert Travaglini si era messo apertamente in gioco per rendere il Massachusetts un luogo ospitale per gli scienziati e per le compagnie biotech, e lo aveva fatto annunciando un pacchetto di stimolo economico di 115 milioni di Usd. Questa misura e' stata approvata per quanto riguarda le staminali, mentre per gli altri settori il Senato sta ancora dibattendo; dopodiche' la proposta dovra' essere accettata dalla Camera e dal Governatore Mitt Romney.
"Gli scienziati rischiano di dover lasciare il Massachusetts e andare a lavorare la' dove gli Stati hanno posto le condizioni adeguate alla ricerca", ha dichiarato la senatrice Cynthia Creem. "Questa e' un'industria che tutti vogliono e devono incoraggiare".
Purtroppo non tutti i rappresentanti al Senato la pensano cosi'. Fra loro infatti, c'è in prima linea un attivista pro-life, il sen.Robert Hedlund, autore un emendamento che se fosse stato approvato, avrebbe escluso dall'intera legislazione, la possibilita' di fare ricerca sulle cellule staminali embrionali. Un enorme passo indietro che per fortuna e' stato respinto con 37 voti contrari e 3 favorevoli.
Ma gli scettici non sono tali solo per motivi ideologici. C'è anche chi, come il senatore repubblicano David Magnani, ha votato contro per una serie di dubbi. Dice Magnani: "Certamente sono tra coloro che supportano il concetto di clonazione terapeutica. Cio' che non mi convince pero', e' il fatto che questa legge sembra sminuire la vastita' del tema da affrontare. Aprire le porte della ricerca all'industria, significa rendere legale il commercio di materiale umano: feti, cellule, tessuti ed embrioni diventeranno un prodotto". E dello stesso parere anche Marian Walsh, secondo la quale non e' corretto forzare la ricerca in nome del "biotech". Per la senatrice democratica infatti, Stati come la Pennsylvania o il Michigan, pur avendo vietato completamente la clonazione, continuano ad avere una fiorente attivita' biotech, seppur in altri settori.
 
 
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Gia' il Presidente del Senato Robert Travaglini si era messo apertamente in gioco per rendere il Massachusetts un luogo ospitale per gli scienziati e per le compagnie biotech, e lo aveva fatto annunciando un pacchetto di stimolo economico di 115 milioni di Usd. Questa misura e' stata approvata per quanto riguarda le staminali, mentre per gli altri settori il Senato sta ancora dibattendo; dopodiche' la proposta dovra' essere accettata dalla Camera e dal Governatore Mitt Romney.
"Gli scienziati rischiano di dover lasciare il Massachusetts e andare a lavorare la' dove gli Stati hanno posto le condizioni adeguate alla ricerca", ha dichiarato la senatrice Cynthia Creem. "Questa e' un'industria che tutti vogliono e devono incoraggiare".
Purtroppo non tutti i rappresentanti al Senato la pensano cosi'. Fra loro infatti, c'è in prima linea un attivista pro-life, il sen.Robert Hedlund, autore un emendamento che se fosse stato approvato, avrebbe escluso dall'intera legislazione, la possibilita' di fare ricerca sulle cellule staminali embrionali. Un enorme passo indietro che per fortuna e' stato respinto con 37 voti contrari e 3 favorevoli.
Ma gli scettici non sono tali solo per motivi ideologici. C'è anche chi, come il senatore repubblicano David Magnani, ha votato contro per una serie di dubbi. Dice Magnani: "Certamente sono tra coloro che supportano il concetto di clonazione terapeutica. Cio' che non mi convince pero', e' il fatto che questa legge sembra sminuire la vastita' del tema da affrontare. Aprire le porte della ricerca all'industria, significa rendere legale il commercio di materiale umano: feti, cellule, tessuti ed embrioni diventeranno un prodotto". E dello stesso parere anche Marian Walsh, secondo la quale non e' corretto forzare la ricerca in nome del "biotech". Per la senatrice democratica infatti, Stati come la Pennsylvania o il Michigan, pur avendo vietato completamente la clonazione, continuano ad avere una fiorente attivita' biotech, seppur in altri settori.
 
 
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