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 USA - USA - Usa. Leon Richard Kass difende la politica di Bush sulla ricerca embrionale
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14 ottobre 2004 18:40
 
E' il quotidiano dei vescovi Avvenire che intervista il professor Leon Richard Kass, docente nell'Universita' di Chicago e presidente del Consiglio di bioetica statunitense. Una difesa a tutto tondo della politica della Casa Bianca sulla ricerca con le staminali embrionali e la decisione di limitare i finanziamenti federali alle linee create dopo entro l'agosto 2001.
"Il presidente Bush e' stato molto sincero e certamente non sono stati pochi gli americani che hanno condiviso le sue dichiarazioni. D'altronde, una saggia politica pubblica sulla ricerca embrionale deve sottostare a gravi responsabilita', a volte in competizione tra loro. La piu' importante e' di ordine etico e grava su ricercatori e scienziati. Non va dimenticato che, se gli Stati Uniti sono una guida internazionale in biotecnologia, non c'e' ragione per cui non possano esserlo negli usi etici della biotecnologia. La politica di Bush e' stata molto prudente nell'assegnare fondi pubblici per la ricerca che non rispettava la vita umana nascente. Limitare lo stanziamento di dollari del contribuente a pratiche mediche che molti americani ritengono moralmente reprensibili puo' essere un freno efficace a ricerche indiscriminate. Molti elettori sono d'accordo".
All'accusa che Kerry fa a Bush di sacrificare la scienza all'ideologia, Kass replica: "Dobbiamo anzitutto cercare di chiarire la questione. La politica di Bush prende molto seriamente il potenziale della ricerca sulle cellule staminali per consentire cure mediche all'inabilita' e alle malattie croniche. Contrariamente a quanto sostengono i critici del presidente, che lo accusano di sacrificare la ricerca all'ideologia, bisogna riconoscere che la politica di Bush sostiene importanti valori morali. Chi opera nella professione medica potrebbe cominciare a pensare a una certa autoregolamentazione nella ricerca sulle cellule staminali. Percio', lungi dal vietare la ricerca in toto sulle staminali, il presidente per la prima volta ha costituito un fondo federale e ha aumentato abbondantemente gli stanziamenti che, da zero nel 2001 sono passati a 24,8 milioni di dollari nel 2003. Inoltre, la politica corrente offre un vigoroso sostegno alla ricerca sulle cellule staminali adulte che hanno dato non pochi risultati. Sono anche aumentati i centri di ricerca presso varie Universita', tra cui Harvard, Johns Hopkins, Cornell e Stanford. Purtroppo, le battute retoriche del candidato democratico sfruttano senza alcuna pieta' le sofferenze e le speranze dei pazienti e delle loro famiglie. [.]
Le insinuazioni ignorano le pesanti implicazioni morali che gravano sull'argomento. Sono indirizzate solo alla ricerca del vantaggio elettorale, mentre distorcono completamente la politica del presidente, da sempre molto attenta a proteggere la vita umana in tutte le sue fasi vulnerabili e a rispettare il punto di vista morale di tutti gli americani... E' disonesto far ritenere che un'inversione dell'attuale politica di Bush possa consentire a chi non puo' camminare di buttar via la sedia a rotelle. E' molto crudele lasciar intendere che i malati possano guarire subito, quando i nostri migliori scienziati hanno detto chiaramente che occorreranno diversi decenni prima che si possano usare questi metodi. Non e' il presidente, ma i suoi critici che giocano con chi ha bisogno di cure. [.] Mi permetto di suggerire di non confondere la politica con la scienza".
 
 
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