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 USA - USA - Usa. Per la Fda carne e latte di animali clonati sono sicuri
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Notizia 
13 novembre 2003 18:37
 
Carne, latte e latticini di animali clonati sono sicuri per i consumatori, secondo un documento della statunitense Food and Drug Administration. Il giudizio della Fda, reso noto lo scorso 31 ottobre, e' un passo avanti lungo la strada che dovrebbe portare all'autorizzazione della commercializzazione di cibi derivati da animali clonati. Una decisione definitiva in materia e' attesa negli Stati Uniti per il prossimo anno, in piena campagna elettorale per George W. Bush. E se verra' confermato il via libera, per il presidente sara' una grana in piu'.
"Prodotti commestibili di cloni normali e sani, o della loro progenie, non sembrano rappresentare un rischio piu' elevato quanto a consumo di cibo", afferma il documento. I prodotti alimentari derivati da animali clonati sono generalmente sicuri per il consumo umano: il massimo livello di certezza al riguardo si ha per i cloni di bovini, seguiti, in ordine decrescente di certezza, da suini, caprini e ovini. A conclusioni simili era arrivata la commissione speciale del ministero della Sanita' giapponese in aprile.
"Quando riescono ad arrivare all'adolescenza, i cloni sono sani. Ed e' difficile che animali sani possano originare alimenti nocivi per gli uomini. Nessuno scienziato puo' presentare una qualche prova che ci siano dei rischi", sostiene Stephen Sundlof, direttore del dipartimento di veterinaria della Fda, che ha preparato il rapporto.
Alcuni allevatori e imprese biotecnologiche sono ansiosi di aprire questo nuovo mercato. Se infatti oggi nessuna legge federale proibisce la vendita di alimenti derivati da cloni, la Fda ha chiesto seppur in maniera informale di non immettere nel mercato questi prodotti prima che non siano finiti gli studi per verificare la loro sicurezza. La "moratoria volontaria" percio' proseguira' anche dopo questo rapporto.
Per una volta industrie alimentari e associazioni di consumatori statunitensi sembrano schierate dalla stessa parte, non credendo che la popolazione sia preparata accettare per questo tipo di prodotti. "Che data perfetta l'Fda ha scelto per il suo annuncio, in pieno Halloween. La maggioranza degli americani ne sara' realmente impaurita", e' il commento sarcastico di Carol Tucker Foreman, direttrice dell'Ong Consumer Federation of America. Critiche anche da gruppi di animalisti, che denunciano sofferenze non necessarie per questi animali.
Per ora pero' per allevatori e produttori mandare sul mercato carni di un bovino clonato sarebbe una totale perdita -una mucca clonata costa almeno 20mila dollari. Secondo alcune stime un hamburger potrebbe raggiungere un proibitivo prezzo di 100 dollari!
Fatti passare un paio di giorni dall'annuncio della Fda, il "comitato consultivo di medicina veterinaria" della stessa agenzia americana ha dichiarato di non avere affatto ricevuto elementi e dati sufficienti a far presumere la sicurezza per la salute umana dei derivati da animali clonati. Una sorta di smentita, dato che i pareri del comitato solitamente vengono seguiti dall'agenzia.


Il sommario del rapporto e' pubblicato direttamente nel sito Internet della Food and Drug Administration: clicca qui
 
 
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Carne, latte e latticini di animali clonati sono sicuri per i consumatori, secondo un documento della statunitense Food and Drug Administration. Il giudizio della Fda, reso noto lo scorso 31 ottobre, e' un passo avanti lungo la strada che dovrebbe portare all'autorizzazione della commercializzazione di cibi derivati da animali clonati. Una decisione definitiva in materia e' attesa negli Stati Uniti per il prossimo anno, in piena campagna elettorale per George W. Bush. E se verra' confermato il via libera, per il presidente sara' una grana in piu'.
"Prodotti commestibili di cloni normali e sani, o della loro progenie, non sembrano rappresentare un rischio piu' elevato quanto a consumo di cibo", afferma il documento. I prodotti alimentari derivati da animali clonati sono generalmente sicuri per il consumo umano: il massimo livello di certezza al riguardo si ha per i cloni di bovini, seguiti, in ordine decrescente di certezza, da suini, caprini e ovini. A conclusioni simili era arrivata la commissione speciale del ministero della Sanita' giapponese in aprile.
"Quando riescono ad arrivare all'adolescenza, i cloni sono sani. Ed e' difficile che animali sani possano originare alimenti nocivi per gli uomini. Nessuno scienziato puo' presentare una qualche prova che ci siano dei rischi", sostiene Stephen Sundlof, direttore del dipartimento di veterinaria della Fda, che ha preparato il rapporto.
Alcuni allevatori e imprese biotecnologiche sono ansiosi di aprire questo nuovo mercato. Se infatti oggi nessuna legge federale proibisce la vendita di alimenti derivati da cloni, la Fda ha chiesto seppur in maniera informale di non immettere nel mercato questi prodotti prima che non siano finiti gli studi per verificare la loro sicurezza. La "moratoria volontaria" percio' proseguira' anche dopo questo rapporto.
Per una volta industrie alimentari e associazioni di consumatori statunitensi sembrano schierate dalla stessa parte, non credendo che la popolazione sia preparata accettare per questo tipo di prodotti. "Che data perfetta l'Fda ha scelto per il suo annuncio, in pieno Halloween. La maggioranza degli americani ne sara' realmente impaurita", e' il commento sarcastico di Carol Tucker Foreman, direttrice dell'Ong Consumer Federation of America. Critiche anche da gruppi di animalisti, che denunciano sofferenze non necessarie per questi animali.
Per ora pero' per allevatori e produttori mandare sul mercato carni di un bovino clonato sarebbe una totale perdita -una mucca clonata costa almeno 20mila dollari. Secondo alcune stime un hamburger potrebbe raggiungere un proibitivo prezzo di 100 dollari!
Fatti passare un paio di giorni dall'annuncio della Fda, il "comitato consultivo di medicina veterinaria" della stessa agenzia americana ha dichiarato di non avere affatto ricevuto elementi e dati sufficienti a far presumere la sicurezza per la salute umana dei derivati da animali clonati. Una sorta di smentita, dato che i pareri del comitato solitamente vengono seguiti dall'agenzia.


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