La diagnosi preimpianto non danneggia la salute dei nascituri, secondo il piu' approfondito studio mai realizzato sul tema e pubblicato dalla rivista scientifica Fertility and Sterility.
Un team di ricercatori del Sismer di Bologna, del St Barnabas Medical Centre del New Jersey e dell'Istituto di riproduzione genetica di Chicago ha preso in considerazione i dati relativi a 754 bambini nati nei tre centri in dodici anni (il 75% del totale nel mondo) con la tecnica conosciuta come diagnosi genetica preimpianto (Dgp).
L'incidenza di malformazioni tra questi 754 bambini si e' rivelata di pochissimo superiore a quella media della popolazione che e' dello 0,4% per la sindrome Down o la spina bifida e tra il 2 e 4% per difetti minori come il palato leporino. Ma la differenza e' stata attribuita all'eta' delle madri che si sottopongono alla diagnosi degli embrioni, le quali di solito sono piu' anziane della media, il che e' considerato un fattore di rischio.
L'analisi e' utilizzata per la selezione degli embrioni sani tra quelli generati da coppie con alto rischio di avere figli con malformazioni genetiche e avviene rimuovendo una cellula dall'embrione nella fase in cui ne ha soltanto otto. La tecnica e' stata inizialmente sviluppata nel 1989.

La diagnosi preimpianto non danneggia la salute dei nascituri, secondo il piu' approfondito studio mai realizzato sul tema e pubblicato dalla rivista scientifica Fertility and Sterility.
Un team di ricercatori del Sismer di Bologna, del St Barnabas Medical Centre del New Jersey e dell'Istituto di riproduzione genetica di Chicago ha preso in considerazione i dati relativi a 754 bambini nati nei tre centri in dodici anni (il 75% del totale nel mondo) con la tecnica conosciuta come diagnosi genetica preimpianto (Dgp).
L'incidenza di malformazioni tra questi 754 bambini si e' rivelata di pochissimo superiore a quella media della popolazione che e' dello 0,4% per la sindrome Down o la spina bifida e tra il 2 e 4% per difetti minori come il palato leporino. Ma la differenza e' stata attribuita all'eta' delle madri che si sottopongono alla diagnosi degli embrioni, le quali di solito sono piu' anziane della media, il che e' considerato un fattore di rischio.
L'analisi e' utilizzata per la selezione degli embrioni sani tra quelli generati da coppie con alto rischio di avere figli con malformazioni genetiche e avviene rimuovendo una cellula dall'embrione nella fase in cui ne ha soltanto otto. La tecnica e' stata inizialmente sviluppata nel 1989.