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 USA - USA - Usa. Il Cord Blood Registry si prende i suoi spazi
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Notizia 
16 settembre 2004 20:05
 
A 20 anni dalla sua nascita il Cord Blood Registry ha deciso di ampliare le sue strutture e crearne una nuova, che nel complesso sara' 10 volte piu' grande di quella precedente.
L'archivio biologico conservato a Tucson e' il piu' grande al mondo: raccoglie 240.000 campioni provenienti da 50 Stati degli Usa e 52 altri Paesi. Ma lo spazio a disposizione sembra non bastare piu'; ogni anno infatti si raddoppia il numero delle coppie che decide di rivolgersi alla banca per la conservazione del cordone, e ogni anno il bisogno di varieta' genetica diventa sempre piu' pressante.
Il nuovo edificio, stimato sui 75 milioni di Usd, ospitera' i 250 tecnici che lavoreranno ai laboratori appena costruiti e i 45 nuovi arrivati che si occuperanno della gestione amministrativa. Secondo Thomas Moore, presidente esecutivo: "Entro la meta' del 2005 la costruzione sara' completata e il Cord Blood Registry sara' in grado di ospitare piu' di 3 milioni di campioni di sangue cordonale. A differenza dei ricercatori che utilizzano cellule staminali embrionali da poco tempo, noi abbiamo un'esperienza quindicennale sul tema. Le staminali del cordone sono uno strumento terapeutico consolidato e accettato".
Il traguardo finale del Cord Blood Registry pero' e' un altro. Pur nascendo come banca privata, in realta' non ha mai dimenticato la ricerca e la sperimentazione diretta, ed e' per questo che sente il bisogno di una collaborazione piu' stretta con il mondo universitario. La prescelta sembra la University of Arizona, che con Moore e gli altri ha dato prova piu' di una volta di essere all'altezza del compito. Prima ancora che la struttura iniziale fosse completata l'universita' aveva gia' una riserva personale di sangue cordonale, che e' stata utilizzato per ricerche e casi significativi.
 
 
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L'archivio biologico conservato a Tucson e' il piu' grande al mondo: raccoglie 240.000 campioni provenienti da 50 Stati degli Usa e 52 altri Paesi. Ma lo spazio a disposizione sembra non bastare piu'; ogni anno infatti si raddoppia il numero delle coppie che decide di rivolgersi alla banca per la conservazione del cordone, e ogni anno il bisogno di varieta' genetica diventa sempre piu' pressante.
Il nuovo edificio, stimato sui 75 milioni di Usd, ospitera' i 250 tecnici che lavoreranno ai laboratori appena costruiti e i 45 nuovi arrivati che si occuperanno della gestione amministrativa. Secondo Thomas Moore, presidente esecutivo: "Entro la meta' del 2005 la costruzione sara' completata e il Cord Blood Registry sara' in grado di ospitare piu' di 3 milioni di campioni di sangue cordonale. A differenza dei ricercatori che utilizzano cellule staminali embrionali da poco tempo, noi abbiamo un'esperienza quindicennale sul tema. Le staminali del cordone sono uno strumento terapeutico consolidato e accettato".
Il traguardo finale del Cord Blood Registry pero' e' un altro. Pur nascendo come banca privata, in realta' non ha mai dimenticato la ricerca e la sperimentazione diretta, ed e' per questo che sente il bisogno di una collaborazione piu' stretta con il mondo universitario. La prescelta sembra la University of Arizona, che con Moore e gli altri ha dato prova piu' di una volta di essere all'altezza del compito. Prima ancora che la struttura iniziale fosse completata l'universita' aveva gia' una riserva personale di sangue cordonale, che e' stata utilizzato per ricerche e casi significativi.
 
 
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