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 USA - USA - Usa. Connecticut. Scienziati chiedono piu’ finanziamenti e per un lungo periodo
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17 marzo 2005 18:01
 
Per gli scienziati e i ricercatori delle universita' di Yale e del Connecticut lo Stato dovrebbe finanziare con 100 milioni di dollari la ricerca sulle cellule staminali per rimanere competitivo in questo campo sperimentale della ricerca. Cifra che e' cinque volte maggiore ai 20 milioni proposti dalla governatrice M. Jodi Rell per i prossimi due anni.
Ma proprio la mancanza di un impegno a lungo termine non facilita la permanenza nello Stato dei ricercatori, specialmente per le allettanti offerte della California, che ha recentemente stanziato 3 miliardi di dollari, attirando cosi' i migliori cervelli del settore.
"Riteniamo di avere bisogno di 100 milioni nei prossimi 10 anni. Ognuno deve assumersi un serio impegno", ha dichiarato il dottor Robert J. Alpern, preside della Yale School of Medicine.
La Yale ha iniziato una ricerca su scala mondiale per assumere scienziati che si facciano carico di questa ricerca, e l'University of Connecticut sta espandendo il Centre for Regenerative Biology, uno dei piu' importanti laboratori sulla clonazione del Paese. "Due anni possono trascorrere molto, molto velocemente. Nessuno puo' garantire che in questo tempo si arrivi a qualche risultato. Questo e' un campo che necessita di lunghi termini", ha detto Xiangzhong Yang direttore del centro.
I professori Alpern e Yang hanno consultato esperti economici sulla cifra richiesta e sono fiduciosi che la loro richiesta, alla fine, sara' accolta.
Il Connecticut approva il suo budget finanziario ogni due anni, e se le entrate fiscali diminuissero, la sessione legislativa potrebbe rifiutare il finanziamento di qualsiasi progetto scientifico, ma da' speranza la dichiarazione del presidente del Senato Donald Williams, per il quale "si puo' raggiungere un accordo decennale". Anche Theodore P. Rasmussen, uno dei sei membri del Centro di biologia rigenerativa del Connecticut, concorda sull'utilita' di un contributo oltre i due anni.
I mancati finanziamenti potrebbero mettere a rischio il Connecticut, facendogli perdere quei vantaggi acquisiti nel campo delle staminali. "Se non facciamo investimenti, perdiamo quello che abbiamo -ha aggiunto Williams-. Se investiamo, manteniamo cio' che abbiamo, facciamo rimanere gli scienziati e conseguiamo nuove opportunita'".
 
 
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Ma proprio la mancanza di un impegno a lungo termine non facilita la permanenza nello Stato dei ricercatori, specialmente per le allettanti offerte della California, che ha recentemente stanziato 3 miliardi di dollari, attirando cosi' i migliori cervelli del settore.
"Riteniamo di avere bisogno di 100 milioni nei prossimi 10 anni. Ognuno deve assumersi un serio impegno", ha dichiarato il dottor Robert J. Alpern, preside della Yale School of Medicine.
La Yale ha iniziato una ricerca su scala mondiale per assumere scienziati che si facciano carico di questa ricerca, e l'University of Connecticut sta espandendo il Centre for Regenerative Biology, uno dei piu' importanti laboratori sulla clonazione del Paese. "Due anni possono trascorrere molto, molto velocemente. Nessuno puo' garantire che in questo tempo si arrivi a qualche risultato. Questo e' un campo che necessita di lunghi termini", ha detto Xiangzhong Yang direttore del centro.
I professori Alpern e Yang hanno consultato esperti economici sulla cifra richiesta e sono fiduciosi che la loro richiesta, alla fine, sara' accolta.
Il Connecticut approva il suo budget finanziario ogni due anni, e se le entrate fiscali diminuissero, la sessione legislativa potrebbe rifiutare il finanziamento di qualsiasi progetto scientifico, ma da' speranza la dichiarazione del presidente del Senato Donald Williams, per il quale "si puo' raggiungere un accordo decennale". Anche Theodore P. Rasmussen, uno dei sei membri del Centro di biologia rigenerativa del Connecticut, concorda sull'utilita' di un contributo oltre i due anni.
I mancati finanziamenti potrebbero mettere a rischio il Connecticut, facendogli perdere quei vantaggi acquisiti nel campo delle staminali. "Se non facciamo investimenti, perdiamo quello che abbiamo -ha aggiunto Williams-. Se investiamo, manteniamo cio' che abbiamo, facciamo rimanere gli scienziati e conseguiamo nuove opportunita'".
 
 
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