I topi clonati hanno centinaia di geni anomali e questo spiega perche' moltissimi animali riprodotti con questo metodo muoiono prima o poco dopo la nascita. Lo hanno scoperto scienziati del Massachusetts Institute of Technology che riportano i loro studi sulla rivista americana Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). I processi di clonazione, afferma uno dei maggiori esperti del campo, Rudolf Jaenish, introducono mutazioni genetiche e questo conferma i sospetti che sono stati sottolineati sull'attuale inefficienza del metodo. "E' irresponsabile dunque pensare -sottolinea il ricercatore- che questo metodo possa essere utilizzato per la clonazione degli esseri umani". Preoccupazioni sull'incertezza del metodo della clonazione erano state avanzate anche nel '97 quando e' stata clonata la pecora Dolly. Lavorando insieme al pioniere della clonazione Ryuzo Yanagimachi dell'Universita' delle Hawaii, il dottor Jaenisch ha analizzato 10.000 geni appartenenti alle decine di topi clonati, grazie ai chip molecolari. Ebbene le anomalie genetiche identificate sono state tantissime. "Non c'e' ragione di ritenere che avvenga qualcosa di diverso in altri mammiferi, uomini compresi".