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 USA - USA - Usa. Cellule staminali cordonali e cancro: uno studio dell’Indiana University
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Notizia 
19 agosto 2004 18:48
 
Le cellule staminali ematopoietiche presenti nel midollo e nel cordone ombelicale stanno diventando con il tempo la terapia convenzionale per curare certe forme di cancro e per ristabilire i valori ematici compromessi dopo radio e chemioterapie.
Il problema di queste cellule spesso e' semplicemente la quantita'. Se le cellule estratte dal cordone possono salvare letteralmente la vita ad un bambino, lo stesso non si puo' dire negli adulti, dove ovviamente la massa corporea "ammortizza" l'effetto generale delle staminali.
Uno studio condotto dalla Indiana University School of Medicine dimostra che l'uso di determinati enzimi, chiamati CD26, incrementa la produzione di staminali una volta che queste sono state trapiantate, e in particolare le induce ad "ambientarsi" proprio nel midollo dove la produzione normale deve essere ristabilita. "L'importanza di questi enzimi e' essenziale quando il numero di staminali e' scarso", spiega Hal Broxmayer, co-autore dello studio e direttore del School's Department of Microbiology and Immunology. "Sui topi e' stato possibile notare che l'aumento o la diminuzione di questo enzima nella parte superficiale delle staminali influenzava notevolmente le loro capacita' di sviluppo e sopravvivenza. E' un'ottima notizia per tutti i medici che si sono sentiti frustrati e che adesso hanno la possibilita' di migliorare le terapie cliniche".
 
 
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Il problema di queste cellule spesso e' semplicemente la quantita'. Se le cellule estratte dal cordone possono salvare letteralmente la vita ad un bambino, lo stesso non si puo' dire negli adulti, dove ovviamente la massa corporea "ammortizza" l'effetto generale delle staminali.
Uno studio condotto dalla Indiana University School of Medicine dimostra che l'uso di determinati enzimi, chiamati CD26, incrementa la produzione di staminali una volta che queste sono state trapiantate, e in particolare le induce ad "ambientarsi" proprio nel midollo dove la produzione normale deve essere ristabilita. "L'importanza di questi enzimi e' essenziale quando il numero di staminali e' scarso", spiega Hal Broxmayer, co-autore dello studio e direttore del School's Department of Microbiology and Immunology. "Sui topi e' stato possibile notare che l'aumento o la diminuzione di questo enzima nella parte superficiale delle staminali influenzava notevolmente le loro capacita' di sviluppo e sopravvivenza. E' un'ottima notizia per tutti i medici che si sono sentiti frustrati e che adesso hanno la possibilita' di migliorare le terapie cliniche".
 
 
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