Un gruppo di ricercatori statunitensi e' riuscito a trasformare cellule staminali embrionali umane in cellule nervose che, entrando in contatto con altri neuroni, producono dopamina. Lo ha reso noto a Berlino Ronald McKay del National Institute of Neurological Disorders in occasione della consegna del premio Ernst Schering, conferitogli per la sua attivita' pionieristica nella ricerca sulle staminali. Con lo stesso procedimento, McKay era gia' riuscito a trasformare cellule staminali di topi in cellule nervose, e con queste aveva curato dei ratti affetti da una forma di Parkinson indotta artificialmente (una malattia che provoca la morte di un certo tipo di cellule nervose produttrici di dopamina, aventi un ruolo nel controllo motorio). Occorre precisare che finora tutti i tentativi di trapianto di tessuti nervosi embrionali in pazienti parkinsoniani sono falliti. Comunque, il tipo di cellula prodotto da McKay e' piu' specifico -a suo dire- e quindi un giorno potrebbe anche funzionare. Certo e' che, per una migliore comprensione della malattia, sono necessari ulteriori esperimenti sugli animali.

Un gruppo di ricercatori statunitensi e' riuscito a trasformare cellule staminali embrionali umane in cellule nervose che, entrando in contatto con altri neuroni, producono dopamina. Lo ha reso noto a Berlino Ronald McKay del National Institute of Neurological Disorders in occasione della consegna del premio Ernst Schering, conferitogli per la sua attivita' pionieristica nella ricerca sulle staminali. Con lo stesso procedimento, McKay era gia' riuscito a trasformare cellule staminali di topi in cellule nervose, e con queste aveva curato dei ratti affetti da una forma di Parkinson indotta artificialmente (una malattia che provoca la morte di un certo tipo di cellule nervose produttrici di dopamina, aventi un ruolo nel controllo motorio). Occorre precisare che finora tutti i tentativi di trapianto di tessuti nervosi embrionali in pazienti parkinsoniani sono falliti. Comunque, il tipo di cellula prodotto da McKay e' piu' specifico -a suo dire- e quindi un giorno potrebbe anche funzionare. Certo e' che, per una migliore comprensione della malattia, sono necessari ulteriori esperimenti sugli animali.