Si e' tenuta lo scorso 29 agosto la prima riunione del neonato "European group on ethics" (EGE). Al centro della giornata le controversie sollevate dai progetti biotecnologici previsti nel VI programma quadro. Aprendo i lavori, il Presidente del Parlamento Ue, Pat Cox (nella foto), ha ricordato che le istituzioni spesso non hanno un'opinione e che, per trovare un accordo che rifletta le diversita' presenti nella societa', sia auspicabile promuovere il dibattito sui temi in discussione. Il deputato tedesco Peter Liese ha criticato la tendenza della Commissione a considerare solo gli aspetti economico-finanziari aggirando le problematiche etiche. Questa, secondo Liese, sarebbe la principale ragione di conflitto fra la volonta' degli europei e le direttive comunitarie. Il parlamentare tedesco, che e' anche medico, ha espresso la convinzione che la ricerca sugli embrioni non sia necessaria, come taluni scienziati vogliono far credere. Anche per questo, ha concluso, si deve apprezzare l'istituzione dell'EGE che e' composta da ricercatori, filosofi e giuristi, mentre il precedente gruppo di esperti (Life Sciences Advisory Group) annoverava al suo interno solo scienziati che "vogliono parlare di etica, ma non vogliono che gli altri parlino di scienza".