In Svizzera torna d'attualita' il disegno di legge che dovrebbe disciplinare la ricerca su embrioni sovrannumerari e cellule staminali. Durante un importante dibattito, svoltosi a Basilea il 31 agosto, si sono fronteggiate nuovamente le due posizioni dominanti, quella politica e quella scientifica. I sostenitori della prima ritengono che sia inopportuno rivedere la legge sulla procreazione assistita, approvata appena due anni fa (1/1/2001), e che vietava la ricerca sugli embrioni. Questa la loro argomentazione: una modifica legislativa ha senso soltanto se su un determinato tema si sia raggiunto un discreto livello di conoscenza da parte dell'opinione pubblica, unica titolare del controllo democratico. E si sa che i tempi della democrazia sono piu' lunghi di quelli del progresso tecnologico. Il partito della scienza obietta che la legge votata nel 2001 si basava sulle nozioni scientifiche dei primi anni 90, quando ancora non si potevano prevedere gli sviluppi della ricerca sugli embrioni. Come dire, le leggi nascono spesso gia' vecchie. E conclude: poiche' il bisogno di conoscenza spinge la ricerca verso traguardi sempre superabili, e' giusto che le leggi si aggiornino continuamente.