Per la prima volta e' stato ricostruito in un topo il sistema immunitario umano, a partire da cellule staminali. La ricerca, pubblicata su
Science, mette percio' a disposizione della medicina il modello di un sistema immunitario umano funzionante senza precedenti per comprendere il comportamento di virus inafferrabili, come quelli dell'Aids e dell'epatite C.
Lo studio e' stato condotto in Svizzera, nell'Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona (
clicca qui)diretto dall'italiano
Antonio Lanzavecchia, ed e' stato coordinato da
Marcus Manz. "Da almeno 15 anni si provava a ricostruire nel topo il sistema immunitario umano, e adesso siamo riusciti a farlo utilizzando cellule staminali", ha detto Lanzavecchia, che pur vivendo da anni in Svizzera continua ad avere uno stretto rapporto con l'Italia, dove insegna nell'universita' di Siena. Nei topi sono state infatti introdotte cellule immature del sistema immunitario, le CD34, che sono andate a localizzarsi in una delle prime fabbriche di anticorpi dell'organismo, il timo, colonizzandolo. "Adesso abbiamo a disposizione un sistema immunitario umano funzionante: era quello che ci voleva per studiare virus come HIV e HCV", ha aggiunto l'esperto.
Oltre a vedere il sistema immunitario umano in azione contro virus e batteri, ma anche contro i tumori, si potra' ottenere il primo modello animale dell'Aids umano e diventa possibile studiare gli effetti di farmaci e vaccini sul sistema immunitario.