Dei ricercatori del Karolinska Institutet hanno dimostrato che l'uso di staminali puo' migliorare notevolmente le condizioni dei pazienti che hanno subito gravi lesioni alla spina dorsale.
E' il risultato di una sperimentazione su topi che ha accomunato l'uso di staminali con delle particolari terapie geniche, atte a diminuire i dolori post-trapianto e migliorare la qualita' dell'operazione. Durante gli esperimenti gli scienziati hanno notato che i trapianti cellulari aumentavano nettamente la sensibilita' delle zone che si trovavano sotto la lesione spinale; al contempo pero' i topi provavano un dolore quasi duplicato nelle zone superiori alle lesioni. Hanno quindi utilizzato un particolare gene, chiamato Neurogenin-2, che e' stato aggiunto alle cellule in fase di coltura e che si e' dimostrato efficace nel mantenere sotto controllo il dolore che si verificava dopo il trapianto.
Secondo gli esperti, le staminali, una volta nell'organismo, tendevano a differenziarsi anche in astrociti, un tipo di cellule che stimolano la percezione del dolore nelle zone spinali. Questo spiegava la sensibilita' aggravata nei topi che avevano ricevuto il trapianto. Il neurogenin-2 al contrario, inibiva la produzione di astrociti e incrementava quella di oligodendrociti, che sono i responsabili della produzione di mielina.
Attraverso delle risonanze magnetiche gli scienziati hanno dimostrato che le staminali avevano realmente incrementato le funzioni sensoriali dei topi, evitando al contempo le complicazioni precedentemente verificatesi.

Dei ricercatori del Karolinska Institutet hanno dimostrato che l'uso di staminali puo' migliorare notevolmente le condizioni dei pazienti che hanno subito gravi lesioni alla spina dorsale.
E' il risultato di una sperimentazione su topi che ha accomunato l'uso di staminali con delle particolari terapie geniche, atte a diminuire i dolori post-trapianto e migliorare la qualita' dell'operazione. Durante gli esperimenti gli scienziati hanno notato che i trapianti cellulari aumentavano nettamente la sensibilita' delle zone che si trovavano sotto la lesione spinale; al contempo pero' i topi provavano un dolore quasi duplicato nelle zone superiori alle lesioni. Hanno quindi utilizzato un particolare gene, chiamato Neurogenin-2, che e' stato aggiunto alle cellule in fase di coltura e che si e' dimostrato efficace nel mantenere sotto controllo il dolore che si verificava dopo il trapianto.
Secondo gli esperti, le staminali, una volta nell'organismo, tendevano a differenziarsi anche in astrociti, un tipo di cellule che stimolano la percezione del dolore nelle zone spinali. Questo spiegava la sensibilita' aggravata nei topi che avevano ricevuto il trapianto. Il neurogenin-2 al contrario, inibiva la produzione di astrociti e incrementava quella di oligodendrociti, che sono i responsabili della produzione di mielina.
Attraverso delle risonanze magnetiche gli scienziati hanno dimostrato che le staminali avevano realmente incrementato le funzioni sensoriali dei topi, evitando al contempo le complicazioni precedentemente verificatesi.