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 SPAGNA - SPAGNA - Spagna. I vescovi chiedono un voto contro la ricerca con gli embrioni
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19 febbraio 2004 19:06
 
Discesa in campo dell'episcopato spagnolo in vista delle elezioni politiche del prossimo 14 marzo con il tradizionale comunicato per richiamare al voto ad ogni vigilia elettorale, sottoscritto dal cardinale Juan Antonio Martines Camino, segretario generale della Cee. Questa volta, tuttavia, i vescovi premettono che "e' comprensibile che alcuni siano inclini ad astenersi verificando che nessun partito offre loro il programma desiderato", ma anche se non ci sono offerte "completamente conformi all'ideale evangelico, e neppure con l'ideale razionale di un ordine sociale giusto", i vescovi credono che "sia necessario fare uno sforzo e scegliere per il bene possibile". Una sorta di riduzione del danno.
Solo quattro anni fa il comunicato ricordava, infatti, che votare "era un obbligo dal quale solo per gravi ragioni uno poteva sentirsi dispensato".
Andando poi sullo specifico ad identificare il bene e il male, la Conferenza episcopale spagnola mette in guardia gli elettori sulle questioni da valutare. Alla "classica" condanna dell'aborto e dell'eutanasia, stavolta si aggiunge il rifiuto "alla produzione di embrioni umani e, in particolare, la loro destinazione premeditata alla ricerca che li uccide".
Per i vescovi, identificare la clonazione umana con un diritto civile "significa chiamare buono cio' che e' cattivo e vuol dire mettersi in aperta contraddizione con il diritto fondamentale alla vita".
Il "sostegno chiaro e deciso alla famiglia" e' quello che la Chiesa cattolica esige dalle formazioni politiche per riporre la sua fiducia, riferendosi a politiche e ad una "legislazione civile che non distorca la vera identita' della famiglia e del matrimonio", insomma no alle coppie di fatto.
 
 
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