testata ADUC
 SPAGNA - SPAGNA - Spagna. La nuova Sanita' e le nuove leggi in cantiere
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
13 maggio 2004 19:24
 
Il quotidiano spagnolo El Pais ha pubblicato una lunghissima intervista alla neo ministra alla Sanita' e Consumo Elena Salgado. Che la ricerca scientifica e la riforma della legge sulla Riproduzione Assistita siano state, e siano tuttora, assi portanti della politica socialista, e' chiaro fin dal titolo: "Vogliamo riformare la Legge sulla Riproduzione Assistita il prima possibile". Riportiamo il pezzo in cui si parla di queste tematiche.
[.]
Passiamo alla Legge sulla Riproduzione Assistita. E' d'accordo con il limite di fecondare tre embrioni per ciascun ciclo?
Questa limitazione attenta contro la salute della donna. Sono procedimenti dolorosi, disagevoli, stressanti, e per questo dobbiamo cercare di renderli piu' facili.

Cambierete questo precetto?
La legge stabilisce che il ministero elabori un protocollo di eccezioni con la Commissione Nazionale per la Riproduzione Assistita, il che permettera' di aumentare il numero di ovuli per ciclo. La nostra intenzione e' di fare questa lista di eccezioni piu' ampia possibile. La commissione e' convocata per la seconda quindicina di maggio per esaminare il protocollo.

La legge limita la ricerca scientifica agli embrioni gia' esistenti. Cambierete presto anche questo?A noi piacerebbe, ma questo deve essere fatto attraverso un'altra legge. Vogliamo progettare una riforma della legge nel piu' breve tempo possibile. Ma i cambiamenti non possono essere fatti nel giro di qualche settimana.

La creazione di un centro nazionale di ricerca con le staminali embrionali ha creato degli scontri tra l'Andalusia e la Catalogna.
Bisogna dire che questo problema e' stato creato per il modo di agire del ministero, e che si sarebbe potuto evitare. E' un problema artificiale che ferisce le sensibilita' delle comunita' e dei ricercatori. Si e' venuta a creare alla fine una situazione ingarbugliata.

Qual'e' la soluzione?
La soluzione e' che dovremo avere dei centri che lavorino in una rete, in cui non ci sara' solo l'Andalusia e la Catalogna. Potra' starci il Karolinska (l'Istituto svedese di Stoccolma), e altri. Questo e' il vantaggio delle telecomunicazioni: permettono di fare ricerca in rete con qualsiasi altra équipe. Abbiamo eccellenti ricercatori, e non ha senso metterli in contrapposizione.

Si riferisce a Bernat Soria e Juan Carlos Izpisúa?
Si'. Entrambi potranno lavorare in Spagna comodamente.

Verra' autorizzata la clonazione terapeutica?
Io preferirei chiamarla trasferimento nucleare, perche' parlare di clonazione suscita un qualche ostacolo. Gli scienziati credono che il trasferimento nucleare sia una strada di ricerca che deve essere aperta, ma che non e' urgente. Cio' che non deve essere fatto e' proibirla per ragioni religiose, senza tenere in conto quelle scientifiche ed etiche. Dobbiamo dimostrare alla societa' che possiamo introdurre delle garanzie perche' in nessun caso si oltrepassi un limite: l'impianto in utero.
[.]


Se la Salgado nell'intervista spiega come lo scontro tra il Governo centrale e la Comunidad andalusa poteva essere evitato, nella pratica i due Governi hanno trovato il modo per fermare lo scontro istituzionale, ritirando entrambi i ricorsi di incostituzionalita' sulle rispettive leggi che permettevano la ricerca sugli embrioni sovrannumerari. Se il ricorso presentato dal Governo centrale aveva bloccato la legge andalusa, il suo ritiro l'ha praticamente resa nuovamente attiva. La consigliera andalusa alla Salute Maria Jesus Montero ha cosi' potuto dichiarare che "prima dell'estate si potra' scongelare il primo embrione".
E secondo lo scienziato Bernat Soria che dirigera' le ricerche a Granada "l'équipe del Governo socialista ha una posizione molto chiara e favorevole alla ricerca con le staminali embrionali, e credo che molto presto avremo delle leggi che si avvicineranno molto a quelle che sono state approvate in Inghilterra".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS