Il 21 aprile l'assemblea di Madrid ha votato all'unanimita' un documento per creare un Centro Madrileno di Medicina Rigenerativa, che "permetta di affrontare la sfida della ricerca in biologia cellulare e molecolare di tutti i tipi di cellule staminali", aprendo cosi' la porta anche a quelle embrionali.
L'iniziativa, partita dal deputato Fausto Fernandez della IU (IzquierdaUnida), ha raccolto in corso d'opera l'adesione degli altri gruppi, anche quello del Partido Popular.
La mobilitazione che aveva preceduto il voto aveva coinvolto numerose personalita' del mondo dello spettacolo, ma non solo. Due le adesioni di maggior peso: il ricercatore spagnolo Bernat Soria e il premio Nobel per la letteratura, il portoghese José Saramago.
Saramago nella sua lettera di adesione diceva di appoggiare la ricerca con le staminali assicurando come "l'uomo non e' solo la misura di tutte le cose", ma che "e' anche necessario che sia capace di diventare in misura di se' stesso". "La priorita' assoluta e' l'essere umano. Che non si dica che e' piu' facile arrivare a Marte che al nostro stesso simile".
Una lettera era stata inviata anche da Soria per manifestare il suo "appoggio piu' entusiasta al lavoro" fatto dal terzo gruppo parlamentare dell'assemblea di Madrid, assicurando che i ricercatori possono "aiutare a costruire un futuro migliore". "A volte mi chiedono se questa o quell'altra malattia un giorno potra' essere curata. Questa e' una domanda a cui nessuno puo' rispondere. Di fatto non sappiamo neppure se la soluzione esiste, ma in caso esista, la troveremo facendo ricerca".
Tra le altre adesioni dal mondo dello spettacolo, raccolte durante una manifestazione organizzata dalla Fundación Ataxias, figurano: Aitana Sánchez Gijón, Ariadna Gil, Imanol Uribe, Juan Echanove, Víctor Manuel, Juan Diego Botto, Ana Fernández, Pilar Bardem, María Galiana, Imanol Arias, Pastora Vega, Ana Belén, Carmelo Gómez, Luis García Montero, Benito Zambrano, Clara Sánchez, Miguel Ríos, Berta Ojea, José Luis García Sánchez, Almudena Grandes, Juan Diego e Emilio Gutiérrez Caba.
Al momento del voto la deputata popolare Teresa Calatayud ha ripetuto che sebbene possano farsi anche ricerche con le staminali embrionali, "i risultati piu' promettenti si otterranno a breve termine con le cellule staminali adulte". Il deputato socialista José Antonio Diaz ha sottolineato la volonta' politica di costruire questo centro, manifestata anche dai popolari, per "risolvere una debolezza di questa regione".
"Oggi si apre il tappo, si rompe il freno che c'era per fare ricerca con le cellule staminali embrionali (da 7-14 giorni), il che fa si' che Madrid non restera' arretrata dalle grandi linee di ricerca del futuro e che si possa cosi' fare un deciso passo avanti verso l'obbiettivo di curare malattie di cui soffrono milioni di persone", ha festeggiato il deputato Fernandez.

Il 21 aprile l'assemblea di Madrid ha votato all'unanimita' un documento per creare un Centro Madrileno di Medicina Rigenerativa, che "permetta di affrontare la sfida della ricerca in biologia cellulare e molecolare di tutti i tipi di cellule staminali", aprendo cosi' la porta anche a quelle embrionali.
L'iniziativa, partita dal deputato Fausto Fernandez della IU (IzquierdaUnida), ha raccolto in corso d'opera l'adesione degli altri gruppi, anche quello del Partido Popular.
La mobilitazione che aveva preceduto il voto aveva coinvolto numerose personalita' del mondo dello spettacolo, ma non solo. Due le adesioni di maggior peso: il ricercatore spagnolo Bernat Soria e il premio Nobel per la letteratura, il portoghese José Saramago.
Saramago nella sua lettera di adesione diceva di appoggiare la ricerca con le staminali assicurando come "l'uomo non e' solo la misura di tutte le cose", ma che "e' anche necessario che sia capace di diventare in misura di se' stesso". "La priorita' assoluta e' l'essere umano. Che non si dica che e' piu' facile arrivare a Marte che al nostro stesso simile".
Una lettera era stata inviata anche da Soria per manifestare il suo "appoggio piu' entusiasta al lavoro" fatto dal terzo gruppo parlamentare dell'assemblea di Madrid, assicurando che i ricercatori possono "aiutare a costruire un futuro migliore". "A volte mi chiedono se questa o quell'altra malattia un giorno potra' essere curata. Questa e' una domanda a cui nessuno puo' rispondere. Di fatto non sappiamo neppure se la soluzione esiste, ma in caso esista, la troveremo facendo ricerca".
Tra le altre adesioni dal mondo dello spettacolo, raccolte durante una manifestazione organizzata dalla Fundación Ataxias, figurano: Aitana Sánchez Gijón, Ariadna Gil, Imanol Uribe, Juan Echanove, Víctor Manuel, Juan Diego Botto, Ana Fernández, Pilar Bardem, María Galiana, Imanol Arias, Pastora Vega, Ana Belén, Carmelo Gómez, Luis García Montero, Benito Zambrano, Clara Sánchez, Miguel Ríos, Berta Ojea, José Luis García Sánchez, Almudena Grandes, Juan Diego e Emilio Gutiérrez Caba.
Al momento del voto la deputata popolare Teresa Calatayud ha ripetuto che sebbene possano farsi anche ricerche con le staminali embrionali, "i risultati piu' promettenti si otterranno a breve termine con le cellule staminali adulte". Il deputato socialista José Antonio Diaz ha sottolineato la volonta' politica di costruire questo centro, manifestata anche dai popolari, per "risolvere una debolezza di questa regione".
"Oggi si apre il tappo, si rompe il freno che c'era per fare ricerca con le cellule staminali embrionali (da 7-14 giorni), il che fa si' che Madrid non restera' arretrata dalle grandi linee di ricerca del futuro e che si possa cosi' fare un deciso passo avanti verso l'obbiettivo di curare malattie di cui soffrono milioni di persone", ha festeggiato il deputato Fernandez.