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 SINGAPORE - SINGAPORE - Singapore. Biopolis: la capitale della scienza, un sogno che sta per avverarsi
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8 luglio 2004 19:21
 
Una politica favorevole alla ricerca biomedica e l'investimento di nuove e moderne infrastrutture stanno trasformando Singapore in una delle capitali mondiali della scienza.
Uno dei piu' ambiziosi sogni di Singapore, trasformare questa piccola citta'-Stato di appena 4 milioni di abitanti e solo 30 anni di indipendenza, nella capitale asiatica della ricerca, e' vicino a diventare realta'.
Inizia cosi' l'articolo pubblicato sul quotidiano spagnolo El Mundo di Carlos Martinez.
Biopolis, la rappresentazione materiale di cio' che il Governo locale chiama il quarto pilastro del suo sviluppo economico, e' una citta' ideale pensata per ospitare 4.000 scienziati con accesso Internet wireless da qualsiasi punto del campus, e che sta cercando di attrarre le principali compagnie e istituzioni scientifiche del mondo.
A Biopolis, sui 18,5 ettari a pochi chilometri dal centro di Singapore, ci sono sette edifici ecologici che ospitano cinque istituzioni pubbliche, in rappresentanza di alcune delle principali universita' internazionali e diverse imprese farmaceutiche.
L'ultima arrivata e' stata la multinazionale svizzera Novartis, che il 4 luglio ha inaugurato l'Istituto per le Malattie Tropicali (Nitd), un pionieristico centro di ricerca senza scopo di lucro dedicato nella prima fase allo sviluppo di trattamenti contro la tubercolosi e il dengue.
L'obbiettivo e' di poter disporre di nuove terapie contro entrambe le malattie per il 2012. In caso di successo verranno distribuite al prezzo di costo nei Paesi che lo richiederanno, come avviene gia' con il trattamento contro la malaria, che raccomanda attualmente l'Organizzazione Mondiale della Sanita'.
"Perche' Singapore?", si chiede Paul Herrling, direttore della ricerca nella compagnia e massimo responsabile del Nitd. "L'aspetto piu' importante e' la disponibilita' di talenti. Il secondo e' la vicinanza con i pazienti e i loro dottori", spiega lo scienziato che cita anche l'esistenza di un quadro legale particolarmente appropriato per la ricerca, favorevole ad esempio, a quella con le cellule staminali embrionali. Queste le ragioni per la scelta di Singapore come sede del centro. "Singapore ha dichiarato la ricerca biomedica come uno degli obbiettivi strategici", ha sottolineato Herrling.
Cosi' come Novartis, altre compagnie farmaceutiche, universita' e ricercatori, come lo spagnolo specialista in staminali Bernat Soria, hanno deciso di stabilirsi in questo Paese ricco e circondato da nazioni in via di sviluppo e con un Governo autocratico, che pero' si e' impegnato nel non colpire l'indipendenza degli scienziati.
Entro la fine del 2004 si attende l'annuncio di 10 nuovi progetti con base a Biopolis tra iniziative private e pubbliche. "Grazie alla combinazione di un netto impegno governativo, un contorno favorevole alle imprese, ai laboratori di ricerca e ad una produzione di tipo mondiale e al miglior talento umano, Singapore sta ben messa per trasformare il suo sogno biomedico in realta'", scriveva recentemente la rivista Nature.
Il Governo ha previsto di investire 1.500 milioni di euro per i prossimi 5 anni per ottenere il suo obbiettivo, un sogno che perseguono anche Paesi come la Corea del Sud o la Cina.
"Speriamo di avere bisogno di maggiore spazio per rispondere alle richieste di imprese che mostrano interesse per venire qui", spiega il ministro del Commercio e dell'Industria, George Yeo. "E' la forza della globalizzazione".
 
 
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Una politica favorevole alla ricerca biomedica e l'investimento di nuove e moderne infrastrutture stanno trasformando Singapore in una delle capitali mondiali della scienza.
Uno dei piu' ambiziosi sogni di Singapore, trasformare questa piccola citta'-Stato di appena 4 milioni di abitanti e solo 30 anni di indipendenza, nella capitale asiatica della ricerca, e' vicino a diventare realta'.
Inizia cosi' l'articolo pubblicato sul quotidiano spagnolo El Mundo di Carlos Martinez.
Biopolis, la rappresentazione materiale di cio' che il Governo locale chiama il quarto pilastro del suo sviluppo economico, e' una citta' ideale pensata per ospitare 4.000 scienziati con accesso Internet wireless da qualsiasi punto del campus, e che sta cercando di attrarre le principali compagnie e istituzioni scientifiche del mondo.
A Biopolis, sui 18,5 ettari a pochi chilometri dal centro di Singapore, ci sono sette edifici ecologici che ospitano cinque istituzioni pubbliche, in rappresentanza di alcune delle principali universita' internazionali e diverse imprese farmaceutiche.
L'ultima arrivata e' stata la multinazionale svizzera Novartis, che il 4 luglio ha inaugurato l'Istituto per le Malattie Tropicali (Nitd), un pionieristico centro di ricerca senza scopo di lucro dedicato nella prima fase allo sviluppo di trattamenti contro la tubercolosi e il dengue.
L'obbiettivo e' di poter disporre di nuove terapie contro entrambe le malattie per il 2012. In caso di successo verranno distribuite al prezzo di costo nei Paesi che lo richiederanno, come avviene gia' con il trattamento contro la malaria, che raccomanda attualmente l'Organizzazione Mondiale della Sanita'.
"Perche' Singapore?", si chiede Paul Herrling, direttore della ricerca nella compagnia e massimo responsabile del Nitd. "L'aspetto piu' importante e' la disponibilita' di talenti. Il secondo e' la vicinanza con i pazienti e i loro dottori", spiega lo scienziato che cita anche l'esistenza di un quadro legale particolarmente appropriato per la ricerca, favorevole ad esempio, a quella con le cellule staminali embrionali. Queste le ragioni per la scelta di Singapore come sede del centro. "Singapore ha dichiarato la ricerca biomedica come uno degli obbiettivi strategici", ha sottolineato Herrling.
Cosi' come Novartis, altre compagnie farmaceutiche, universita' e ricercatori, come lo spagnolo specialista in staminali Bernat Soria, hanno deciso di stabilirsi in questo Paese ricco e circondato da nazioni in via di sviluppo e con un Governo autocratico, che pero' si e' impegnato nel non colpire l'indipendenza degli scienziati.
Entro la fine del 2004 si attende l'annuncio di 10 nuovi progetti con base a Biopolis tra iniziative private e pubbliche. "Grazie alla combinazione di un netto impegno governativo, un contorno favorevole alle imprese, ai laboratori di ricerca e ad una produzione di tipo mondiale e al miglior talento umano, Singapore sta ben messa per trasformare il suo sogno biomedico in realta'", scriveva recentemente la rivista Nature.
Il Governo ha previsto di investire 1.500 milioni di euro per i prossimi 5 anni per ottenere il suo obbiettivo, un sogno che perseguono anche Paesi come la Corea del Sud o la Cina.
"Speriamo di avere bisogno di maggiore spazio per rispondere alle richieste di imprese che mostrano interesse per venire qui", spiega il ministro del Commercio e dell'Industria, George Yeo. "E' la forza della globalizzazione".
 
 
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