'Un sostanziale giudizio negativo sull'opportunita' di varare un'apposita disciplina e un no secco all'eutanasia'. Inoltre la richiesta di hospice in grado di rispondere alle domande di cura legate al fine vita. Sarebbero questi, secondo
Scienza & Vita, i primi risultati della campagna di ascolto dei medici italiani sul tema del testamento biologico portata avanti dalla stessa associazione.
Dalle risposte ad un questionario con domande strutturate su questo tema, emerge, secondo Scienza & Vita, che i medici chiedono di 'adottare un criterio di prudenza'. 'Quel tante volte evocato 'principio di precauzione' che i legislatori, impegnati a trattare un tema eticamente e socialmente sensibile come quello del fine vita, faticano ad accettare. I medici da noi interpellati, in rappresentanza dell'intera categoria, esprimono il 'comune sentire' di un universo professionale che nutre un sincero rispetto per la vita e si fa carico, piuttosto, della responsabilita' di instaurare una sana e corretta alleanza terapeutica fra medico e paziente'.
Sul sito internet dell'associazione e' presente anche un dossier di approfondimento che affronta sia dal punto di vista medico sia dal punto di vista giuridico la sentenza Englaro.
Nelle settimane passate un sondaggio avevano rivelato che il
74% dei medici oncologici e' favorevole ad una legge sul testamento biologico. Anche i
medici anestesisti, all'unanimita', chiedono il testamento biologico.