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 RUSSIA - RUSSIA - Russia. Il regno della clonazione nell'Antartide
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21 agosto 2003 17:44
 
Un centro di ricerca specializzato nella clonazione umana nel bel mezzo dell'Antartide. E' questa la stravagante proposta avanzata attraverso la rete di Internet da un giovane biologo russo, Serghiei Bodrov, sedicente capo di Stato di una fettina di territorio antartico mai esplorata prima su cui rivendica -in quanto scopritore- un presunto diritto di sovranita' .
Neppure quarantenne, originario della cittadina di Dimitrovgrad (regione di Ulianosk, sud della Russia), Bodrov si serve della rete per diffondere il suo messaggio. Sostiene di aver scovato un angolo di Polo Sud non sottoposto alla sovranita' di alcuno Stato e vi rivendica una sorta di diritto di proprieta' sulla base dei benefici che il Trattato sull'Antartide del '59 concede agli scopritori di zone inesplorate. Informa di aver quindi ribattezzato il "suo" pezzo di terra Regno degli Immortali e di essersi attribuito il ruolo di signore e capo di Stato. Sfidando impavidamente il ridicolo, fa sapere di aver persino inviato una lettera, con tanto di sigillo ufficiale del nuovo regno, al ministero degli esteri russo: per proporre un reciproco riconoscimento diplomatico. Attraverso gli schermi del network russo nazionale Ntv -che e' andato a intervistarlo- Bodrov spiega al mondo quale sarebbe il fine ultimo della sua trovata: "Prolungare al massimo la durata della vita umana usando tutti i mezzi, in primo luogo la clonazione". Di qui il riferimento all'immortalita' contenuto nel nome del suo presunto staterello antartico. Uno Stato che "sara' l'unico al mondo libero da ogni forma di divieto sugli esperimenti di clonazione". Forte del suo titolo di biologo Bodrov afferma del resto di voler costruire, tra i ghiacci, un centro per clonare esseri umani. A questo scopo ha gia' aperto una sottoscrizione via Internet, a cui si affianca un appello per la ricerca di coloni polari. Ma se i soldi stentano finora a materializzarsi, il richiamo dell'Antartide sembra aver gia' attratto la curiosita' di centinaia di navigatori.
 
 
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Neppure quarantenne, originario della cittadina di Dimitrovgrad (regione di Ulianosk, sud della Russia), Bodrov si serve della rete per diffondere il suo messaggio. Sostiene di aver scovato un angolo di Polo Sud non sottoposto alla sovranita' di alcuno Stato e vi rivendica una sorta di diritto di proprieta' sulla base dei benefici che il Trattato sull'Antartide del '59 concede agli scopritori di zone inesplorate. Informa di aver quindi ribattezzato il "suo" pezzo di terra Regno degli Immortali e di essersi attribuito il ruolo di signore e capo di Stato. Sfidando impavidamente il ridicolo, fa sapere di aver persino inviato una lettera, con tanto di sigillo ufficiale del nuovo regno, al ministero degli esteri russo: per proporre un reciproco riconoscimento diplomatico. Attraverso gli schermi del network russo nazionale Ntv -che e' andato a intervistarlo- Bodrov spiega al mondo quale sarebbe il fine ultimo della sua trovata: "Prolungare al massimo la durata della vita umana usando tutti i mezzi, in primo luogo la clonazione". Di qui il riferimento all'immortalita' contenuto nel nome del suo presunto staterello antartico. Uno Stato che "sara' l'unico al mondo libero da ogni forma di divieto sugli esperimenti di clonazione". Forte del suo titolo di biologo Bodrov afferma del resto di voler costruire, tra i ghiacci, un centro per clonare esseri umani. A questo scopo ha gia' aperto una sottoscrizione via Internet, a cui si affianca un appello per la ricerca di coloni polari. Ma se i soldi stentano finora a materializzarsi, il richiamo dell'Antartide sembra aver gia' attratto la curiosita' di centinaia di navigatori.
 
 
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