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 PORTOGALLO - PORTOGALLO - Portogallo. Il primo clone animale si avvicina
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29 maggio 2003 20:36
 
Scienziati del Laboratorio di Embriologia e Elettrofisiologia dell'Istituto di Scienze Biomediche di Abel Salazar (Icbas), Porto, sostengono di essere pronti per clonare un bovino. Le ricerche sono gia' iniziate da piu' di due anni nel Laboratorio Nazionale di Ricerca Veterinaria (Lniv) di Vairão, Vila do Conde. Il gruppo coordinato dal prof. António Rocha ha potuto anche contare sulla presenza e la collaborazione del professore statunitense Bret Reggio dell'Universita' della Louisiana. Il primo clone probabilmente sara' un bovino, forse un vitellino, ma per l'équipe l'interesse nella tecnica della clonazione animale starebbe nella possibilita' di riprodurre animali in via di estinzione, come la lince iberica, oppure nel "fabbricare" medicinali.
"Se ci fosse interesse da parte dell'industria, potremmo fare un lavoro simile a quello di Bret Reggio negli Usa. E, ovviamente, sarebbe fatto con un finanziamento adeguato, che ora non abbiamo. Il nostro laboratorio e' ancora molto modesto, dal punto di vista dei mezzi".

Nel 2001 Brett Reggio era riuscito a clonare cinque capre transgeniche nel Laboratorio di Embriologia e Biotecnologia dell'Universita' della Louisiana. Il metodo aveva fatto si' che i piccoli ruminanti producessero latte con una particolare proteina umana con poteri anticoagulanti (antitrombina II). La proteina dopo essere stata estratta dal liquido e purificata, puo' essere iniettata a pazienti che si sottopongono a chirurgie cardiovascolari, in maniera tale da prevenire la formazione di coaguli. In Europa il metodo e' gia' nell'ultima fase dei test clinici e si stima che il prodotto sara' commercializzato a meta' del 2004. Sara' la prima proteina ottenuta da un animale transgenico ad entrare nel mercato.
Tecnica simile Brett Reggio l'ha utilizzata per isolare una proteina necessaria per il vaccino contro la malaria. "Tutti i macachi che hanno avuto l'iniezione con la proteina ottenuta dal latte hanno dimostrato di essere protetti dalla malaria" ha spiegato Reggio. Nonostante l'apparente efficacia, l'impresa collegata all'Universita' della Louisiana in questa ricerca -la Cgt Biotherapeutics- continua a lavorare con l'Organizzazione Mondiale della Salute per far approvare il vaccino. Una volta avuta la luce verde dai saggi clinici, l'idea sarebbe di somministrare il farmaco alle popolazioni piu' svantaggiate. Secondo lo scienziato, il latte prodotto da tre capre sarebbe sufficiente per la creazione di vaccini per 20 milioni di persone.
 
 
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Scienziati del Laboratorio di Embriologia e Elettrofisiologia dell'Istituto di Scienze Biomediche di Abel Salazar (Icbas), Porto, sostengono di essere pronti per clonare un bovino. Le ricerche sono gia' iniziate da piu' di due anni nel Laboratorio Nazionale di Ricerca Veterinaria (Lniv) di Vairão, Vila do Conde. Il gruppo coordinato dal prof. António Rocha ha potuto anche contare sulla presenza e la collaborazione del professore statunitense Bret Reggio dell'Universita' della Louisiana. Il primo clone probabilmente sara' un bovino, forse un vitellino, ma per l'équipe l'interesse nella tecnica della clonazione animale starebbe nella possibilita' di riprodurre animali in via di estinzione, come la lince iberica, oppure nel "fabbricare" medicinali.
"Se ci fosse interesse da parte dell'industria, potremmo fare un lavoro simile a quello di Bret Reggio negli Usa. E, ovviamente, sarebbe fatto con un finanziamento adeguato, che ora non abbiamo. Il nostro laboratorio e' ancora molto modesto, dal punto di vista dei mezzi".

Nel 2001 Brett Reggio era riuscito a clonare cinque capre transgeniche nel Laboratorio di Embriologia e Biotecnologia dell'Universita' della Louisiana. Il metodo aveva fatto si' che i piccoli ruminanti producessero latte con una particolare proteina umana con poteri anticoagulanti (antitrombina II). La proteina dopo essere stata estratta dal liquido e purificata, puo' essere iniettata a pazienti che si sottopongono a chirurgie cardiovascolari, in maniera tale da prevenire la formazione di coaguli. In Europa il metodo e' gia' nell'ultima fase dei test clinici e si stima che il prodotto sara' commercializzato a meta' del 2004. Sara' la prima proteina ottenuta da un animale transgenico ad entrare nel mercato.
Tecnica simile Brett Reggio l'ha utilizzata per isolare una proteina necessaria per il vaccino contro la malaria. "Tutti i macachi che hanno avuto l'iniezione con la proteina ottenuta dal latte hanno dimostrato di essere protetti dalla malaria" ha spiegato Reggio. Nonostante l'apparente efficacia, l'impresa collegata all'Universita' della Louisiana in questa ricerca -la Cgt Biotherapeutics- continua a lavorare con l'Organizzazione Mondiale della Salute per far approvare il vaccino. Una volta avuta la luce verde dai saggi clinici, l'idea sarebbe di somministrare il farmaco alle popolazioni piu' svantaggiate. Secondo lo scienziato, il latte prodotto da tre capre sarebbe sufficiente per la creazione di vaccini per 20 milioni di persone.
 
 
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