testata ADUC
 PORTOGALLO - PORTOGALLO - Portogallo. Una materia su cui e' difficile legiferare: lo statuto dell'embrione
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
6 febbraio 2003 21:39
 
Negli ultimi vent'anni sono state almeno dieci le proposte che non sono riuscite a divenire legge. La riluttanza a legiferare in un tema tanto spinoso come quello dello statuto dell'embrione, in cui se ne dia una definizione e dove si stabiliscano i suoi diritti, per certi versi e' stata la soluzione per far si' che ciascun centro di riproduzione assistita potesse avere una autonomia decisionale nei trattamenti per l'infertilita'.
Ora il Governo ha chiesto di risolvere il vuoto legislativo con una legge entro la fine dell'attuale sessione legislativa, cioe' giugno. Il 24 gennaio dalle pagine del quotidiano portoghese "Diario de Noticias", e' intervenuta la presidente del Consiglio di Etica, Paula Martinho Silva. Ne riportiamo un ampio stralcio.
CHI SIAMO?
Una delle materie sulle quelli e' molto difficile legiferare e, senza dubbio, quello della ricerca sugli embrioni. Viene richiesto che si definisca il grado di protezione giuridica da dare all'embrione, come il momento a partire dal quale il Diritto deve proteggere la vita umana. Qualsiasi sia la risposta che verra' data, la verita' e' che questa racchiude una scelta di natura etica. All'embrione puo' essere dato lo statuto di persona, di essere umano in sviluppo o di amalgama di cellule, ma qualunque scelta e' ancora lontana dall'essere condivisa. Anche nelle diverse legislazioni in Europa, nessuna di queste definisce allo stesso modo l'"embrione", esiste un ventaglio delle diverse utilizzazioni possibili dell'embrione che va dalla proibizione della ricerca, alla ricerca soggetta a requisiti specifici e a limitazioni varie.
L'assenza del consenso e' proporzionale alla necessita' di dialogo su questa questione. (.)
Ma oggi, con l'evoluzione delle tecniche della clonazione (chiamata terapeutica) e la possibilita' di utilizzare nella ricerca delle cellule staminali embrionali, sorge una nuova gamma di questioni, oltre a quelle "tradizionali" relative all'utilizzazione degli embrioni sovrannumerari (ottenuti dalle tecniche di riproduzione medicalmente assistita). (.)
Il Portogallo si trova davanti ad un crocevia e questo e' il momento di fare una scelta. Difficile, ma necessaria. Qualsiasi decisione sara' sempre polemica. I paletti stabiliti dalla Convenzione di Biomedicina (il divieto della creazione di embrioni a fini di ricerca e la possibilita' di ricercare con gli embrioni in vitro solo quando ammesso dalla legge e con la garanzia di una protezione adeguata dell'embrione), l'evoluzione delle tecnologie in materia di riproduzione medicalmente assistita e la clonazione terapeutica, la modifica a livello europeo delle "antiche" legislazioni sulla materia, sono tutte cose che rendono particolarmente stimolante la discussione nel nostro Paese. La realta' ce lo conferma, se solo pensiamo all'esistenza di embrioni congelati senza un destino stabilito dalla legge. Che cosa ne vogliamo fare e cosa non ne vogliamo fare? Che cosa siamo e che cosa non siamo?
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
ADUC - Salute - Notizia - PORTOGALLO - Portogallo. Una materia su cui e' difficile legiferare: lo statuto dell'embrione

testata ADUC
 PORTOGALLO - PORTOGALLO - Portogallo. Una materia su cui e' difficile legiferare: lo statuto dell'embrione
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
6 febbraio 2003 21:39
 
Negli ultimi vent'anni sono state almeno dieci le proposte che non sono riuscite a divenire legge. La riluttanza a legiferare in un tema tanto spinoso come quello dello statuto dell'embrione, in cui se ne dia una definizione e dove si stabiliscano i suoi diritti, per certi versi e' stata la soluzione per far si' che ciascun centro di riproduzione assistita potesse avere una autonomia decisionale nei trattamenti per l'infertilita'.
Ora il Governo ha chiesto di risolvere il vuoto legislativo con una legge entro la fine dell'attuale sessione legislativa, cioe' giugno. Il 24 gennaio dalle pagine del quotidiano portoghese "Diario de Noticias", e' intervenuta la presidente del Consiglio di Etica, Paula Martinho Silva. Ne riportiamo un ampio stralcio.
CHI SIAMO?
Una delle materie sulle quelli e' molto difficile legiferare e, senza dubbio, quello della ricerca sugli embrioni. Viene richiesto che si definisca il grado di protezione giuridica da dare all'embrione, come il momento a partire dal quale il Diritto deve proteggere la vita umana. Qualsiasi sia la risposta che verra' data, la verita' e' che questa racchiude una scelta di natura etica. All'embrione puo' essere dato lo statuto di persona, di essere umano in sviluppo o di amalgama di cellule, ma qualunque scelta e' ancora lontana dall'essere condivisa. Anche nelle diverse legislazioni in Europa, nessuna di queste definisce allo stesso modo l'"embrione", esiste un ventaglio delle diverse utilizzazioni possibili dell'embrione che va dalla proibizione della ricerca, alla ricerca soggetta a requisiti specifici e a limitazioni varie.
L'assenza del consenso e' proporzionale alla necessita' di dialogo su questa questione. (.)
Ma oggi, con l'evoluzione delle tecniche della clonazione (chiamata terapeutica) e la possibilita' di utilizzare nella ricerca delle cellule staminali embrionali, sorge una nuova gamma di questioni, oltre a quelle "tradizionali" relative all'utilizzazione degli embrioni sovrannumerari (ottenuti dalle tecniche di riproduzione medicalmente assistita). (.)
Il Portogallo si trova davanti ad un crocevia e questo e' il momento di fare una scelta. Difficile, ma necessaria. Qualsiasi decisione sara' sempre polemica. I paletti stabiliti dalla Convenzione di Biomedicina (il divieto della creazione di embrioni a fini di ricerca e la possibilita' di ricercare con gli embrioni in vitro solo quando ammesso dalla legge e con la garanzia di una protezione adeguata dell'embrione), l'evoluzione delle tecnologie in materia di riproduzione medicalmente assistita e la clonazione terapeutica, la modifica a livello europeo delle "antiche" legislazioni sulla materia, sono tutte cose che rendono particolarmente stimolante la discussione nel nostro Paese. La realta' ce lo conferma, se solo pensiamo all'esistenza di embrioni congelati senza un destino stabilito dalla legge. Che cosa ne vogliamo fare e cosa non ne vogliamo fare? Che cosa siamo e che cosa non siamo?
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS