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 PORTOGALLO - PORTOGALLO - Portogallo. Alexandre Quintanilha: chi non tocca i geni muore!
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Notizia 
24 luglio 2003 17:08
 
Il direttore dell'Istituto di Biologia Molecolare e Cellulare dell'Universita' di Porto, il biologo Alexandre Quintanilha ha detto che la sua sulla clonazione, e la sua posizione e' alquanto singolare.
"Sono contro la clonazione per ragioni tecniche e non etiche", ha detto Quintanilha durante una conferenza realizzata alla Fondazione Calouste Gulbenkian, a Lisbona. Molti cloni di animali fatti fino ad ora non sono neppure riusciti a nascere oppure sono morti subito dopo per gravi problemi. "Eticamente, non ritengo che la clonazione significhi andare contro la natura umana. Fosse cosi', anche la medicina si sarebbe messa contro il processo di evoluzione delle malattie, nella misura in cui cerca di combatterle, attraverso i vaccini e gli antibiotici. Perche' allora non interferire con i geni?". Tutti i progressi tecnologici, ha precisato, sono modalita' per controllare e dominare la natura. "Mi preoccupa di piu' la clonazione culturale che la clonazione genetica!", e Quintanilha spiega: "Hitler e Stalin non sono ricorsi alla clonazione genetica per convincere milioni di persone della purezza della razza ariana o della supremazia della dittatura del proletariato".
La manipolazione dei geni e', per Quintanilha, tanto preoccupante quanto affascinante. Se infatti mischiare i geni puo' essere pericoloso quando la tecnica viene usata male, ma potrebbe invece rivelarsi molto utile se usata bene. Un esempio e' offerto dalle banche dei dati genetici che possono essere utili per i malati, ma pregiudiziali se venissero utilizzati dalle compagnie di assicurazioni per discriminare i clienti.
Per cercare di comprendere i benefici dell'ingegneria genetica e' necessario non scordarsi degli squilibri nel mondo. I Paesi sviluppati non hanno le stesse priorita' di quelli in via di sviluppo. "Gli occidentali hanno un accesso immediato all'alimentazione, all'energia, ai servizi per la salute, ad una struttura politica liberale e ad un posto nella societa'. Guardiamo ai progressi scientifici e tecnologici con una visione positiva del mondo, al contrario di cio' che succede alle popolazioni bisognose: hanno una visione del mondo che lascia molto a desiderare".
Le piante transgeniche, gli Ogm, sono uno degli esempi fatti per spiegare le diverse visioni. Secondo Quintanilha le manipolazioni genetiche vanno incontro alle necessita' dei Paesi in via di sviluppo: "la dieta principale della meta' della popolazione mondiale e' di riso. Il riso dorato e' un alimento geneticamente modificato che comporta un supplemento di vitamina A, fondamentale per la vista".
 
 
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"Sono contro la clonazione per ragioni tecniche e non etiche", ha detto Quintanilha durante una conferenza realizzata alla Fondazione Calouste Gulbenkian, a Lisbona. Molti cloni di animali fatti fino ad ora non sono neppure riusciti a nascere oppure sono morti subito dopo per gravi problemi. "Eticamente, non ritengo che la clonazione significhi andare contro la natura umana. Fosse cosi', anche la medicina si sarebbe messa contro il processo di evoluzione delle malattie, nella misura in cui cerca di combatterle, attraverso i vaccini e gli antibiotici. Perche' allora non interferire con i geni?". Tutti i progressi tecnologici, ha precisato, sono modalita' per controllare e dominare la natura. "Mi preoccupa di piu' la clonazione culturale che la clonazione genetica!", e Quintanilha spiega: "Hitler e Stalin non sono ricorsi alla clonazione genetica per convincere milioni di persone della purezza della razza ariana o della supremazia della dittatura del proletariato".
La manipolazione dei geni e', per Quintanilha, tanto preoccupante quanto affascinante. Se infatti mischiare i geni puo' essere pericoloso quando la tecnica viene usata male, ma potrebbe invece rivelarsi molto utile se usata bene. Un esempio e' offerto dalle banche dei dati genetici che possono essere utili per i malati, ma pregiudiziali se venissero utilizzati dalle compagnie di assicurazioni per discriminare i clienti.
Per cercare di comprendere i benefici dell'ingegneria genetica e' necessario non scordarsi degli squilibri nel mondo. I Paesi sviluppati non hanno le stesse priorita' di quelli in via di sviluppo. "Gli occidentali hanno un accesso immediato all'alimentazione, all'energia, ai servizi per la salute, ad una struttura politica liberale e ad un posto nella societa'. Guardiamo ai progressi scientifici e tecnologici con una visione positiva del mondo, al contrario di cio' che succede alle popolazioni bisognose: hanno una visione del mondo che lascia molto a desiderare".
Le piante transgeniche, gli Ogm, sono uno degli esempi fatti per spiegare le diverse visioni. Secondo Quintanilha le manipolazioni genetiche vanno incontro alle necessita' dei Paesi in via di sviluppo: "la dieta principale della meta' della popolazione mondiale e' di riso. Il riso dorato e' un alimento geneticamente modificato che comporta un supplemento di vitamina A, fondamentale per la vista".
 
 
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