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 MONDO - MONDO - Onu. Documento delle 63 Accademie delle Scienze: no alla clonazione riproduttiva, si’ a quella terapeutica
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Notizia 
2 ottobre 2003 19:29
 
E' stato presentato lo scorso 22 settembre, quasi in contemporanea, a Trieste, Londra, Washington e San Paolo del Brasile l'appello rivolto alle Nazioni Unite da 63 Accademie delle Scienze per sollecitare una messa al bando degli esperimenti sulla clonazione umana che lasci pero' spazio agli studi sull'uso terapeutico delle cellule staminali. Il documento si puo' leggere integralmente nella sezione documenti del notiziario a questo indirizzo: clicca qui
"Tutti i Paesi sono contro la clonazione umana -ha spiegato a Trieste il copresidente dello Iap (Interacademy Panel on International Issues) e accademico francese, Yves Quere'- ma pochi hanno assunto precisi impegni per scoraggiare esperimenti motivati solo dal narcisismo e da speculazioni economiche che nulla hanno a che fare con l'etica e il rispetto della persona".
"Per contro, altri, come gli Stati Uniti o la stessa Italia -ha precisato il direttore del Centro internazionale per l'ingegneria genetica di Trieste (Icgeb), Arturo Falaschi- non vedono di buon occhio neanche la ricerca sulle cellule staminali, in grado invece -ha detto- di offrire speranze importanti per la cura di molte malattie e nel settore dei trapianti".
E' questa, in realta', la principale novita' del documento sottoscritto da oltre il 60 per cento del mondo scientifico mondiale, dato che sul bando della clonazione umana esistono gia' precedenti iniziative, ed e' stato questo a indurre l'Accademia Pontificia e altre ad essa vicine a non aderire all'appello. "Rispettiamo le posizioni di tutti -ha commentato Quere'- e tengo a dire che comunque l'Accademia Pontificia (la piu' antica insieme a quella italiana dei Lincei) ha manifestato grande apertura e disponibilita' a discutere dell'argomento, tanto che ha convocato su questo un simposio per il prossimo novembre".
Del resto -ha ricordato Falaschi- le implicazioni etiche della sfera riproduttiva pongono interrogativi di non facile risposta, neanche per i teologi. "Non si capisce infatti -ha osservato lo scienziato- perche' dovrebbe essere considerato lecito l'espianto di un organo da una persona con l'encefalogramma piatto e non la donazione di cellule embrionali non destinate a svilupparsi. Per assurdo, le cellule staminali frutto di fecondazioni assistite non andate a buon fine restano congelate in attesa di una destinazione, mentre potrebbero servire a salvare vite umane. Altre cellule continuano a essere coltivate in vitro senza alcun controllo". Fermo restando l'unanime grido degli scienziati contro la clonazione finalizzata a riprodurre individui perfettamente identici ad altri, peraltro quasi certamente destinati ad atroci sofferenze e comunque a differenziarsi nel contesto sociale, quello dell'uso delle cellule staminali si delinea come "il" problema bioetico dell'immediato futuro. "Non e' un caso -ha fatto notare il direttore esecutivo dell'Accademia delle Scienze del Terzo Mondo, Mohamed Hassan- che la maggior parte delle Accademie che hanno sottoscritto il documento dello Iap sono proprio dei Paesi in via di sviluppo i quali, oltre a sperare di recuperare tramite questi studi i gravi gap ancora esistenti nella cura delle malattie, rischiano, in caso contrario, di compromettere la loro partecipazione a importanti programmi internazionali di ricerca".
Per quanto riguarda l'Italia, il presidente dell'Accademia dei Lincei, Edoardo Vesentini, ha fatto sapere allo Iap di avere invitato i suoi membri a esaminare il documento e di avere gia' ricevuto alcuni consensi, ma di non essere in grado di aderire ufficialmente alla richiesta di messa al bando prima dell'assemblea plenaria prevista per il prossimo novembre. Per l'adesione era stata invece fissata la scadenza del 29 agosto, proprio in vista di una riunione della sesta commissione dell'Onu sulla clonazione prevista per i prossimi giorni.
Falaschi, intanto, non nasconde il suo disappunto per comportamenti, come il sequestro del toro clonato Galileo da parte dei Carabinieri, giudicati "degni di un passato, come quello richiamato dal nome dell'animale, che vorremmo vedere superato. Speriamo, anche con questo appello, di introdurre un atteggiamento ragionevole e razionale sul tema della clonazione, senza tornare necessariamente ai tempi in cui era vietato il sezionamento dei cadaveri per lo studio dell'anatomia".
"Gli studi animali sulla clonazione riproduttiva mostrano una alta incidenza di anomalie fetali, aborti spontanei, malformazioni e morti tra gli animali che riescono a nascere", ha fatto presente Lord May, presidente della Royal Society britannica, che poi ha aggiunto come la clonazione realizzata nella fase iniziale degli embrioni per la ricerca e la creazione delle cellule staminali "aiuterebbe a migliorare o a salvare la vita di milioni di pazienti". "Detto questo, i tentativi di clonazione umana fatti finora sono solo atteggiamenti irresponsabili, grossolani e altamente discutibili, che mirano a influenzare quelle coppie vulnerabili che desiderano disperatamente un figlio", ha concluso Lord May.
A rappresentare la Nuova Zelanda, il presidente della Royal Society locale, James Watson, che ha dichiarato: "la comunita' scientifica internazionale ha reagito con molta preoccupazione ai tentativi di alcuni scienziati senza scrupoli, di clonare degli esseri umani. La Nuova Zelanda fara' quanto in suo possesso per prevenire questa procedura immorale e inaccettabile".
E dello stesso parere si e' dimostrato il portavoce della Australian Academy of Science, John White, secondo il quale e' necessario che i politici svolgano un ruolo di garanzia per i cittadini, cioe' assicurare che nessun scienziato fotocopiera' le persone. Per White inoltre, la clonazione terapeutica non deve essere vietata, perche' fino a che agli scienziati non verra' permesso un libero lavoro, nessuno potra' conoscere il reale potenziale medico di questa tecnica.
Per il Brasile e' intervenuta la coordinatrice del Centro di Studi sul Genoma Umano dell'Universita' di San Paolo, Mayana Zatz per sottolineare come l'uso della clonazione terapeutica puo' beneficiare milioni di persone che soffrono di malattie genetiche , oltre a vittime di lesioni alla colonna vertebrale e bruciature. "Pazienti con la malattia di Parkinson, quella di Alzheimer, il diabete, tra le altre malattie, possono avere una nuova vita grazie all'uso delle cellule staminali", ha detto la Zatz spiegando come la possibilita' di utilizzare gli embrioni e' legale in alcuni Paesi, mentre in Brasile la legge sulla Biosicurezza del 1995 lo proibisce.

Accademie membri dell'IAP che hanno sottoscritto la dichiarazione:
. African Academy of Sciences
. The Caribbean Academy of Sciences
. Latin American Academy of Sciences
. Third World Academy of Sciences
. The Academy of Sciences of Albania
. National Academy of Exact, Physical and Natural Sciences, Argentina
. Australian Academy of Science
. Bangladesh Academy of Sciences
. National Academy of Sciences of Belarus
. National Academy of Sciences of Bolivia
. Brazilian Academy of Sciences
. Bulgarian Academy of Sciences
. Cameroon Academy of Sciences
. Chinese Academy of Sciences
. Academia Sinica, China Taiwan
. Croatian Academy of Arts and Sciences
. Cuban Academy of Sciences
. Academy of Sciences of the Czech Republic
. Royal Danish Academy of Science and Letters
. Academia de Ciencias de la República Dominicana
. Academy of Scientific Research and Technology, Egypt
. Estonian Academy of Sciences
. The Delegation of the Finnish Academies of Science and Letters
. Académie des Sciences, France
. Georgian Academy of Sciences
. Academy of Athens, Greece
. Hungarian Academy of Sciences
. Indian National Science Academy
. Indonesian Academy of Sciences
. Israel Academy of Sciences and Humanities
. Science Council of Japan
. Royal Scientific Society of Jordan
. Kenya National Academy of Sciences
. National Academy of Sciences of the Kyrgyz Republic
. Latvian Academy of Sciences
. Lithuanian Academy of Sciences
. Macedonian Academy of Sciences and Arts
. Academía Mexicana de Ciencias
. Academy of Sciences of Moldova
. Mongolian Academy of Sciences
. Academy of the Kingdom of Morocco
. The Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences
. Academy Council of the Royal Society of New Zealand
. Nigerian Academy of Sciences
. Norwegian Academy of Sciences and Letters
. Pakistan Academy of Sciences
. Palestine Academy for Science and Technology
. Academia Nacional de Ciencias del Peru
. National Academy of Science and Technology, Philippines
. Romanian Academy
. Russian Academy of Sciences
. Académie des Sciences et Techniques du Sénégal
. Singapore National Academy of Sciences
. Academy of Science of South Africa
. National Academy of Sciences of Sri Lanka
. Royal Swedish Academy of Sciences
. Academy of Sciences of the Republic of Tajikistan
. Thai Academy of Science and Technology
. Turkish Academy of Sciences
. The Uganda National Academy of Sciences
. The Royal Society, UK
. US National Academy of Sciences
. Academia de Ciencias Fisicas, Matemáticas y Naturales de Venezuela
 
 
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E' stato presentato lo scorso 22 settembre, quasi in contemporanea, a Trieste, Londra, Washington e San Paolo del Brasile l'appello rivolto alle Nazioni Unite da 63 Accademie delle Scienze per sollecitare una messa al bando degli esperimenti sulla clonazione umana che lasci pero' spazio agli studi sull'uso terapeutico delle cellule staminali. Il documento si puo' leggere integralmente nella sezione documenti del notiziario a questo indirizzo: clicca qui
"Tutti i Paesi sono contro la clonazione umana -ha spiegato a Trieste il copresidente dello Iap (Interacademy Panel on International Issues) e accademico francese, Yves Quere'- ma pochi hanno assunto precisi impegni per scoraggiare esperimenti motivati solo dal narcisismo e da speculazioni economiche che nulla hanno a che fare con l'etica e il rispetto della persona".
"Per contro, altri, come gli Stati Uniti o la stessa Italia -ha precisato il direttore del Centro internazionale per l'ingegneria genetica di Trieste (Icgeb), Arturo Falaschi- non vedono di buon occhio neanche la ricerca sulle cellule staminali, in grado invece -ha detto- di offrire speranze importanti per la cura di molte malattie e nel settore dei trapianti".
E' questa, in realta', la principale novita' del documento sottoscritto da oltre il 60 per cento del mondo scientifico mondiale, dato che sul bando della clonazione umana esistono gia' precedenti iniziative, ed e' stato questo a indurre l'Accademia Pontificia e altre ad essa vicine a non aderire all'appello. "Rispettiamo le posizioni di tutti -ha commentato Quere'- e tengo a dire che comunque l'Accademia Pontificia (la piu' antica insieme a quella italiana dei Lincei) ha manifestato grande apertura e disponibilita' a discutere dell'argomento, tanto che ha convocato su questo un simposio per il prossimo novembre".
Del resto -ha ricordato Falaschi- le implicazioni etiche della sfera riproduttiva pongono interrogativi di non facile risposta, neanche per i teologi. "Non si capisce infatti -ha osservato lo scienziato- perche' dovrebbe essere considerato lecito l'espianto di un organo da una persona con l'encefalogramma piatto e non la donazione di cellule embrionali non destinate a svilupparsi. Per assurdo, le cellule staminali frutto di fecondazioni assistite non andate a buon fine restano congelate in attesa di una destinazione, mentre potrebbero servire a salvare vite umane. Altre cellule continuano a essere coltivate in vitro senza alcun controllo". Fermo restando l'unanime grido degli scienziati contro la clonazione finalizzata a riprodurre individui perfettamente identici ad altri, peraltro quasi certamente destinati ad atroci sofferenze e comunque a differenziarsi nel contesto sociale, quello dell'uso delle cellule staminali si delinea come "il" problema bioetico dell'immediato futuro. "Non e' un caso -ha fatto notare il direttore esecutivo dell'Accademia delle Scienze del Terzo Mondo, Mohamed Hassan- che la maggior parte delle Accademie che hanno sottoscritto il documento dello Iap sono proprio dei Paesi in via di sviluppo i quali, oltre a sperare di recuperare tramite questi studi i gravi gap ancora esistenti nella cura delle malattie, rischiano, in caso contrario, di compromettere la loro partecipazione a importanti programmi internazionali di ricerca".
Per quanto riguarda l'Italia, il presidente dell'Accademia dei Lincei, Edoardo Vesentini, ha fatto sapere allo Iap di avere invitato i suoi membri a esaminare il documento e di avere gia' ricevuto alcuni consensi, ma di non essere in grado di aderire ufficialmente alla richiesta di messa al bando prima dell'assemblea plenaria prevista per il prossimo novembre. Per l'adesione era stata invece fissata la scadenza del 29 agosto, proprio in vista di una riunione della sesta commissione dell'Onu sulla clonazione prevista per i prossimi giorni.
Falaschi, intanto, non nasconde il suo disappunto per comportamenti, come il sequestro del toro clonato Galileo da parte dei Carabinieri, giudicati "degni di un passato, come quello richiamato dal nome dell'animale, che vorremmo vedere superato. Speriamo, anche con questo appello, di introdurre un atteggiamento ragionevole e razionale sul tema della clonazione, senza tornare necessariamente ai tempi in cui era vietato il sezionamento dei cadaveri per lo studio dell'anatomia".
"Gli studi animali sulla clonazione riproduttiva mostrano una alta incidenza di anomalie fetali, aborti spontanei, malformazioni e morti tra gli animali che riescono a nascere", ha fatto presente Lord May, presidente della Royal Society britannica, che poi ha aggiunto come la clonazione realizzata nella fase iniziale degli embrioni per la ricerca e la creazione delle cellule staminali "aiuterebbe a migliorare o a salvare la vita di milioni di pazienti". "Detto questo, i tentativi di clonazione umana fatti finora sono solo atteggiamenti irresponsabili, grossolani e altamente discutibili, che mirano a influenzare quelle coppie vulnerabili che desiderano disperatamente un figlio", ha concluso Lord May.
A rappresentare la Nuova Zelanda, il presidente della Royal Society locale, James Watson, che ha dichiarato: "la comunita' scientifica internazionale ha reagito con molta preoccupazione ai tentativi di alcuni scienziati senza scrupoli, di clonare degli esseri umani. La Nuova Zelanda fara' quanto in suo possesso per prevenire questa procedura immorale e inaccettabile".
E dello stesso parere si e' dimostrato il portavoce della Australian Academy of Science, John White, secondo il quale e' necessario che i politici svolgano un ruolo di garanzia per i cittadini, cioe' assicurare che nessun scienziato fotocopiera' le persone. Per White inoltre, la clonazione terapeutica non deve essere vietata, perche' fino a che agli scienziati non verra' permesso un libero lavoro, nessuno potra' conoscere il reale potenziale medico di questa tecnica.
Per il Brasile e' intervenuta la coordinatrice del Centro di Studi sul Genoma Umano dell'Universita' di San Paolo, Mayana Zatz per sottolineare come l'uso della clonazione terapeutica puo' beneficiare milioni di persone che soffrono di malattie genetiche , oltre a vittime di lesioni alla colonna vertebrale e bruciature. "Pazienti con la malattia di Parkinson, quella di Alzheimer, il diabete, tra le altre malattie, possono avere una nuova vita grazie all'uso delle cellule staminali", ha detto la Zatz spiegando come la possibilita' di utilizzare gli embrioni e' legale in alcuni Paesi, mentre in Brasile la legge sulla Biosicurezza del 1995 lo proibisce.

Accademie membri dell'IAP che hanno sottoscritto la dichiarazione:
. African Academy of Sciences
. The Caribbean Academy of Sciences
. Latin American Academy of Sciences
. Third World Academy of Sciences
. The Academy of Sciences of Albania
. National Academy of Exact, Physical and Natural Sciences, Argentina
. Australian Academy of Science
. Bangladesh Academy of Sciences
. National Academy of Sciences of Belarus
. National Academy of Sciences of Bolivia
. Brazilian Academy of Sciences
. Bulgarian Academy of Sciences
. Cameroon Academy of Sciences
. Chinese Academy of Sciences
. Academia Sinica, China Taiwan
. Croatian Academy of Arts and Sciences
. Cuban Academy of Sciences
. Academy of Sciences of the Czech Republic
. Royal Danish Academy of Science and Letters
. Academia de Ciencias de la República Dominicana
. Academy of Scientific Research and Technology, Egypt
. Estonian Academy of Sciences
. The Delegation of the Finnish Academies of Science and Letters
. Académie des Sciences, France
. Georgian Academy of Sciences
. Academy of Athens, Greece
. Hungarian Academy of Sciences
. Indian National Science Academy
. Indonesian Academy of Sciences
. Israel Academy of Sciences and Humanities
. Science Council of Japan
. Royal Scientific Society of Jordan
. Kenya National Academy of Sciences
. National Academy of Sciences of the Kyrgyz Republic
. Latvian Academy of Sciences
. Lithuanian Academy of Sciences
. Macedonian Academy of Sciences and Arts
. Academía Mexicana de Ciencias
. Academy of Sciences of Moldova
. Mongolian Academy of Sciences
. Academy of the Kingdom of Morocco
. The Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences
. Academy Council of the Royal Society of New Zealand
. Nigerian Academy of Sciences
. Norwegian Academy of Sciences and Letters
. Pakistan Academy of Sciences
. Palestine Academy for Science and Technology
. Academia Nacional de Ciencias del Peru
. National Academy of Science and Technology, Philippines
. Romanian Academy
. Russian Academy of Sciences
. Académie des Sciences et Techniques du Sénégal
. Singapore National Academy of Sciences
. Academy of Science of South Africa
. National Academy of Sciences of Sri Lanka
. Royal Swedish Academy of Sciences
. Academy of Sciences of the Republic of Tajikistan
. Thai Academy of Science and Technology
. Turkish Academy of Sciences
. The Uganda National Academy of Sciences
. The Royal Society, UK
. US National Academy of Sciences
. Academia de Ciencias Fisicas, Matemáticas y Naturales de Venezuela
 
 
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