Molti scienziati esperti nella ricerca sulle cellule staminali e diversi centri di ricerca si sono riuniti il 7 gennaio a Londra in una conferenza preliminare su un progetto di cooperazione internazionale per monitorare e coordinare la ricerca sulle staminali. Il dibattito e' stato diretto da George Radda, direttore esecutivo del Medical Research Council, che ha sottolineato che questo evento potrebbe essere il primo passo per creare un progetto che potrebbe diventare, per le staminali, l'equivalente del Human Genome Project. Secondo Roger Pedersen, ricercatore del Medical Center dell'Universita' della California di San Francisco, "nessun Paese ha le risorse necessarie per ricavare una qualunque terapia clinica dalle cellule staminali. Dobbiamo cooperare insieme".
Alla conferenza hanno preso parte rappresentanti di Singapore, Australia, Canada, Svezia, Finlandia, Israele e Usa.
Come primo passo un gruppo di lavoro disegnera' una mappa etica del mondo, nella quale verranno riportate le situazioni legislative di ogni Paese entro le quali la ricerca sulle staminali potra' essere condotta, mentre un altro gruppo analizzera' le linee di staminali gia' esistenti e i modi di rifornimento delle stesse per i vari laboratori.
Tutti gli scienziati hanno accolto con favore la notizia di questo progetto, che potrebbe, a lungo termine, agevolare i processi di studio e di ricerca.