Tre team, uno in Germania, uno in Brasile e uno ad Hong Kong, hanno trapiantato nel muscolo cardiaco cellule staminali provenienti dal midollo spinale. Tutti hanno ottenuto "risultati incoraggianti" nello stimolare la crescita di vene e arterie in zone dove non vi e' una sufficiente irrorazione di sangue.
Sulla rivista scientifica "The Lancet" e' pubblicato lo studio del prof. Gustav Steinhoff e del suo gruppo di lavoro dell'universita' tedesca di Rostok. Sei i pazienti a cui sono state iniettate staminali, cinque hanno visto netti miglioramenti. Il professore nello studio ipotizza che siano state proprio le cellule staminali a rigenerare le zone danneggiate del cuore, ma chiarisce che comunque debbano essere realizzati ulteriori studi per verificare il ruolo esatto di queste cellule.
L'altro gruppo di studiosi dell'universita' di Hong Kong, guidati dal prof. Hung-Fat Tse ha trattato nello stesso modo otto pazienti, e stessi risultati positivi sono stati registrati.
In Brasile uno studio, la cui prima fase portata avanti dal prof. Radovan Borojevic, dell'Universita' Federale di Rio de Janeiro, si e' conclusa lo scorso settembre su 16 pazienti e ora sta per partire la seconda su un numero maggiore. "I risultati sono stati spettacolari" sottolinea Borojevic, infatti in tutti i pazienti le cellule staminali prelevate dal midollo osseo e iniettate nel muscolo cardiaco hanno dato origine a nuovi vasi sanguinei. Quattro pazienti sono stati anche eliminati dalla lista d'attesa per un trapianto, non avendone piu' bisogno.
La ricerca sulle staminali, cosi' come tutto nella scienza, segue con alti e bassi, "negli ultimi due anni siamo passati per una fase di grande ottimismo e speranza, seguita da una fase di cautela. Ritengo che nel 2003 arriveremo a capire il vero potenziale delle cellule staminali". Per Borojevic le staminali piu' promettenti sono quelle di origine embrionale, ma la legislazione brasiliana al momento ne proibisce la ricerca.