Scienziati dell'Instituto de Fisiologia Celular (IFC) dell'Unam sono riusciti ad ottenere dei risultati positivi su topi malati di Parkinson grazie al trapianto di cellule staminali embrionali. La notizia era gia' stata resa nota nelle scorse settimane dal dottor Ivan Velasco Velazquez, a capo della ricerca, ora i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science.
Nel cervello di sei roditori, a cui precedentemente era stata iniettata una tossina per danneggiare un emisfero cerebrale, sono state iniettate 500 mila cellule. I topi che facevano solo movimenti ripetitivi costanti, hanno recuperato gradualmente le funzioni motorie e di conduzione.
Le staminali una volta arrivate nel cervello hanno iniziato a produrre dopamina, la sostanza necessaria affinche' i neuroni riescano a comunicare tra loro. Negli animali c'e' stato bisogno di tre settimane, secondo il ricercatore per gli uomini ne occorreranno dalle sette alle otto.
Secondo Velazquez questi risultati aprono, infatti, la porta alla sperimentazione sugli uomini, che potrebbe arrivare nel giro di 5-10 anni. E sottolineano la necessita' di autorizzare la ricerca con le staminali embrionali umane anche in Messico. "Proibire il loro uso e' come sprecare l'opportunita' di sapere se si potrebbe migliorare la qualita' della vita di molte persone malate. La ricerca deve essere aperta a tutte le opzioni possibili, sempre con una legislazione chiara", ha detto Velazquez al quotidiano messicano Cronica.

Scienziati dell'Instituto de Fisiologia Celular (IFC) dell'Unam sono riusciti ad ottenere dei risultati positivi su topi malati di Parkinson grazie al trapianto di cellule staminali embrionali. La notizia era gia' stata resa nota nelle scorse settimane dal dottor Ivan Velasco Velazquez, a capo della ricerca, ora i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science.
Nel cervello di sei roditori, a cui precedentemente era stata iniettata una tossina per danneggiare un emisfero cerebrale, sono state iniettate 500 mila cellule. I topi che facevano solo movimenti ripetitivi costanti, hanno recuperato gradualmente le funzioni motorie e di conduzione.
Le staminali una volta arrivate nel cervello hanno iniziato a produrre dopamina, la sostanza necessaria affinche' i neuroni riescano a comunicare tra loro. Negli animali c'e' stato bisogno di tre settimane, secondo il ricercatore per gli uomini ne occorreranno dalle sette alle otto.
Secondo Velazquez questi risultati aprono, infatti, la porta alla sperimentazione sugli uomini, che potrebbe arrivare nel giro di 5-10 anni. E sottolineano la necessita' di autorizzare la ricerca con le staminali embrionali umane anche in Messico. "Proibire il loro uso e' come sprecare l'opportunita' di sapere se si potrebbe migliorare la qualita' della vita di molte persone malate. La ricerca deve essere aperta a tutte le opzioni possibili, sempre con una legislazione chiara", ha detto Velazquez al quotidiano messicano Cronica.