Il 20 settembre si e' tenuto al policlinico di Borgo Roma (Verona) un convegno dal titolo "Donazione e trapianto di cellule staminali ematopoietiche". E' stato possibile realizzarlo grazie ad alla collaborazione di varie associazioni, fra le quali Admor, Adoces e Simti, e con il patrocinio della regione Veneto.
Presto a Verona inizieranno i lavori per la costruzione di una banca per la conservazione di staminali cordonali e non, che avra' sede al Borgo Roma e sara' funzionante nel giro di un anno. In occasione del convegno il professor Giovanni Pizzolo ha avuto modo di dichiarare: "Dal 1984 sono gia' stati effettuati 500 trapianti di midollo, sia autogeni, effettuati cioe' sullo stesso donatore con le sue cellule prelevate e opportunamente ripulite, che allogeni, cioe' da donatore ad un altro ricevente. Per questo e' molto importante avere il maggior numero di donatori possibile iscritti al registro. Bisogna precisare che delle cellule staminali oggi si parla molto e forse si accendono tante speranze, che in parte vanno ridimensionate. Siamo solo agli inizi per il trapianto delle cellule staminali per riparare altri tessuti, come quello cardiaco, quello nervoso o quello epatico. Pero' i presupposti teorici ci sono e anche le prime applicazioni. E Verona si sta avviando a un ruolo importante nella ricerca e nelle terapie applicative in questo campo".

Il 20 settembre si e' tenuto al policlinico di Borgo Roma (Verona) un convegno dal titolo "Donazione e trapianto di cellule staminali ematopoietiche". E' stato possibile realizzarlo grazie ad alla collaborazione di varie associazioni, fra le quali Admor, Adoces e Simti, e con il patrocinio della regione Veneto.
Presto a Verona inizieranno i lavori per la costruzione di una banca per la conservazione di staminali cordonali e non, che avra' sede al Borgo Roma e sara' funzionante nel giro di un anno. In occasione del convegno il professor Giovanni Pizzolo ha avuto modo di dichiarare: "Dal 1984 sono gia' stati effettuati 500 trapianti di midollo, sia autogeni, effettuati cioe' sullo stesso donatore con le sue cellule prelevate e opportunamente ripulite, che allogeni, cioe' da donatore ad un altro ricevente. Per questo e' molto importante avere il maggior numero di donatori possibile iscritti al registro. Bisogna precisare che delle cellule staminali oggi si parla molto e forse si accendono tante speranze, che in parte vanno ridimensionate. Siamo solo agli inizi per il trapianto delle cellule staminali per riparare altri tessuti, come quello cardiaco, quello nervoso o quello epatico. Pero' i presupposti teorici ci sono e anche le prime applicazioni. E Verona si sta avviando a un ruolo importante nella ricerca e nelle terapie applicative in questo campo".