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 ITALIA - ITALIA - Italia. La Uil e la legge sulla Pma: "un ostacolo alla ricerca scientifica"
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Notizia 
29 aprile 2004 18:00
 
Dal 3 al 5 marzo si era tenuta a Roma la VI Conferenza d'Organizzazione Nazionale della UIL. Tra i documenti approvati dall'Unione Italiana dei Lavoratori ce ne e' uno che interessa la legge sulla Procreazione medicalmente Assistita. Lo riportiamo integralmente.
Ordine del giorno Roma, 3-4-5 marzo 2004La UIL non condivide l'impianto della legge sulla fecondazione assistita approvata in via definitiva dal Parlamento in quanto questa legge:
- Pone problemi costituzionali e nega il diritto alla salute ed al benessere delle cittadine e dei cittadini che sono nati, contrapponendoli ad un astratto diritto alla vita;
- Nega la laicita' dello Stato obbligando a comportamenti incoerenti rispetto alla pluralita' di culture e confessioni, cosi' come viene affermato dall'art. 3 della Costituzione;
- Si pone come ostacolo alla ricerca scientifica a partire dall'obiettivo di sconfiggere le malattie genetiche;
- Consente, di fatto, solo a chi e' abbiente di ricorrere alla fecondazione artificiale in altri Paesi Europei.
Per queste ragioni, la Conferenza di Organizzazione impegna la UIL a sostenere ogni iniziativa idonea affinche' questa legge venga modificata; nonche' a sostenere eventuali iniziative referendarie.
 
 
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Ordine del giorno Roma, 3-4-5 marzo 2004La UIL non condivide l'impianto della legge sulla fecondazione assistita approvata in via definitiva dal Parlamento in quanto questa legge:
- Pone problemi costituzionali e nega il diritto alla salute ed al benessere delle cittadine e dei cittadini che sono nati, contrapponendoli ad un astratto diritto alla vita;
- Nega la laicita' dello Stato obbligando a comportamenti incoerenti rispetto alla pluralita' di culture e confessioni, cosi' come viene affermato dall'art. 3 della Costituzione;
- Si pone come ostacolo alla ricerca scientifica a partire dall'obiettivo di sconfiggere le malattie genetiche;
- Consente, di fatto, solo a chi e' abbiente di ricorrere alla fecondazione artificiale in altri Paesi Europei.
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