E' stato dimesso lo scorso 4 marzo un bambino di 5 anni che lo scorso 31 dicembre era stato sottoposto presso l'Istituto "Burlo Garofolo" di Trieste a un trapianto di cellule staminali per sconfiggere una grave forma di anemia falciforme. L'intervento, che in letteratura conta in tutto 11 casi di successo, e' consistito nell'infusione in piu' riprese, di sangue cordonale ricco di cellule staminali della sorellina del bambino, nata circa sei mesi fa allo stesso Burlo Garofolo.
Le cellule totipotenti sono state in grado nel giro di due mesi -spiega una nota dell'Istituto- di sostituire quelle malate del midollo osseo, nel frattempo "annullato" con chemioterapia. Negli ultimi due mesi i medici hanno potuto constatare che il bambino e' ora in grado di produrre globuli rossi normali: l'anemia falciforme -responsabile di una formazione anormale proprio dei globuli rossi, con numerose conseguenze sul piano clinico- puo' essere considerata sconfitta.
L'anemia falciforme e' una malattia considerata rara: presente con casi sporadici in alcune regioni del Sud Italia, in particolare in Sicilia, e' molto comune in Africa occidentale e si configura come una patologia in crescita in tutta Italia, in virtu' dei flussi migratori. Il trapianto di midollo costituisce l'unica speranza di guarigione per chi e' affetto da questa malattia, e l'utilizzo a questo fine di cellule staminali da cordone ombelicale migliora significativamente la propbabilita' di successo del trapianto stesso.
"Questo successo -sottolinea Alessandro Ventura, direttore della Clinica Pediatrica- si inserisce nella crescente esperienza che andiamo sviluppando nel trapianto di cellule staminali in malattie molto differenti tra di loro, come i difetti congeniti dell'immunita' e alcune malattie metaboliche".

E' stato dimesso lo scorso 4 marzo un bambino di 5 anni che lo scorso 31 dicembre era stato sottoposto presso l'Istituto "Burlo Garofolo" di Trieste a un trapianto di cellule staminali per sconfiggere una grave forma di anemia falciforme. L'intervento, che in letteratura conta in tutto 11 casi di successo, e' consistito nell'infusione in piu' riprese, di sangue cordonale ricco di cellule staminali della sorellina del bambino, nata circa sei mesi fa allo stesso Burlo Garofolo.
Le cellule totipotenti sono state in grado nel giro di due mesi -spiega una nota dell'Istituto- di sostituire quelle malate del midollo osseo, nel frattempo "annullato" con chemioterapia. Negli ultimi due mesi i medici hanno potuto constatare che il bambino e' ora in grado di produrre globuli rossi normali: l'anemia falciforme -responsabile di una formazione anormale proprio dei globuli rossi, con numerose conseguenze sul piano clinico- puo' essere considerata sconfitta.
L'anemia falciforme e' una malattia considerata rara: presente con casi sporadici in alcune regioni del Sud Italia, in particolare in Sicilia, e' molto comune in Africa occidentale e si configura come una patologia in crescita in tutta Italia, in virtu' dei flussi migratori. Il trapianto di midollo costituisce l'unica speranza di guarigione per chi e' affetto da questa malattia, e l'utilizzo a questo fine di cellule staminali da cordone ombelicale migliora significativamente la propbabilita' di successo del trapianto stesso.
"Questo successo -sottolinea Alessandro Ventura, direttore della Clinica Pediatrica- si inserisce nella crescente esperienza che andiamo sviluppando nel trapianto di cellule staminali in malattie molto differenti tra di loro, come i difetti congeniti dell'immunita' e alcune malattie metaboliche".