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 ITALIA - ITALIA - Italia. La Toscana investe in biotech
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28 ottobre 2004 19:11
 
In Toscana la ricerca scientifica e l'innovazione costituiscono un vero e proprio settore di attivita' con linee guida, organismi, obiettivi specifici, inserito nelle attivita' istituzionali della Sanita' dall'ultimo Piano sanitario regionale (2002-2004) e dal prossimo Piano 2005-2007. Il settore delle biotecnologie e' condiviso con il settore dello sviluppo economico e, in particolare, con l'Area della ricerca con la quale sono stati avviati progetti su tematiche di forte innovazione. Il principale campo di intervento nella biomedicina e' la ricerca sulle cellule staminali (impegni per 15 milioni di Euro nel PSR 2002-2004) che vede coinvolte le tre Aziende ospedaliere universitarie, Careggi, Pisa e Siena, e le tre Universita' toscane. Del primo progetto, quello fiorentino, dedicato alla messa a punto di terapie con cellule staminali e per l'immunoterapia dei tumori, sono attesi per la fine di quest'anno i risultati operativi (pubblicazioni, brevetti, etc.). All'incrocio tra ricerca e terapia si colloca lo sviluppo del sistema trapiantologico toscano (donazione e trapianto di organi e tessuti): qui la ricerca sui miglioramenti degli organi e tessuti si fonde con la biomedicina e la bioingegneria e promette ampie ricadute in termini sia assistenziali che economici. Forte l'impegno anche sul versante dello sviluppo di nuovi farmaci in settori orfani.
Un esempio: e' in atto da poco una sperimentazione di collaborazione con l'Universita' di Firenze che dovrebbe portare, entro tre anni, ad avere a disposizione nuovi farmaci antirigetto e specifici brevetti internazionali. Il nuovo Piano sanitario regionale prevede per la cosiddetta "medicina rigenerativa" la costituzione di una vera e propria 'rete' a livello regionale integrata con i principali centri nazionali ed europei del settore. La ricerca pero' non si limita alle tecnologie fortemente innovative ma anche ad allargare le possibilita' di quelle gia' presenti: e' stato forte l'investimento, ad esempio, sulle possibilita' che la TAC spirale puo' dare nel campo della diagnosi precoce dei tumori polmonari; al tempo stesso e' stato avviato il piu' grande progetto europeo di integrazione telematica delle diagnostiche di immagine sulle tre Aree vaste toscane. Un altro progetto a forte contenuto sperimentale e' quello dedicato alla 'biometeorologia' con l'Universita' di Firenze, il CNR e il LAMMA che ha gia' permesso di avviare un servizio di analisi e allerta per la popolazione (con particolare riferimento a quella anziana) non solo durante l'emergenza caldo ma per tutto l'anno.
La Regione ha inoltre avviato le operazioni preliminari alla costituzione della Rete Toscana per le nanotecnologie, d'intesa con i principali centri di ricerca toscani e con la Direzione generale Sviluppo economico. Infine e' stato costituito il Segretariato della Toscana per la ricerca sanitaria mentre d'intesa con il CNR entro la fine dell'anno aprira' il `portale della Toscana per la ricerca sanitaria'. Il prossimo Piano sanitario regionale 2005-2007 prevede la costituzione della Commissione regionale per la ricerca e del Comitato scientifico per la valutazione dei progetti co-finanziabili. Verra' istituito un Fondo regionale per la ricerca e l'innovazione in ambito sanitario e socio-sanitario con una dotazione di 24 milioni di euro nei tre anni.
 
 
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In Toscana la ricerca scientifica e l'innovazione costituiscono un vero e proprio settore di attivita' con linee guida, organismi, obiettivi specifici, inserito nelle attivita' istituzionali della Sanita' dall'ultimo Piano sanitario regionale (2002-2004) e dal prossimo Piano 2005-2007. Il settore delle biotecnologie e' condiviso con il settore dello sviluppo economico e, in particolare, con l'Area della ricerca con la quale sono stati avviati progetti su tematiche di forte innovazione. Il principale campo di intervento nella biomedicina e' la ricerca sulle cellule staminali (impegni per 15 milioni di Euro nel PSR 2002-2004) che vede coinvolte le tre Aziende ospedaliere universitarie, Careggi, Pisa e Siena, e le tre Universita' toscane. Del primo progetto, quello fiorentino, dedicato alla messa a punto di terapie con cellule staminali e per l'immunoterapia dei tumori, sono attesi per la fine di quest'anno i risultati operativi (pubblicazioni, brevetti, etc.). All'incrocio tra ricerca e terapia si colloca lo sviluppo del sistema trapiantologico toscano (donazione e trapianto di organi e tessuti): qui la ricerca sui miglioramenti degli organi e tessuti si fonde con la biomedicina e la bioingegneria e promette ampie ricadute in termini sia assistenziali che economici. Forte l'impegno anche sul versante dello sviluppo di nuovi farmaci in settori orfani.
Un esempio: e' in atto da poco una sperimentazione di collaborazione con l'Universita' di Firenze che dovrebbe portare, entro tre anni, ad avere a disposizione nuovi farmaci antirigetto e specifici brevetti internazionali. Il nuovo Piano sanitario regionale prevede per la cosiddetta "medicina rigenerativa" la costituzione di una vera e propria 'rete' a livello regionale integrata con i principali centri nazionali ed europei del settore. La ricerca pero' non si limita alle tecnologie fortemente innovative ma anche ad allargare le possibilita' di quelle gia' presenti: e' stato forte l'investimento, ad esempio, sulle possibilita' che la TAC spirale puo' dare nel campo della diagnosi precoce dei tumori polmonari; al tempo stesso e' stato avviato il piu' grande progetto europeo di integrazione telematica delle diagnostiche di immagine sulle tre Aree vaste toscane. Un altro progetto a forte contenuto sperimentale e' quello dedicato alla 'biometeorologia' con l'Universita' di Firenze, il CNR e il LAMMA che ha gia' permesso di avviare un servizio di analisi e allerta per la popolazione (con particolare riferimento a quella anziana) non solo durante l'emergenza caldo ma per tutto l'anno.
La Regione ha inoltre avviato le operazioni preliminari alla costituzione della Rete Toscana per le nanotecnologie, d'intesa con i principali centri di ricerca toscani e con la Direzione generale Sviluppo economico. Infine e' stato costituito il Segretariato della Toscana per la ricerca sanitaria mentre d'intesa con il CNR entro la fine dell'anno aprira' il `portale della Toscana per la ricerca sanitaria'. Il prossimo Piano sanitario regionale 2005-2007 prevede la costituzione della Commissione regionale per la ricerca e del Comitato scientifico per la valutazione dei progetti co-finanziabili. Verra' istituito un Fondo regionale per la ricerca e l'innovazione in ambito sanitario e socio-sanitario con una dotazione di 24 milioni di euro nei tre anni.
 
 
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