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 ITALIA - ITALIA - Italia. I testi degli spot Rai, corretti e rispediti al mittente
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12 maggio 2005 13:12
 
No a espressioni come 'clonazione umana a scopo terapeutico'. E' una delle modifiche che sarebbero state chieste dal presidente della commissione di Vigilanza, Claudio Petruccioli, ai testi degli spot Rai destinati a illustrare i quesiti dei referendum del 12 e 13 giugno sulla legge sulla procreazione assistita e soggetti all'approvazione della stessa commissione.
A quanto si apprende, Petruccioli ha sottoposto le sue proposte di modifica all'ufficio di presidenza della Vigilanza, che ha chiesto alcune ore di tempo per ulteriori suggerimenti (che in ogni caso non sono vincolanti per il presidente).
Su tutti, spicca la conclusione dello spot illustrativo del quesito numero 1. Nel testo della Rai, la frase che ne sintetizza il senso recita: "Se vince il si', saranno consentite la clonazione umana a fini terapeutici, la ricerca scientifica sugli embrioni e il loro congelamento. Se vince il no, la legge resta invariata". Decisamente piu' sfumata la versione che proporrebbe Petruccioli: "Se vince il si', saranno consentite la produzione a scopo terapeutico e di ricerca medica di cellule e tessuti umani mediante clonazione, la ricerca medico-scientifica sugli embrioni e la loro crio-conservazione". Una tecnica, quest'ultima, illustrata nel testo proposto dal presidente della Vigilanza come "conservazione degli embrioni sotto azoto liquido, che secondo la legge attuale e' possibile solo in casi di forza maggiore, legati allo stato di salute della donna, e solo fino a che non sia possibile procedere all'impianto".
Decisa la modifica che sarebbe stata chiesta dal presidente della Vigilanza al testo riassuntivo del referendum numero 3. "Se vince il si' -si legge nel testo della Rai- saranno abrogati il riferimento ai diritti dell'embrione, i vincoli che limitano il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita ai casi di infertilita' e sterilita', il limite massimo di tre embrioni creabili per un unico e contemporaneo impianto e i limiti posti al congelamento degli embrioni". Nel testo proposto da Petruccioli, scomparirebbe infatti tutta la prima parte della frase che si riferisce all'abrogazione del riferimento ai diritti dell'embrione.
In base al regolamento approvato dalla Vigilanza il 26 aprile, gli spot sarebbero dovuti partire il 2 maggio, data di pubblicazione dello stesso documento. I testi sono stati consegnati dalla Rai il 29 aprile nei tempi previsti, ma e' facile immaginare che le 'criticita" individuate da Petruccioli ne ritarderanno la realizzazione.
 
 
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A quanto si apprende, Petruccioli ha sottoposto le sue proposte di modifica all'ufficio di presidenza della Vigilanza, che ha chiesto alcune ore di tempo per ulteriori suggerimenti (che in ogni caso non sono vincolanti per il presidente).
Su tutti, spicca la conclusione dello spot illustrativo del quesito numero 1. Nel testo della Rai, la frase che ne sintetizza il senso recita: "Se vince il si', saranno consentite la clonazione umana a fini terapeutici, la ricerca scientifica sugli embrioni e il loro congelamento. Se vince il no, la legge resta invariata". Decisamente piu' sfumata la versione che proporrebbe Petruccioli: "Se vince il si', saranno consentite la produzione a scopo terapeutico e di ricerca medica di cellule e tessuti umani mediante clonazione, la ricerca medico-scientifica sugli embrioni e la loro crio-conservazione". Una tecnica, quest'ultima, illustrata nel testo proposto dal presidente della Vigilanza come "conservazione degli embrioni sotto azoto liquido, che secondo la legge attuale e' possibile solo in casi di forza maggiore, legati allo stato di salute della donna, e solo fino a che non sia possibile procedere all'impianto".
Decisa la modifica che sarebbe stata chiesta dal presidente della Vigilanza al testo riassuntivo del referendum numero 3. "Se vince il si' -si legge nel testo della Rai- saranno abrogati il riferimento ai diritti dell'embrione, i vincoli che limitano il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita ai casi di infertilita' e sterilita', il limite massimo di tre embrioni creabili per un unico e contemporaneo impianto e i limiti posti al congelamento degli embrioni". Nel testo proposto da Petruccioli, scomparirebbe infatti tutta la prima parte della frase che si riferisce all'abrogazione del riferimento ai diritti dell'embrione.
In base al regolamento approvato dalla Vigilanza il 26 aprile, gli spot sarebbero dovuti partire il 2 maggio, data di pubblicazione dello stesso documento. I testi sono stati consegnati dalla Rai il 29 aprile nei tempi previsti, ma e' facile immaginare che le 'criticita" individuate da Petruccioli ne ritarderanno la realizzazione.
 
 
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