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 ITALIA - ITALIA - Italia. Terapia genica antirigetto: al via la sperimentazione
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11 luglio 2002 16:39
 
E' cominciata in Italia la sperimentazione della terapia genica antirigetto per aiutare il sistema immunitario ad essere piu' tollerante dopo i trapianti. I primi cinque pazienti, tutti adulti, sono stati arruolati nello studio, condotto nell'Unita' di Ricerca clinica sperimentale dell'Istituto San Raffaele-Telethon di terapia genica (Tiget). Dopo il primo successo della terapia genica nella cura di due bambine nate senza difese immunitarie, la ricerca va avanti e punta adesso alla ricerca di nuove strategie per evitare le pesanti cure immunosoppressive necessarie dopo un trapianto. "Abbiamo avuto l'approvazione da parte del ministero della Salute -ha detto la direttrice del Tiget, Maria Grazia Roncarolo (nella foto), che coordina lo studio- e abbiamo arruolato i primi pazienti". Tutti faranno il trapianto di midollo da un donatore parzialmente compatibile. Quindi, quando il nuovo midollo avra' attecchito, si passera' alla sperimentazione della terapia genica basata sul trasferimento nei pazienti delle cellule capaci di rendere il sistema immunitario piu' tollerante. La sfida e' riuscire a indurre la tolleranza in modo che il sistema immunitario non perda la sua carica difensiva nei confronti del resto dell'organismo. Se dovesse funzionare, ha rilevato, "ci sarebbero ricadute positive su tutti i tipi di trapianto. Gli studi preclinici sono molto incoraggianti". La chiave della terapia genica capace di rendere il sistema immunitario piu' tollerante e' nelle cellule regolatrici scoperte tempo fa al Tiget. Si chiamano Tr1 (T-regolatrici di tipo 1) e TrCd25 positive. Il gruppo di Maria Grazia Roncarolo e' il primo che sia riuscito a coltivarle e a farle moltiplicare in laboratorio, con una tecnica brevettata dai ricercatori. Le cellule vengono prelevate dagli stessi pazienti, moltiplicate e quindi reinfuse nell'organismo in quantita' tali da indurre il sistema immunitario a sferrare i suoi attacchi in modo estremamente mirato, ossia solo contro gli aggressori effettivi.
 
 
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