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 ITALIA - ITALIA - Italia. Uno studio per scoprire le cause del morbo di Gherig
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Notizia 
29 maggio 2003 20:38
 
Scienziati italiani ed ex calciatori di serie A, B, C1 e C2, insieme per tentare di scoprire le cause del morbo di Gehrig, la malattia neurologica invalidante e nota anche come sclerosi laterale amiotrofica. Prende il via per la prima volta in Italia un progetto di ricerca finanziato per circa 500.000 euro dal ministero della salute e che coinvolgera' circa 25.000 tra ex atleti e calciatori ancora impegnati nei massimi campionati.
L'indagine, spiega Emanuela Taioli, coordinatrice del progetto, durera' alcuni anni e vuole andare ad indagare sulle possibili cause di questa malattia che colpisce 4 persone ogni 100.000 persone ma si pensa che sia ben piu' frequente tra coloro che fanno sport agonistico. Tra le ipotesi di ricerca, ha aggiunto la studiosa che dirige l'unita' di epidemiologia molecolare al Policlinico di Milano, ve ne sono alcune di maggior rilievo: la prima e' legata all'attivita' fisica particolarmente intensa e prolungata; la seconda prende in considerazione la possibile formazione di sostanze tossiche prodotte durante gli sforzi fisici dallo stesso organismo; la terza ad una suscettibilita' genetica individuale che renderebbe piu' inclini alcuni soggetti a sviluppare la malattia piu' di altri.
Il progetto di ricerca, spiega Taioli, comprendera' una indagine di tipo epidemiologico retrospettiva nella quale saranno studiati giocatori di calcio che hanno militato in serie A,B,C1 e C2 dagli anni 1975 al 1996; una seconda indagine coinvolgera' 800 calciatori di serie A e B in attivita' ; un terzo studio avra' un taglio di tipo sperimentale e verifichera' l'azione di alcuni farmaci noti e largamente utilizzati in ambito sportivo (antiinfiammatori, antidolorifici) su un particolare tipo di cellule neuronali coltivate in provetta. Il morbo di Lou Gehrig (chiamato cosi' dal nome del giocatore americano di baseball che ne fu colpito a meta' degli anni '60) colpisce infatti i neuroni che danno gli impulsi ai muscoli del corpo (motoneuroni). Vengono colpiti sia quelli che partono dalla corteccia cerebrale e che vanno al midollo spinale, sia quelli che da quest'ultimo vanno ad innervare i muscoli del corpo. I motoneuroni coinvolti cominciano improvvisamente a degenerare. Il risultato e' che i muscoli non ricevono piu' comandi e diventano atrofici. Purtroppo la malattia e' progressiva e puo' colpire dapprima una mano, poi un braccio e una gamba fino ad interessare i muscoli della respirazione e della deglutizione; e fino ad ora non esistono cure specifiche.
 
 
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L'indagine, spiega Emanuela Taioli, coordinatrice del progetto, durera' alcuni anni e vuole andare ad indagare sulle possibili cause di questa malattia che colpisce 4 persone ogni 100.000 persone ma si pensa che sia ben piu' frequente tra coloro che fanno sport agonistico. Tra le ipotesi di ricerca, ha aggiunto la studiosa che dirige l'unita' di epidemiologia molecolare al Policlinico di Milano, ve ne sono alcune di maggior rilievo: la prima e' legata all'attivita' fisica particolarmente intensa e prolungata; la seconda prende in considerazione la possibile formazione di sostanze tossiche prodotte durante gli sforzi fisici dallo stesso organismo; la terza ad una suscettibilita' genetica individuale che renderebbe piu' inclini alcuni soggetti a sviluppare la malattia piu' di altri.
Il progetto di ricerca, spiega Taioli, comprendera' una indagine di tipo epidemiologico retrospettiva nella quale saranno studiati giocatori di calcio che hanno militato in serie A,B,C1 e C2 dagli anni 1975 al 1996; una seconda indagine coinvolgera' 800 calciatori di serie A e B in attivita' ; un terzo studio avra' un taglio di tipo sperimentale e verifichera' l'azione di alcuni farmaci noti e largamente utilizzati in ambito sportivo (antiinfiammatori, antidolorifici) su un particolare tipo di cellule neuronali coltivate in provetta. Il morbo di Lou Gehrig (chiamato cosi' dal nome del giocatore americano di baseball che ne fu colpito a meta' degli anni '60) colpisce infatti i neuroni che danno gli impulsi ai muscoli del corpo (motoneuroni). Vengono colpiti sia quelli che partono dalla corteccia cerebrale e che vanno al midollo spinale, sia quelli che da quest'ultimo vanno ad innervare i muscoli del corpo. I motoneuroni coinvolti cominciano improvvisamente a degenerare. Il risultato e' che i muscoli non ricevono piu' comandi e diventano atrofici. Purtroppo la malattia e' progressiva e puo' colpire dapprima una mano, poi un braccio e una gamba fino ad interessare i muscoli della respirazione e della deglutizione; e fino ad ora non esistono cure specifiche.
 
 
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