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 ITALIA - ITALIA - Italia. Le staminali embrionali fonti anti-Parkinson
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Notizia 
25 novembre 2004 16:54
 
Usare cellule staminali embrionali per ottenere certi tipi di cellule nervose, quali quelle assenti nei malati di Parkinson, e' una scelta obbligata poiche' alcuni tipi di neuroni non si possono ottenere da staminali adulte e difficilmente da quelle fetali. Lo ha detto Tiziano Barberi, ricercatore italiano che lavora nel centro per la ricerca sul cancro Memorial Sloan Kettering di New York, nel seminario della fondazione Istituto Pasteur-Fondazione Cianci Bolognetti organizzato nell'universita' di Roma La Sapienza.
Barberi e' stato il primo, lo scorso anno, a generare da cellule embrionali di topo neuroni produttori di dopamina, ossia i neuroni che vengono a mancare nei malati di Parkinson, e quest'anno e' riuscito ad ottenere lo stesso tipo di neuroni da staminali embrionali umane. Adesso sta cercando di raggiungere risultati analoghi con le cellule embrionali umane destinate a generare ossa e muscoli (mesenchimali).
Cellule del genere, ha spiegato Barberi, se trapiantate in un paziente potrebbero guarire molte malattie, come le distrofie. Per ora, ha sottolineato con estrema cautela lo scienziato italiano, non sono neppure iniziati i primi esperimenti sugli animali poiche' si sta ancora cercando di ottimizzare un processo di trasformazione delle cellule embrionali in cellule mesenchimali.
Finora gli studi condotti in laboratorio su cellule di questo tipo hanno dimostrato che le cellule embrionali presentano dei vantaggi rispetto a quelle presenti nei tessuti adulti: possono mantenersi molto piu' a lungo in coltura, ha detto il ricercatore, possono moltiplicarsi enormemente ed hanno anche un potere differenziativo piu' elevato.
Se per queste cellule per ora si intravedono solo dei vantaggi, ha ribadito Barberi, rispetto alle staminali adulte, per i neuroni dopaminergici invece la scelta delle cellule embrionali sembra per ora obbligata in quanto questi neuroni sono il primo tipo di cellula nervosa che si forma durante lo sviluppo embrionale. Di questi neuroni se ne formano alcune centinaia, ha spiegato Barberi, ma se poi vengono distrutti non possono essere nuovamente generati da staminali neurali adulte perche' queste hanno perso il programma per farlo. Gli stessi impedimenti, ha detto lo scienziato, si presentano anche con le cellule fetali, che in piu' sono difficilmente reperibili.
Date tutte queste condizioni, ha ripetuto Barberi, e' chiaro che in questi casi l'uso delle cellule embrionali e' obbligato.
Al momento i neuroni ottenuti nel laboratorio statunitense sono in test sui ratti modello sperimentale del morbo di Parkinson. "Sulla base di questi risultati e di altri che ne verranno credo che la ricerca sulle staminali embrionali dovrebbe essere incoraggiata".
 
 
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Barberi e' stato il primo, lo scorso anno, a generare da cellule embrionali di topo neuroni produttori di dopamina, ossia i neuroni che vengono a mancare nei malati di Parkinson, e quest'anno e' riuscito ad ottenere lo stesso tipo di neuroni da staminali embrionali umane. Adesso sta cercando di raggiungere risultati analoghi con le cellule embrionali umane destinate a generare ossa e muscoli (mesenchimali).
Cellule del genere, ha spiegato Barberi, se trapiantate in un paziente potrebbero guarire molte malattie, come le distrofie. Per ora, ha sottolineato con estrema cautela lo scienziato italiano, non sono neppure iniziati i primi esperimenti sugli animali poiche' si sta ancora cercando di ottimizzare un processo di trasformazione delle cellule embrionali in cellule mesenchimali.
Finora gli studi condotti in laboratorio su cellule di questo tipo hanno dimostrato che le cellule embrionali presentano dei vantaggi rispetto a quelle presenti nei tessuti adulti: possono mantenersi molto piu' a lungo in coltura, ha detto il ricercatore, possono moltiplicarsi enormemente ed hanno anche un potere differenziativo piu' elevato.
Se per queste cellule per ora si intravedono solo dei vantaggi, ha ribadito Barberi, rispetto alle staminali adulte, per i neuroni dopaminergici invece la scelta delle cellule embrionali sembra per ora obbligata in quanto questi neuroni sono il primo tipo di cellula nervosa che si forma durante lo sviluppo embrionale. Di questi neuroni se ne formano alcune centinaia, ha spiegato Barberi, ma se poi vengono distrutti non possono essere nuovamente generati da staminali neurali adulte perche' queste hanno perso il programma per farlo. Gli stessi impedimenti, ha detto lo scienziato, si presentano anche con le cellule fetali, che in piu' sono difficilmente reperibili.
Date tutte queste condizioni, ha ripetuto Barberi, e' chiaro che in questi casi l'uso delle cellule embrionali e' obbligato.
Al momento i neuroni ottenuti nel laboratorio statunitense sono in test sui ratti modello sperimentale del morbo di Parkinson. "Sulla base di questi risultati e di altri che ne verranno credo che la ricerca sulle staminali embrionali dovrebbe essere incoraggiata".
 
 
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