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 ITALIA - ITALIA - Italia. Sondaggio dell'Osservatorio sul Nord Est sulla clonazione terapeutica
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14 ottobre 2004 18:36
 
E' ancora contrario il 40% del campione nel Veneto e nel Friuli-Venezia Giulia, ma in quattro anni il 10% ha cambiato idea ed e' favorevole. Gli atteggiamenti di maggiore contrarieta' si registrano tra i cattolici praticanti, ma anche tra le donne, gli anziani e nelle fasce meno istruite della popolazione. Sono i risultati del sondaggio settimanale dell'Osservatorio sul Nord Est, realizzato da Demos, con la direzione di Ilvo Diamanti, per conto del Gazzettino e della Camera di Commercio di Padova e Rovigo.
Oggi come quattro anni fa, quasi tre persone su dieci (29%), interrogate sull'argomento, si dicono indecise, perplesse, non sono in grado di formulare un giudizio: per scarsa conoscenza del tema, per le intricate implicazioni di natura etico-morale. Il 40% si oppone alla clonazione terapeutica, affermando che un embrione rappresenta, a tutti gli effetti, una vita umana, una percentuale scesa di ben dieci punti. E' diminuito, di conseguenza, lo scarto rispetto ai favorevoli, oggi quasi un terzo della popolazione (32%: dieci punti in piu' rispetto al 23% registrato nel settembre 2000). Per queste persone la clonazione terapeutica dovrebbe essere permessa, perche' consentirebbe di trovare la cura per alcune importanti malattie.
Gli atteggiamenti in materia sono orientati soprattutto dalla posizione religiosa dell'individuo, con i cattolici praticanti (assidui) ad esprimere il minor grado di apertura (50%). Gia' tra chi si reca in chiesa in modo saltuario, tuttavia, il numero dei favorevoli, 37 su cento, supera quello dei contrari, 33 su cento, e tra i non praticanti il rapporto e' addirittura di 44 a 35. Le altre tabulazioni incrociati in base alle caratteristiche socio-demografiche mostrano come il no alla clonazione raggiunga i valori piu' elevati soprattutto tra le persone meno istruite e tra le donne: in entrambi i gruppi uno su due si oppone.
Le distinzioni dettate dalla politica potrebbero apparire di poco conto, a giudicare dalle posizioni espresse in base alla coalizione di riferimento dei rispondenti. Sebbene i sostenitori del centro-sinistra esprimano maggiore favore, la distanza rispetto alla Casa delle Liberta' non e' evidentissima: cinque punti percentuali (39, contro 34%). Le distanze, tuttavia, diventano piu' marcate se si prendono in considerazione i dati per partito. Sono, in questo caso, gli elettori dei partiti che si rifanno alla tradizione cattolica, in entrambi i poli (la Margherita, da un lato, l'Udc, dall'altro), ad opporsi in modo piu' netto.
 
 
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