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 ITALIA - ITALIA - Italia. Scoperto un gene che regola lo sviluppo del cervelletto
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1 aprile 2004 18:44
 
E' un vero e proprio regista molecolare, il gene che controlla lo sviluppo delle cellule progenitrici dei neuroni, arrestandone la moltiplicazione al momento giusto e facendole trasformare in cellule del cervelletto. Lo ha scoperto il gruppo coordinato dall'Istituto di neurobiologia e medicina molecolare (INMM) del CNR di Roma, nella ricerca pubblicata sul Journal of Neuroscience.
Lo studio e' stato condotto in collaborazione con Istituto Telethon di genetica e medicina di Napoli, Istituto di biologia e patologia molecolari del CNR e le universita' di Harvard, Gerusalemme e La Sapienza di Roma.
Il gene si chiama PC3/Tis21 e favorisce lo sviluppo del cervelletto, l'organo che controlla il coordinamento dei movimenti. E' infatti questo gene a controllare regolazione e differenziamento: impone lo "stop" alla moltiplicazione delle cellule bambine dei neuroni (in particolare ai precursori dei granuli, la specie di neuroni piu' abbondante nel cervelletto) e a da' il "via" a queste stesse cellule perche' comincino a differenziarsi e quindi a diventare cellule del cervelletto adulte. I ricercatori hanno scoperto che il gene PC3/Tis21 blocca la moltiplicazione delle cellule per mezzo della ciclina D1 e da' inizio al differenziamento tramite un altro gene, chiamato Math1. Lo squilibrio fra questi due processi e' all'origine di uno dei tumori piu' frequenti nei bambini, chiamato medulloblastoma e la scoperta del gene sembra finalmente avere aperto una buona strada nella possibilita', in futuro, di avere nuove armi efficaci per combatterlo.
"All'origine dei medulloblastomi ci sarebbe un problema di squilibrio tra la regolazione e il differenziamento", ha osservato il responsabile della ricerca, Felice Tirone, dell'INMM. Poter controllare il gene significa percio' riuscire a ricostruire l'equilibrio mancante, facendo sviluppare le cellule in modo corretto. Tutto questo "ci fa sperare di poter intervenire con successo, in futuro, in tutte quelle patologie che colpiscono questa parte dell'encefalo, prima fra tutte il medulloblastoma". In laboratorio, "abbiamo gia' verificato che tramite il gene e' possibile inibire lo sviluppo dei medulloblastomi". Si apre quindi la possibilita' di riuscire in futuro a mettere a punto farmaci capaci di arrestare lo sviluppo di questi tumori. Quando questo potra' diventare una realta' e' impossibile prevederlo, ma la ricerca sta andando avanti e presto potranno cominciare i primi studi sui modelli animali della malattia.
Gli studi condotti nel laboratorio del Cnr hanno consentito di scoprire, inoltre, che il gene PC3/Tis21 induce il differenziamento anche in altre aree del cervello. "La conferma molecolare di questa osservazione potrebbe aprire la possibilita' di indurre la maturazione di cellule staminali di diversi distretti del sistema nervoso, con implicazioni sui processi di riparazione e rigenerazione di aree cerebrali che hanno subito danni a seguito di lesioni".
 
 
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