La dott.ssa Maura Faraci e i suoi colleghi dell'Ospedale Pediatrico e Istituto di Ricerca G. Gaslini, di Genova, hanno eseguito una ricerca per valutare l'incidenza, descrivere e analizzare i principali fattori di rischio correlati con le complicanze neurologiche gravi osservate nei pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di midollo allogenico ed autologo per malattie neoplastiche ematologiche.
La ricerca e' stata pubblicata sulla rivista "Neurology" dello scorso 24 dicembre.
E' stata effettuata un'analisi retrospettiva di 272 bambini che hanno ricevuto un trapianto di midollo (70 da donatore non familiare, 115 da donatore familiare ed 87 autologo) nel periodo compreso tra giugno 1985 e gennaio 2001.
Risultati: Il 13.6% dei pazienti ha sviluppato una grave complicanza neurologica dopo un periodo mediano di 90 giorni (5 giorni - 8.8 anni). La neurotossita' da CSA era la piu' frequente causa di grave complicanza neurologica, seguita dal danno iatrogeno della radioterapia e/o chemioterapia, dalle infezioni del SNC, dagli accidenti cerebrovascolari, e dalle complicanze immunomediate. Il tipo di TMO (da donatore non familiare), l'uso dellaTBI (total body irradiation) nel regime di condizionamento, la GvHD acuta e il suo grado (superiore a 2), il trattamento con CSA erano fattori associati significativamente ad un maggior rischio di complicanza neurologica grave.