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 ITALIA - ITALIA - Italia. Referendum: cari compagni, mancano pochi giorni…
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2 settembre 2004 20:58
 
Mancano pochi giorni alla fine della raccolta firme e i colpi di coda arrivano su diversi fronti. Mentre il partito dei Ds sembra infine mobilitarsi e utilizzare le Feste de l'Unita' come punto di raccolta firme, su altri fronti -quelli di Forza Italia, con ammiccamenti al centro del centrosinistra- partono iniziative parlamentari per cercare di spuntare lo strumento referendario modificando la legge che in toto, o in parte, si vorrebbe abolire.
Di sicuro ci sono le almeno 500 mila firme che vanno depositate autenticate e certificate entro il 30 settembre in Cassazione, il resto invece appare un dibattito molto da fine estate. Tipico dei dibattiti delle feste di partito.

Andiamo per ordine. Lo scorso 23 agosto una lettera sottoscritta da Gavino Angius, Enrico Morando, Fabio Mussi, Barbara Pollastrini e Cesare Salvi e' stata spedita a tutti i consiglieri comunali e provinciali"Cari compagni consiglieri comunali e provinciali dei Ds, assieme ad altri esponenti politici del centro-sinistra e del centro-destra abbiamo promosso referendum parzialmente abrogativi della legge n. 40 del 2004 sulla fecondazione assistita. Lo abbiamo fatto convinti che si tratti di una legge intollerabilmente ingiusta. Ingiusta nei confronti delle donne; nei confronti delle coppie e, soprattutto, nei confronti dei milioni di persone affette da gravi patologie degenerative (tumori, Parkinson, Alzheimer), che attendono una cura dalla ricerca medico-scientifica. Proprio quella ricerca che questa legge ostacola, come ci hanno detto i piu' autorevoli scienziati italiani.
Per poter tenere il referendum nel 2005, bisogna concludere la raccolta delle firme entro il 20 settembre. Noi ci rivolgiamo a quanti tra voi condividono questo giudizio sulla legge e considerano necessaria l'indizione dei referendum: nei prossimi giorni, oltre a garantire la vostra presenza ai tavoli, nella qualita' di autenticatori, fatevi carico di raccogliere, ciascuno, direttamente, 100 firme per i referendum. Poi, nelle grandi Feste provinciali e nazionale de l'Unita', faremo il resto, quello che ancora manchera'. Potete essere voi a garantire il successo di questa battaglia di civilta'. Fatelo. Ne vale la pena.


"Eppur si muove. Finalmente -commenta la notizia il leader radicale Marco Pannella- il corpo dei Ds si muove, e per questo siamo davvero felici e non insisteremo certo ora nella analisi e nella conseguente messa sotto accusa del comportamento politico del partito-Ds attraverso quattro mesi di pratico sabotaggio della messa a disposizione del popolo italiano (e in particolare di quello di 'sinistra') dell'unico strumento esistente per abbattere con un vastissimo e profondo slancio popolare ed 'unitario' la leggiaccia sulla fecondazione, che invece continua ad avere vita troppo tranquilla". "Dunque, tutto e' bene quel che finisce bene. L'iniziativa teste' annunciata di chiedere intanto (ma entro quando?) ai consiglieri comunali di rendere possibile ai cittadini di apporre un numero sia pur minimo ma certo determinante di firme e' molto positiva. Avrebbe solo il difetto di averci fatto faticare un po' troppo a lungo finora, con cio' contribuendo ad annullare le sottoscrizioni di ben 150 mila cittadini (quelle raccolte prima di luglio). Ora ci auguriamo di avere notizia di tutto cio' anche dai telegiornali e nei grandi dibattiti. E di fronte a questa iniziativa, chiederemo subito una riunione del Comitato referendario 'comune' per sostenerla, anche d'intesa con le organizzazioni e le personalita' che hanno deciso di puntare sul referendum di abrogazione totale della legge. Subito dopo, occorrera' occuparsi della difesa della volonta' non solo popolare ma si puo' ben dire 'generale', affinche' la Corte costituzionale innovi i suoi comportamenti tornando a difendere anziche' offendere Costituzione, diritto e diritti del popolo italiano. Ora, intanto, ascolteremo con moltiplicata curiosita' e con fiducioso interesse, anche prima del suo intervento alla Festa de l'Unita' un Fassino che avra' sicuramente la forza di far quello che il popolo comunista riusci' a ottenere in extremis nel 1974 da Enrico Berlinguer e dal suo partito".

Passano poche ore e inizia a circolare la notizia, e i commenti alla stessa, di un disegno di legge depositato al Senato per modificare la legge 40 sulla fecondazione assistita. In parte recepisce alcune critiche, ma per semplicita' i promotori del referendum lo chiamano o "papocchio" o "leggina ammazzareferendum".
"Proteggere una legge storica e fondamentale dalla follia dell'abrogazione referendaria", come spiega la senatrice azzurra Laura Bianconi, e' "l'obiettivo principale" del ddl n.3022 (clicca qui), primo firmatario il presidente di Fi della commissione Sanita' del Senato, Antonio Tomassini, e di cui la senatrice e' cofirmataria. La proposta di riforma presentata dai senatori di Forza Italia si compone di due articoli che intervengono su altrettante disposizioni della legge vigente. Le richieste sono tre: la sostituzione della definizione 'tutela del concepito' con la 'tutela dell'embrione'; l'ammissione alle tecniche di fecondazione assistita per le coppie, oggi escluse, "fertili ma portatrici di malattie genetiche o infettive trasmissibili" ricomprese in apposito elenco che il ministero della Salute dovra' redigere; la possibilita' di congelamento mediante crioconservazione di ovociti prima che gli ovuli siano fecondati.

"La legge sulla fecondazione assistita e' totalmente sbagliata, intollerabilmente ingiusta e la via per cambiarla e' quella del referendum", commenta il senatore Enrico Morando. "Questa e' una legge intollerabilmente ingiusta sia dal punto di vista della donna, la cui salute viene messa gravemente in pericolo ove ricorra alle pratiche previste dalla legge. Lo e' anche nei confronti della coppia che desidera avere un figlio, ma che per una patologia non puo' averne: oggi esistono tecniche che glielo consentirebbero, ma la legge lo impedisce. Soprattutto e' intollerabilmente ingiusta per i milioni di persone che attendono risposte dalla ricerca per malattie degenerative come i tumori, il Parkinson, l'Alzheimer o il diabete e che oggi non hanno una cura certa. Ce lo ha ricordato il professor Veronesi, che e' l'emblema della ricerca sulle malattie degenerative. Questa iniziativa non riguarda soltanto minoranze elitarie. Al contrario, interessa tutte le famiglie italiane che pur non avendo mai pensato di ricorrere alla fecondazione assistita purtroppo hanno dovuto misurarsi con il dramma delle malattie degenerative e aspettano risposte dalla ricerca scientifica. Questa legge crea un ostacolo alle migliaia di ricercatori che nel mondo stanno lavorando su questi temi. Nel resto del mondo si andra' avanti, ma con questa legge il loro lavoro in Italia sara' piu' difficile. Per questo e' una legge profondamente ingiusta in particolare nei confronti dei piu' deboli che stanno soffrendo per delle malattie che oggi non hanno una cura certa e che domani potranno averla".

"Non cambia niente, sono quattro cosine che non risolvono nessun problema pratico. Non c'e' la possibilita' di fare diagnosi degli embrioni, non viene tolto l'obbligo all'impianto, ne' la limitazione a 3 embrioni... Questo e' soltanto un semplice tentativo di minare il percorso referendario, peraltro gia' minato dalla scarsa adesione pratica di chi e' formalmente favorevole". La radicale Emma Bonino parla con indignazione, dalla sua casa del Cairo sentita dal Corriere della Sera, del "papocchio", del "mostriciattolo" che e' la proposta Tomassini. "La legge resta proibizionista e infame, come la ha definita Umberto Veronesi. Neppure le linee guide varate dal ministero hanno aiutato; anzi, hanno aumentato la confusione, perche' fanno credere che possano modificare la norma. Invece esiste una precisa gerarchia delle fonti. Anche dal punto di vista scientifico, questa idea del congelamento dei pre-embrioni: non ha riscontro in nessuna parte del mondo, non e' provata".

"Il disegno di legge del senatore Tomassini e' un autentico imbroglio", ha dichiarato Antonio Del Pennino (Pri), relatore di minoranza a palazzo Madama della legge sulla procreazione medicalmente assistita. "Infatti esso non affronta ne' i problemi relativi alla salute della donna, cioe' alla impossibilita' delle coppie portatrici di malattie genetiche trasmissibili al concepito di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita, ne' il problema della diagnosi preimpianto. Si limita a contemplare la possibilita' di crioconservazione degli ovociti, cosa di cui allo stato non vi e' alcuna certezza che possa risolvere i problemi relativi alla fecondazione medicalmente assistita". Inoltre, secondo Del Pennino, "non si risolve il problema della ricerca sulle cellule staminali e embrionali, nemmeno quelle previste dal metodo Dulbecco, che aveva avuto il via libera sul piano etico da una commissione di cui facevano parte sia il cardinale Tonini sia l'attuale ministro della Sanita' Sirchia e che se non autorizzata porrebbe l'Italia in una posizione di arretratezza rispetto alla ricerca scientifica degli altri Paesi europei". "Pensare che con una simile minimale proposta di legge si possa bloccare il referendum e' una pura illusione; sulla strada referendaria andremo avanti e invitiamo coloro che hanno sostenuto la legge a confrontarsi con noi nel voto popolare".

"Ben vengano modifiche sostanziali alla legge sulla procreazione assistita, al contrario, se il disegno di legge dei due senatori di Forza Italia e' un pretesto per bloccare il referendum, non sono d'accordo", cosi' Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera e deputato liberale di Fi, teme che l'iniziativa dei senatori Tomassini e Bianconi sia solo "un'operazione di maquillage" che di fatto non sciogliera' i nodi piu' controversi.

Una iniziativa che "nulla ha a che vedere con il referendum abrogativo, poiche' nata molto prima e scaturita dalle osservazioni della stessa commissione ministeriale per le linee guida sulla legge". Risponde cosi' il senatore azzurro e presidente della commissione Sanita' di Palazzo Madama Antonio Tomassini per chiarire il senso del progetto, sottolineando che si tratta, innanzitutto, di "uno stimolo ad un confronto serio". La proposta di legge, ha spiegato Tomassini, "e' un'iniziativa individuale mia e della senatrice Bianconi, che l'ha sottoscritta". Dunque, ha chiarito, "verra' presa in considerazione se l'Ufficio di presidenza della commissione Sanita' del Senato decidera' di metterla all'ordine del giorno, o se lo decideranno i gruppi politici". Comunque, tiene a precisare Tomassini, questa proposta di legge ha prima di tutto "un'importante funzione di stimolo per un confronto sull'argomento, come in effetti sta avvenendo". Non si tratta quindi di un'iniziativa anti-referendum: "La proposta di legge non e' assolutamente legata ai referendum proposti. Il diritto all'iniziativa referendaria infatti e' da difendere, anche se personalmente considero quella sulla procreazione una legge necessaria, ma altrettanto da difendere e' il diritto di un parlamentare a proporre una riflessione seria".

Mentre il centro dello schieramento ulivista con Clemente Mastella e Francesco Rutelli con una parte della Margherita sembrano cercare di cogliere la scialuppa di salvataggio gettata dall'idea di rivedere tutto in Parlamento, ci piace concludere questa carrellata di pareri con le parole dell'astrofisica Margherita Hack. "Con questa legge si ritorna ai tempi di Galileo, quando si rischiava la tortura, perche' doveva essere il sole a girare attorno alla terra e non viceversa. Ma questa legge fa ancora piu' male, perche' introduce norme cosi' restrittive da incidere sulla salute fisica e mentale della gente, ed e' ancora piu' grave, perche' va a penalizzare le classi meno abbienti, quelle cioe' che domani non potranno andare all'estero per la procreazione assistita e per guarire da malattie terribili". "E' assolutamente ridicolo che uno Stato che si dichiara laico imponga a tutti i cittadini, credenti e non credenti, di subire la volonta' piu' retriva della Chiesa, alla quale una classe politica arrogante, incompetente e antiscientifica pretende di sottoporre tutti i cittadini". Secondo la Hack, la legge sulla procreazione assistita "viola gravemente la liberta' dei singoli cittadini e, in particolare, delle donne che vorrebbero avere un figlio e non possono farlo per via naturale, come solo in uno Stato totalitario potrebbe avvenire". Hack ha infine stigmatizzato "gli ostacoli posti dalla legge alla ricerca scientifica sulle cellule staminali degli embrioni che possono permettere di guarire malattie terribili come l'Alzheimer e la sclerosi a placche".
 
 
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Mancano pochi giorni alla fine della raccolta firme e i colpi di coda arrivano su diversi fronti. Mentre il partito dei Ds sembra infine mobilitarsi e utilizzare le Feste de l'Unita' come punto di raccolta firme, su altri fronti -quelli di Forza Italia, con ammiccamenti al centro del centrosinistra- partono iniziative parlamentari per cercare di spuntare lo strumento referendario modificando la legge che in toto, o in parte, si vorrebbe abolire.
Di sicuro ci sono le almeno 500 mila firme che vanno depositate autenticate e certificate entro il 30 settembre in Cassazione, il resto invece appare un dibattito molto da fine estate. Tipico dei dibattiti delle feste di partito.

Andiamo per ordine. Lo scorso 23 agosto una lettera sottoscritta da Gavino Angius, Enrico Morando, Fabio Mussi, Barbara Pollastrini e Cesare Salvi e' stata spedita a tutti i consiglieri comunali e provinciali"Cari compagni consiglieri comunali e provinciali dei Ds, assieme ad altri esponenti politici del centro-sinistra e del centro-destra abbiamo promosso referendum parzialmente abrogativi della legge n. 40 del 2004 sulla fecondazione assistita. Lo abbiamo fatto convinti che si tratti di una legge intollerabilmente ingiusta. Ingiusta nei confronti delle donne; nei confronti delle coppie e, soprattutto, nei confronti dei milioni di persone affette da gravi patologie degenerative (tumori, Parkinson, Alzheimer), che attendono una cura dalla ricerca medico-scientifica. Proprio quella ricerca che questa legge ostacola, come ci hanno detto i piu' autorevoli scienziati italiani.
Per poter tenere il referendum nel 2005, bisogna concludere la raccolta delle firme entro il 20 settembre. Noi ci rivolgiamo a quanti tra voi condividono questo giudizio sulla legge e considerano necessaria l'indizione dei referendum: nei prossimi giorni, oltre a garantire la vostra presenza ai tavoli, nella qualita' di autenticatori, fatevi carico di raccogliere, ciascuno, direttamente, 100 firme per i referendum. Poi, nelle grandi Feste provinciali e nazionale de l'Unita', faremo il resto, quello che ancora manchera'. Potete essere voi a garantire il successo di questa battaglia di civilta'. Fatelo. Ne vale la pena.


"Eppur si muove. Finalmente -commenta la notizia il leader radicale Marco Pannella- il corpo dei Ds si muove, e per questo siamo davvero felici e non insisteremo certo ora nella analisi e nella conseguente messa sotto accusa del comportamento politico del partito-Ds attraverso quattro mesi di pratico sabotaggio della messa a disposizione del popolo italiano (e in particolare di quello di 'sinistra') dell'unico strumento esistente per abbattere con un vastissimo e profondo slancio popolare ed 'unitario' la leggiaccia sulla fecondazione, che invece continua ad avere vita troppo tranquilla". "Dunque, tutto e' bene quel che finisce bene. L'iniziativa teste' annunciata di chiedere intanto (ma entro quando?) ai consiglieri comunali di rendere possibile ai cittadini di apporre un numero sia pur minimo ma certo determinante di firme e' molto positiva. Avrebbe solo il difetto di averci fatto faticare un po' troppo a lungo finora, con cio' contribuendo ad annullare le sottoscrizioni di ben 150 mila cittadini (quelle raccolte prima di luglio). Ora ci auguriamo di avere notizia di tutto cio' anche dai telegiornali e nei grandi dibattiti. E di fronte a questa iniziativa, chiederemo subito una riunione del Comitato referendario 'comune' per sostenerla, anche d'intesa con le organizzazioni e le personalita' che hanno deciso di puntare sul referendum di abrogazione totale della legge. Subito dopo, occorrera' occuparsi della difesa della volonta' non solo popolare ma si puo' ben dire 'generale', affinche' la Corte costituzionale innovi i suoi comportamenti tornando a difendere anziche' offendere Costituzione, diritto e diritti del popolo italiano. Ora, intanto, ascolteremo con moltiplicata curiosita' e con fiducioso interesse, anche prima del suo intervento alla Festa de l'Unita' un Fassino che avra' sicuramente la forza di far quello che il popolo comunista riusci' a ottenere in extremis nel 1974 da Enrico Berlinguer e dal suo partito".

Passano poche ore e inizia a circolare la notizia, e i commenti alla stessa, di un disegno di legge depositato al Senato per modificare la legge 40 sulla fecondazione assistita. In parte recepisce alcune critiche, ma per semplicita' i promotori del referendum lo chiamano o "papocchio" o "leggina ammazzareferendum".
"Proteggere una legge storica e fondamentale dalla follia dell'abrogazione referendaria", come spiega la senatrice azzurra Laura Bianconi, e' "l'obiettivo principale" del ddl n.3022 (clicca qui), primo firmatario il presidente di Fi della commissione Sanita' del Senato, Antonio Tomassini, e di cui la senatrice e' cofirmataria. La proposta di riforma presentata dai senatori di Forza Italia si compone di due articoli che intervengono su altrettante disposizioni della legge vigente. Le richieste sono tre: la sostituzione della definizione 'tutela del concepito' con la 'tutela dell'embrione'; l'ammissione alle tecniche di fecondazione assistita per le coppie, oggi escluse, "fertili ma portatrici di malattie genetiche o infettive trasmissibili" ricomprese in apposito elenco che il ministero della Salute dovra' redigere; la possibilita' di congelamento mediante crioconservazione di ovociti prima che gli ovuli siano fecondati.

"La legge sulla fecondazione assistita e' totalmente sbagliata, intollerabilmente ingiusta e la via per cambiarla e' quella del referendum", commenta il senatore Enrico Morando. "Questa e' una legge intollerabilmente ingiusta sia dal punto di vista della donna, la cui salute viene messa gravemente in pericolo ove ricorra alle pratiche previste dalla legge. Lo e' anche nei confronti della coppia che desidera avere un figlio, ma che per una patologia non puo' averne: oggi esistono tecniche che glielo consentirebbero, ma la legge lo impedisce. Soprattutto e' intollerabilmente ingiusta per i milioni di persone che attendono risposte dalla ricerca per malattie degenerative come i tumori, il Parkinson, l'Alzheimer o il diabete e che oggi non hanno una cura certa. Ce lo ha ricordato il professor Veronesi, che e' l'emblema della ricerca sulle malattie degenerative. Questa iniziativa non riguarda soltanto minoranze elitarie. Al contrario, interessa tutte le famiglie italiane che pur non avendo mai pensato di ricorrere alla fecondazione assistita purtroppo hanno dovuto misurarsi con il dramma delle malattie degenerative e aspettano risposte dalla ricerca scientifica. Questa legge crea un ostacolo alle migliaia di ricercatori che nel mondo stanno lavorando su questi temi. Nel resto del mondo si andra' avanti, ma con questa legge il loro lavoro in Italia sara' piu' difficile. Per questo e' una legge profondamente ingiusta in particolare nei confronti dei piu' deboli che stanno soffrendo per delle malattie che oggi non hanno una cura certa e che domani potranno averla".

"Non cambia niente, sono quattro cosine che non risolvono nessun problema pratico. Non c'e' la possibilita' di fare diagnosi degli embrioni, non viene tolto l'obbligo all'impianto, ne' la limitazione a 3 embrioni... Questo e' soltanto un semplice tentativo di minare il percorso referendario, peraltro gia' minato dalla scarsa adesione pratica di chi e' formalmente favorevole". La radicale Emma Bonino parla con indignazione, dalla sua casa del Cairo sentita dal Corriere della Sera, del "papocchio", del "mostriciattolo" che e' la proposta Tomassini. "La legge resta proibizionista e infame, come la ha definita Umberto Veronesi. Neppure le linee guide varate dal ministero hanno aiutato; anzi, hanno aumentato la confusione, perche' fanno credere che possano modificare la norma. Invece esiste una precisa gerarchia delle fonti. Anche dal punto di vista scientifico, questa idea del congelamento dei pre-embrioni: non ha riscontro in nessuna parte del mondo, non e' provata".

"Il disegno di legge del senatore Tomassini e' un autentico imbroglio", ha dichiarato Antonio Del Pennino (Pri), relatore di minoranza a palazzo Madama della legge sulla procreazione medicalmente assistita. "Infatti esso non affronta ne' i problemi relativi alla salute della donna, cioe' alla impossibilita' delle coppie portatrici di malattie genetiche trasmissibili al concepito di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita, ne' il problema della diagnosi preimpianto. Si limita a contemplare la possibilita' di crioconservazione degli ovociti, cosa di cui allo stato non vi e' alcuna certezza che possa risolvere i problemi relativi alla fecondazione medicalmente assistita". Inoltre, secondo Del Pennino, "non si risolve il problema della ricerca sulle cellule staminali e embrionali, nemmeno quelle previste dal metodo Dulbecco, che aveva avuto il via libera sul piano etico da una commissione di cui facevano parte sia il cardinale Tonini sia l'attuale ministro della Sanita' Sirchia e che se non autorizzata porrebbe l'Italia in una posizione di arretratezza rispetto alla ricerca scientifica degli altri Paesi europei". "Pensare che con una simile minimale proposta di legge si possa bloccare il referendum e' una pura illusione; sulla strada referendaria andremo avanti e invitiamo coloro che hanno sostenuto la legge a confrontarsi con noi nel voto popolare".

"Ben vengano modifiche sostanziali alla legge sulla procreazione assistita, al contrario, se il disegno di legge dei due senatori di Forza Italia e' un pretesto per bloccare il referendum, non sono d'accordo", cosi' Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera e deputato liberale di Fi, teme che l'iniziativa dei senatori Tomassini e Bianconi sia solo "un'operazione di maquillage" che di fatto non sciogliera' i nodi piu' controversi.

Una iniziativa che "nulla ha a che vedere con il referendum abrogativo, poiche' nata molto prima e scaturita dalle osservazioni della stessa commissione ministeriale per le linee guida sulla legge". Risponde cosi' il senatore azzurro e presidente della commissione Sanita' di Palazzo Madama Antonio Tomassini per chiarire il senso del progetto, sottolineando che si tratta, innanzitutto, di "uno stimolo ad un confronto serio". La proposta di legge, ha spiegato Tomassini, "e' un'iniziativa individuale mia e della senatrice Bianconi, che l'ha sottoscritta". Dunque, ha chiarito, "verra' presa in considerazione se l'Ufficio di presidenza della commissione Sanita' del Senato decidera' di metterla all'ordine del giorno, o se lo decideranno i gruppi politici". Comunque, tiene a precisare Tomassini, questa proposta di legge ha prima di tutto "un'importante funzione di stimolo per un confronto sull'argomento, come in effetti sta avvenendo". Non si tratta quindi di un'iniziativa anti-referendum: "La proposta di legge non e' assolutamente legata ai referendum proposti. Il diritto all'iniziativa referendaria infatti e' da difendere, anche se personalmente considero quella sulla procreazione una legge necessaria, ma altrettanto da difendere e' il diritto di un parlamentare a proporre una riflessione seria".

Mentre il centro dello schieramento ulivista con Clemente Mastella e Francesco Rutelli con una parte della Margherita sembrano cercare di cogliere la scialuppa di salvataggio gettata dall'idea di rivedere tutto in Parlamento, ci piace concludere questa carrellata di pareri con le parole dell'astrofisica Margherita Hack. "Con questa legge si ritorna ai tempi di Galileo, quando si rischiava la tortura, perche' doveva essere il sole a girare attorno alla terra e non viceversa. Ma questa legge fa ancora piu' male, perche' introduce norme cosi' restrittive da incidere sulla salute fisica e mentale della gente, ed e' ancora piu' grave, perche' va a penalizzare le classi meno abbienti, quelle cioe' che domani non potranno andare all'estero per la procreazione assistita e per guarire da malattie terribili". "E' assolutamente ridicolo che uno Stato che si dichiara laico imponga a tutti i cittadini, credenti e non credenti, di subire la volonta' piu' retriva della Chiesa, alla quale una classe politica arrogante, incompetente e antiscientifica pretende di sottoporre tutti i cittadini". Secondo la Hack, la legge sulla procreazione assistita "viola gravemente la liberta' dei singoli cittadini e, in particolare, delle donne che vorrebbero avere un figlio e non possono farlo per via naturale, come solo in uno Stato totalitario potrebbe avvenire". Hack ha infine stigmatizzato "gli ostacoli posti dalla legge alla ricerca scientifica sulle cellule staminali degli embrioni che possono permettere di guarire malattie terribili come l'Alzheimer e la sclerosi a placche".
 
 
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