Rinvia la decisione politica della comunita' ebraica italiana sul referendum al Consiglio dei rabbini. Ma il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, in Israele con una delegazione della Regione Lazio, non nasconde la sua posizione, cioe' che il fine della sperimentazione sulle cellule staminali embrionali, vietata in Italia, "resta quello di salvare vite umane".
Le perplessita' del rabbino di Roma sul divieto italiano alla coltura di cellule staminali embrionali arriva durante la visita all'universita' di medicina Hayfa. La delegazione ha visitato i lavoratori dove, dal 1998, e' in corso una ricerca mondiale israelo-statunitense che ha come fine il trapianto, nel cuore di malati di insufficienza cardiache, di cellule staminali che funzionino come un by-pass molecolare.
"Da un embrione estratto nel '98 -spiegano i ricercatori del centro- abbiamo attivato una coltivazione e siamo gia' nella fase di sperimentazione sui maiali. Si puo' ipotizzare che tra 5-10 anni proveremo il trapianto sull'uomo". Israele investe su questa ricerca con l'obiettivo di abbattere la prima causa di morte nei paesi occidentali, dovuta ad insufficienza cardiaca.
"Secondo l'etica ebraica -spiega il rabbino capo di Roma- all'inizio dello stadio di sviluppo l'embrione non puo' essere considerata vita umana mentre secondo la religione cattolica si'. La comunita' ebraica prendera' una posizione politica sul referendum ma bisogna tener presente che il fine e' sempre quello di salvare le vite umane".

Rinvia la decisione politica della comunita' ebraica italiana sul referendum al Consiglio dei rabbini. Ma il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, in Israele con una delegazione della Regione Lazio, non nasconde la sua posizione, cioe' che il fine della sperimentazione sulle cellule staminali embrionali, vietata in Italia, "resta quello di salvare vite umane".
Le perplessita' del rabbino di Roma sul divieto italiano alla coltura di cellule staminali embrionali arriva durante la visita all'universita' di medicina Hayfa. La delegazione ha visitato i lavoratori dove, dal 1998, e' in corso una ricerca mondiale israelo-statunitense che ha come fine il trapianto, nel cuore di malati di insufficienza cardiache, di cellule staminali che funzionino come un by-pass molecolare.
"Da un embrione estratto nel '98 -spiegano i ricercatori del centro- abbiamo attivato una coltivazione e siamo gia' nella fase di sperimentazione sui maiali. Si puo' ipotizzare che tra 5-10 anni proveremo il trapianto sull'uomo". Israele investe su questa ricerca con l'obiettivo di abbattere la prima causa di morte nei paesi occidentali, dovuta ad insufficienza cardiaca.
"Secondo l'etica ebraica -spiega il rabbino capo di Roma- all'inizio dello stadio di sviluppo l'embrione non puo' essere considerata vita umana mentre secondo la religione cattolica si'. La comunita' ebraica prendera' una posizione politica sul referendum ma bisogna tener presente che il fine e' sempre quello di salvare le vite umane".